Il lemma profóndo
Definizioni
Definizione di Treccani
profóndo
agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. –
1. a. con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa d’acqua la cui distanza dalla superficie al fondo (misurata lungo la verticale) è notevole: un lago p.; un tratto p. del fiume; il p. oceano; stai attento, qui l’acqua è p.; analogam., detto di cavità che scende a un livello molto basso rispetto a quello dell’osservatore, o che comunque ha il fondo posto a grande distanza dall’estremità superiore: un pozzo p.; un p. abisso; una p. voragine; una valle p.; un fossato p.; una buca profonda. b. con riferimento a uno sviluppo in senso orizzontale, detto di ciò che si apre o si stringe molto addentro, che s’interna notevolmente: una p. galleria; un’insenatura p.; cassetto p.; quasi de la montagna alla radice entra sotterra una p. grotta (ariosto). c. specificato da un numerale o da un avv. di quantità, indica la misura della profondità: un pozzo p. 30 m; in quel punto il mare è molto p.; nei punti dove il fiume è meno p.; i cassetti devono esser p. 50 cm circa. d. che penetra molto addentro nel terreno, e per estens. in altri corpi, senza distinzione di direzione: p. erosioni; avere p. radici (in senso fig., mettere p. radici, diffondersi, affermarsi, e, riferito a persona, sistemarsi definitivamente in un luogo); una p. intaccatura; li p. fori ond’uscì ’l sangue (dante); una p. ferita; nel linguaggio medico, ferita p., quella che va al di sotto del piano fasciale; iniezione p., praticata in profondità nel muscolo; rughe p., molto marcate. in partic., occhi p., incavati, infossati, e, in senso fig., dotati di intensità, che rivelano ricchezza di vita interiore; per estens., con valore attivo, sguardo p., che cerca di penetrare a fondo, attraverso gli occhi, nell’animo dell’interlocutore. e. in anatomia, in relazione alla superficie del corpo, si contrappone a superficiale: organi p.; nervi p.; vasi p.; talvolta, distingue più formazioni anatomiche analoghe, situate in piani diversi: aponeurosi palmare superficiale e profonda. in medicina, sensibilità p., quella interna (delle ossa, dei muscoli), contrapposta alla sensibilità superficiale, tattile.
2. a. che costituisce la parte più vicina al fondo, o più interna, di qualcosa: caccianli i ciel per non esser men belli, né lo p. inferno li riceve (dante); mia bile ... dal profondo petto rompendo, getta impetuosa gli argini (parini); in partic., nell’uso poet., il cuore p., l’intimo del cuore, la parte più nascosta e più sensibile del cuore: quando giugne per gli occhi al cor profondo l’imagin donna, ogni altra indi si parte (petrarca); questa, che dal p. cor lagrime versa, È poesia (chiabrera); i dolci affanni, i teneri moti del cor p. (leopardi). b. ant. che forma la parte più interna di una regione geografica: la p. spagna; nella più p. asia. quest’uso si ritrova nell’espressione contemporanea profondo sud (che ricalca la corrispondente ingl. deep south, usata per indicare gli stati più meridionali degli stati uniti d’america), con la quale ci si riferisce genericam. ai territorî più meridionali di uno stato, e in partic. alle zone più meridionali e più interne dell’italia del sud (spesso per sottolinearne allo stesso tempo l’arretratezza economica e il tradizionalismo socio-culturale).
3. in usi estens.: a. di movimento eseguito curvando molto la schiena verso terra: fare un p. inchino, una p. reverenza. b. che viene emesso dal fondo del petto: fece un p. sospiro (ma, respiro p., con cui si inspira molta aria); in partic., dei suoni vocali, di timbro grave: parlava con voce p. e cavernosa; basso p., voce maschile con registro esteso nelle note più basse (dal fa1, o mi1, al re3); con sign. analogo, suono p., d’uno strumento. c. di colore, carico, molto intenso: azzurro p.; p. rosso; un velluto d’un bel violetto p. (d’annunzio). d. con riferimento all’aria, privo di luminosità, quindi cupo, denso, fitto: nella stanza regnava un buio p.; le tenebre erano p.; si svegliò nella più p. oscurità; uscendo fuor de la p. notte che sempre nera fa la valle inferna (dante); notte p., le ore della notte più avanzata. e. del sonno, grave, pesante: era immerso in un sonno p.; cadde in un sonno p.; analogam., un p. letargo. in medicina, coma p., v. coma3. f. grande, estremo nel suo genere, o anche totale, completo: la sua ignoranza è davvero p.; giace in p. oblio; profondissima quiete io nel pensier mi fingo (leopardi); regnava ovunque un p. silenzio, un silenzio assoluto, non turbato da alcun suono o rumore.
4. in senso fig.: a. di sentimento o affetto, vivamente sentito, intimamente radicato nell’animo: avere un p. sentimento religioso; essere animato da p. zelo; servire con p. umiltà; nutrire un amore p., un p. odio per qualcuno; espressioni di p. stima, di p. rispetto, di devozione p.; segno d’immensa invidia e di pietà p. (manzoni); lo guardava con p. disprezzo; ne sentì p. dolore; era oppresso da una p. malinconia; tutto questo mi dà p. amarezza; è con p. rammarico che debbo dirvi ...; il fatto ha suscitato p. impressione in tutti; una p. commozione s’impadronì di noi. con sign. affine, molto sentito: ne ho p. convinzione; ha un p. interesse per questi studî. b. che s’addentra molto negli argomenti di cui si occupa, che va al fondo delle cose (in contrapp. a superficiale): ha una mente p.; è un p. filosofo, un p. teologo; determinando: essere p. in una scienza, in una disciplina, conoscerla a fondo; è un p. conoscitore della materia, del cuore umano, degli uomini. con sign. analogo, riferito alle nozioni acquisite: ha una p. conoscenza dell’argomento; un monaco ... d’aguto ingegno e di p. scienza (boccaccio); ha una cultura vasta ma poco p.; ha fatto p. studî sull’argomento. c. che, nell’ambito dell’attività mentale, è caratterizzato da intensa applicazione: era immerso in p. pensieri, in p. meditazione. d. che risulta difficile da afferrare con la mente, in quanto nascosto e poco evidente, ma proprio per questo più vero e importante: penetrare il p. significato di un concetto; le cause p. di un fatto; le p. ragioni di una scelta; verità p., che si può attingere soltanto indagando a fondo; con altro sign., parlava con accenti di p. verità, con tono di grande sincerità. anche, di ciò che, essendo molto ricco di significati, richiede grande sforzo di penetrazione: una massima, una sentenza p.; un discorso molto profondo. e. detto di persona che medita molto, che indaga e riflette sulla natura delle cose, evitando ogni esteriorità: un uomo p.; mi chiedo allora: sei superficiale o profondo? (piovene); anche in tono scherz. o iron.: eh, quanto sei p. oggi!; sei troppo p. per me.
5. con valore avverbiale: giunse lo spirto al suo principio cose, ch’io non lo ’ntesi, sì parlò profondo (dante).
6. sostantivato, con valore neutro: a. la parte più bassa o più interna: nel p. del mare; il p. dell’inferno, dell’abisso, della voragine; come locuz. avv., in profondo, in pro-fondità, profondamente: la pianta ha messo radici in profondo. b. poet. la parte interna di un organo o di una parte del corpo umano: ed ecco del p. de la testa volse a me li occhi un’ombra e guardò fiso (dante). c. in senso estens. e fig., la parte più intima e segreta di una persona: dal p. del petto, delle viscere; nel p. del cuore, dell’anima; nel suo p., nell’intimo di sé stesso, dentro di sé; la voce che viene dalle cose e dal profondo (saba). d. in psicanalisi e in psicologia, il p., gli strati della coscienza più lontani dalla consapevolezza; psicologia del p., espressione (che traduce il ted. tiefenpsychologie) con cui si designano gli indirizzi della psicologia che analizzano l’inconscio. struttura p., nella sintassi generativo-trasformazionale, locuz. (ingl. deep structure, ripresa dal sign. di profondo nella teoria psicanalitica) con cui si indica la frase astratta ricostruibile come base costitutiva dalla quale è derivata, attraverso determinate trasformazioni, la struttura superficiale, cioè la realizzazione concreta, di un determinato enunciato. ◆ avv. profondaménte (v.).
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Definizione di Hoepli
profondo
[pro-fón-do]
a agg.
1. caratterizzato da una notevole distanza tra la superficie e il fondo: mare p.; una cavità profonda
2. estens. che penetra molto all'interno sia in verticale, sia in orizzontale: un taglio p.; un'insenatura profonda
|| respiro profondo, con cui si immette nei polmoni una notevole quantità di aria
|| sguardo profondo, penetrante o rivelatore di un'intensa vita interiore
|| voce profonda, di tono grave
3. fig. molto intenso: sonno p.; blu p.; buio p.
|| Di sentimento molto radicato e intenso: amore p.; p. rispetto
|| silenzio profondo, assoluto
4. della parte più interna o più meridionale di un territorio: le profonde steppe dell'impero russo; il p. sud
5. fig. non superficiale, approfondito; vasto, articolato: profonda cultura
6. mus di tono grave: basso p.
7. ant. difficilmente comprensibile, oscuro
b avv.
raro, lett. in modo profondo: scavare p.; parlare p.
c s.m.
1. la parte più interna e più fonda di qualcosa: nel p. del mare; nel p. della giungla; fig. dal p. del cuore
|| raro nel suo profondo, nell'intimo
2. psicol inconscio: gli impulsi del p.
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Definizione di Garzanti linguistica
profondo
[pro-fón-do]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. che presenta una notevole distanza tra la superficie e il fondo; che penetra a fondo (anche in senso figurato): acque profonde; mare, lago profondo; una profonda voragine; una ferita profonda; un inchino profondo, fatto curvando molto la schiena |sospiro profondo, che sale dal fondo del petto |voce profonda, di timbro grave |sonno profondo, molto intenso, pesante |silenzio profondo, totale |notte profonda, avanzata |buio profondo, cupo, denso |occhi profondi, dall’espressione intensa |azzurro profondo, carico, intenso |il profondo significato di qualcosa, il più riposto e il più vero |ingegno profondo, mente profonda, che penetra acutamente le cose |esame profondo, che approfondisce tutti gli aspetti di una questione |pensieri, concetti, discorsi profondi, non superficiali, che fanno meditare |una profonda verità, assoluta
2. si dice di sentimento, affetto radicato nell’animo, vivamente sentito: un amore, un odio profondo; provare un profondo dolore
3. molto grande, vasto: un uomo di profonda cultura; essere un profondo conoscitore di qualcosa, conoscerla a fondo
♦ n.m.
pl. -i
1. la parte più profonda, più interna (anche in senso figurato): il profondo del mare; nel profondo del cuore; dal profondo dell’animo
2. (psicol.) l’inconscio: psicologia del profondo
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Etimologia
← dal lat. profŭndu(m), comp. di prō- ‘davanti’ e fŭndus ‘fondo’; propr. ‘che ha il fondo innanzi, più in là’.
Termini vicini
profondità profondìmetro profóndere profondare proflùvio profitto profittévole profittatóre profittare profiterole profime profilo profillo profilatura profilàttico profilatrice profilatóio profilato profilassi profilare profìcuo proffèrta profferire profezìa profettìzio profetiżżare profetismo profètico profetéssa profetare pròfugo profumare profumato profumerìa profumièra profumière profumièro profumista profumo profuṡióne profuṡo progenerare progènie progenitóre progesteróne progestina progestìnico progettare progettazióne progettista progettìstica progettìstico progètto progettüale progettualità proginnasma proglòttide prognatismo prognato prògnoṡi