Il lemma demòtico

Definizioni

Definizione di Treccani

demòtico
agg. e s. m. [dal gr. δημοτικός, der. di δῆμος «popolo»] (pl. m. -ci). –
1. agg. e s. m. propr., popolare, volgare. in partic., scrittura d., tipo molto rapido di scrittura ieratica (v. ieratico), venuta in uso in egitto verso il 700 a. c., e che nell’epoca tolemaica e romana era la scrittura ordinaria della vita quotidiana; come s. m., il demotico, quella fase della lingua scritta egiziana che si espresse attraverso la scrittura demotica.
2. s. m. nella terminologia linguistica, l’aggettivo ricavato dal nome di un demo, e per estens. dal nome di un paese o di una città, per indicare il luogo di origine di una persona (così, per es., frascatano, biellese, sono rispettivam. i demotici di frascati, biella); sinon. quindi, ma con sign. più limitato, di etnonimo o aggettivo etnico.

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Definizione di Hoepli

demotico
[de-mò-ti-co] (pl. m. -ci; f. -ca, pl. -che)

a agg.
lett. popolare
|| scrittura demotica, scrittura dell'ant. egitto, nel periodo greco-romano, semplificazione di quella ieratica usata dalla casta sacerdotale
b s.m.
1. il demotico, fase della lingua scritta egiziana, durante la quale si usava la scrittura demotica
2. ling aggettivo ricavato dal nome di un territorio, di una città: milanese è il d. di milano

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Definizione di Garzanti linguistica

demotico
[de-mò-ti-co]
pl. -ci
(ling.)
1. varietà popolare del greco moderno
2. aggettivo tratto da un nome di luogo; etnico (p.e. fiorentino)
♦ agg.
f. -a; pl.m. -ci, f. -che
(non com.) popolare |scrittura demotica, (paleogr.) scrittura corsiva in uso nell’antico Egitto, in cui i geroglifici della scrittura ieratica erano ridotti alle linee essenziali

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Etimologia

← dal gr. dēmotikós, deriv. di dêmos ‘popolo’.