Il lemma ponzare

Definizioni

Definizione di Treccani

ponzare
v. intr. [lat. *punctiare, der. di punctus, part. pass. di pungĕre «pungere»] (io pónzo, ecc.; aus. avere). –
1. tosc. fare sforzi, o far forza, contraendo i muscoli: dandosi di leva co’ pugni sulla mensa appuntellati in tre tempi, su su, venner ponzando (giusti); in partic., fare sforzi per andare di corpo o per partorire.
2. fig., scherz. spremere il cervello, meditare intensamente, sottoporsi a uno sforzo mentale, per trovare una soluzione, per comporre o creare qualche cosa: cosa stai ponzando?; è stato a p. tutto il pomeriggio senza riuscire a scrivere la lettera; non valeva la pena di p. tanto per fare poi questo disastro! anche trans., produrre con grande sforzo e fatica (e, s’intende, con scarsi risultati): ci lesse i versi che aveva ponzato per l’occasione; ei cova, ei ponza, il vate, lo stil nuovo latino (carducci); si mise a ponzar la risposta, che infine, dopo molto stento, gli uscì in questi termini (Pirandello).

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Definizione di Hoepli

ponzare
[pon-zà-re] (pónzo)

a v.intr. (aus. avere)
1. tosc. fare ripetuti sforzi per premere, spingere, spec. per espellere feci o partorire
2. fig. sforzarsi con la mente, spremersi il cervello
b v.tr.
1. produrre dopo molti sforzi, spec. ottenendo risultati scarsi
2. fig. macchinare, elucubrare

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Definizione di Garzanti linguistica

ponzare
[pon-zà-re]
io pónzo ecc.
a aus. avere
(non com.) esercitare uno sforzo muscolare; sforzarsi | fare uno sforzo mentale, spremersi il cervello
♦ v.tr.
a aus. avere
(non com.) pensare intensamente, ponderare, elucubrare | produrre dopo una lunga e faticosa meditazione, specialmente con pessimi risultati

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Etimologia

← lat. volg. *punctiāre, intens. di pungĕre ‘pungere’.