Il lemma rimpiàngere

Definizioni

Definizione di Treccani

rimpiàngere
(ant. o region. rimpiàgnere) v. tr. [comp. di rin- e piangere] (coniug. come piangere). –
1. rammentare una persona o una cosa con desiderio e nostalgia, ma insieme con la consapevolezza di non poterla avere più perché perduta o scomparsa, trascorsa o irrecuperabile: rimpiangeva il marito morto; adesso rimpiango l’occasione che mi sono lasciato sfuggire; è inutile r. il passato; non rimpiango affatto di aver rifiutato.
2. ant., raro. compiangere. ◆ part. pass. rimpianto, anche come agg.: i bei giorni rimpianti; riferito a chi è morto, con lo stesso valore di compianto: il fratello rimpianto.

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Definizione di Hoepli

rimpiangere
[rim-piàn-ge-re] ant., region. rimpiagnere
(rimpiàngo; si coniuga come piàngere)

v.tr.
1. ricordare con dolore, con rammarico o con nostalgia una persona o una cosa passata, perduta per sempre: r. la giovinezza perduta; r. un amico d'infanzia; rimpiangeva di non aver continuato gli studi
2. non com. ricordare piangendo
3. ant. compiangere, commiserare

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Definizione di Garzanti linguistica

rimpiangere
[rim-piàn-ge-re]
coniugato come piangere
a aus. avere
1. ricordare con desiderio, con malinconia o nostalgia cose o persone che non si hanno più: rimpiangere la giovinezza, un figlio morto | provare dispiacere, amarezza per qualcosa che si è fatto (o, in particolare, che non si è fatto), per qualcosa che è successo ecc.; rammaricarsi, rincrescersi [+ di, che]: rimpiangere una decisione; rimpiangere di aver perso tempo; a volte rimpiango che nella mia vita non ci sia un punto fermo
2. (non com.) ricordare piangendo
3. (ant.) compiangere

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Etimologia

← comp. di rin- e piangere.