Il lemma pudóre

Definizioni

Definizione di Treccani

pudóre
s. m. [dal lat. pudor -oris, der. di pudere «sentir vergogna»]. –
1. senso di riserbo, vergogna e disagio nei confronti di parole, allusioni, atti, comportamenti che riguardano la sfera sessuale: avere, non avere p.; provare p.; offendere, turbare il p. di una persona; il comune senso del p.; cosa che il p. vieta di nominare; mi creda pure ... una sciagurata, la quale abbia perduto ogni pudore (capuana).
2. estens. ritegno, vergogna, discrezione, senso di opportunità e di rispetto della sensibilità altrui: abbia almeno il p. di tacere; mentire senza p.; ho p. di farmi vedere da altri in questo stato. con sign. più generico, sentimento e atteggiamento discreto e riservato: il pudor mi fa vile, e prode l’ira (Foscolo).

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Definizione di Hoepli

pudore
[pu-dó-re]

s.m. (pl. -ri)
1. sentimento di vergogna, di disagio per tutto ciò che appare moralmente sconveniente, spec. per tutto ciò che concerne il sesso e la sessualità: parlare senza p.; arrossì per p.; offesa, oltraggio al p.; il comune senso del p.
SIN. pudicizia, verecondia
2. estens. senso di ritegno, di misura, di discrezione: abbi almeno il p. di non vantarti del male che hai fatto

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Definizione di Garzanti linguistica

pudore
[pu-dó-re]
pl. -i
1. sentimento e atteggiamento riservato verso ciò che riguarda la sfera sessuale: il comune senso del pudore; oltraggio al pudore
2. ritegno, misura, senso della vergogna: mentire senza pudore

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Etimologia

← dal lat. pudōre(m), deriv. di pudēre ‘sentire vergogna’.