Il lemma ululare

Definizioni

Definizione di Treccani

ululare
v. intr. [dal lat. ululare, di origine onomatopeica] (io ùlulo, ecc.; aus. avere). – emettere urli prolungati e lamentosi; detto spec. del lupo e del cane: i lupi ululano nella foresta; si sentiva u. un cane nella notte; senti raspar ... la derelitta cagna ... famelica ululando (foscolo); per estens., riferito a persone, lamentarsi con suoni forti e prolungati, piangendo a singhiozzi: quante la serviano ancelle ... ululavano a lei d’intorno tutte (pindemonte). in senso fig., di cose che emettono suoni simili a urla lamentose: il vento ulula; il mare, o la tempesta, ululava; in usi poet., riferito a luogo, risuonare di ululi o di urli: allor gli antri domestici, le selve, l’onde, le rupi, alto ulular s’udiéno di feminili strida (parini); con l’ultimo sign., anche usato passivamente: non gli ululati spechi turbò nostra sciagura (Leopardi), le spelonche risonanti di urla umane.

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Definizione di Hoepli

ululare
[u-lu-là-re] ant. ulolare
(ùlulo)

v.intr. (aus. avere)
1. dei lupi e dei cani, mandare urli lunghi e lamentosi: si sentivano i lupi u. nel buio
|| estens. di persona, piangere con lunghi lamenti
2. fig. di cose, mandare suoni prolungati, cupi, come lamenti: il vento ululava nella valle; il mare si scaglia ululando contro gli scogli
|| lett. risuonare di ululati: la valle ulula sotto l'uragano

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Definizione di Garzanti linguistica

ululare
[u-lu-là-re]
io ùlulo ecc.
a aus. avere
1. emettere urli prolungati e lamentosi (detto specialmente del cane e del lupo): Senti raspar... / la derelitta cagna... /... famelica ululando (FOSCOLO Sepolcri 78-80)
2. produrre suoni prolungati, simili a lamenti: il vento ululava nella notte

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Etimologia

← dal lat. ululāre, voce di orig. onom.