Il lemma corruzióne
Definizioni
Definizione di Treccani
corruzióne
s. f. [dal lat. corruptio -onis, der. di corrumpĕre «corrompere», part. pass. corruptus]. –
1. a. il corrompersi, l’essere corrotto, nel senso di decomposizione, disfacimento, putrefazione e sim.: c. dell’aria, delle acque; la c. del cadavere; io veggio l’acqua, io veggio il foco, l’aere e la terra e tutte lor misture venire a c., e durar poco (dante); mossi ... da tema che la c. de’ morti non gli offendesse (boccaccio). b. il guastarsi, il degenerare: c. di una lingua (espressione frequente nell’uso dei puristi); più spesso in senso morale, depravazione: c. dei costumi; la c. dei giovani, della società; la c. della classe politica; vivere in mezzo alla corruzione. c. ant. contagio: gran c. di vaiuolo, che fu in firenze (g. villani).
2. in senso attivo, l’opera di chi induce altri al male. in partic., nel linguaggio giur.: c. di minorenne, delitto consistente nel compiere atti di libidine su persona o in presenza di persona minore di sedici anni, o nell’indurre una persona minore di sedici anni a commettere atti di libidine; c. di pubblico ufficiale, delitto contro la pubblica amministrazione consistente nel dare o promettere denaro o altri vantaggi a un pubblico ufficiale perché egli ometta o ritardi un atto del suo ufficio o compia un atto contrario ai doveri di ufficio (c. propria), oppure perché compia un atto del suo ufficio (c. impropria).
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Definizione di Hoepli
corruzione
[cor-ru-zió-ne]
ant. corrozione
1. degradazione di una materia, di una sostanza: il calore accelera la c. delle materie organiche
SIN. decomposizione, disfacimento, putrefazione
2. fig. degradazione morale e spirituale: c. dei costumi, della società, dei popoli; fare opera di c. con false promesse di felicità; vivere nella c.
|| corruzione di minorenne, reato consistente nel commettere atti di libidine su minore o in sua presenza
SIN. depravazione, pervertimento
3. fig. alterazione degenerativa della forma, dell'integrità, dell'armonia naturale di qualcosa: la c. della lingua, delle arti
4. fig. incitamento, mediante promessa di denaro o di altri benefici, a commettere azione disonesta venendo meno ai doveri del proprio ufficio: c. di pubblico ufficiale; tentativo di c. di un giudice, di un testimone
5. ant. distruzione
6. ant. epidemia, contagio: di gran c. di vaiuolo (g. villani)
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Definizione di Garzanti linguistica
corruzione
[cor-ru-zió-ne]
pl. -i
1. l’opera di chi istiga a compiere atti illeciti o immorali | (dir.) reato commesso dal pubblico ufficiale che riceve denaro o altri beni per compiere atti contrari ai suoi doveri d’ufficio e da chi offre il denaro o i beni
2. depravazione, immoralità: la corruzione dei tempi
3. alterazione, disfacimento: la corruzione della carne, la decomposizione del corpo dopo la morte | alterazione di forma, di stile: la corruzione di una lingua
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Etimologia
← dal lat. corruptiōne(m), deriv. di corrumpĕre ‘corrompere’.
Termini vicini
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