Il lemma spetrare

Definizioni

Definizione di Treccani

spetrare
v. tr. [der. di pietra, col pref. s- (nel sign. 4)] (io spètro, ecc.), ant. o letter. –
1. far perdere la propria durezza; per lo più in senso fig., rendere più comprensivo e mite, intenerire, commuovere: i duri cor penètra soavemente, e gli ammollisce e spetra (t. tasso); la sventura avea spetrato quel cuore di madre (capuana).
2. con la particella pron., diventare meno duro e spietato; perdere l’atteggiamento di fissità e di insensibilità in precedenza assunto: figlio, ti spetri? il tuo dolore è sciolto? (d’annunzio); raro e poet., con valore rifl., liberarsi, disincantarsi: e con quanta fatica oggi mi spetro de l’errore, ov’io stesso m’era involto (Petrarca).

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Definizione di Hoepli

spetrare
[spe-trà-re] (spètro)

a v.tr.
1. lett. rendere tenero o più tenero ciò che è duro
2. fig. ammorbidire, intenerire, rendere sensibile o più sensibile
b v.intr. pronom. spetràrsi
1. lett. diventare tenero o più tenero: duro mio cor, ché non ti spetri e frangi? (tasso)
2. fig., poet. liberarsi, distaccarsi

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Definizione di Garzanti linguistica

spetrare
[spe-trà-re]
io spètro ecc.
a aus. avere
(lett.) intenerire, rendere meno duro, meno aspro: i duri cor penètra / soavemente, e gli ammollisce e spetra (TASSO G.L. II, 83)

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Etimologia

← deriv. di petra, col pref. s-.