Il lemma beato
Definizioni
Definizione di Treccani
beato
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. beatus, propr. part. pass. di beare]. –
1. che gode o si suppone e si spera che goda la visione di dio in paradiso: le anime b.; gli angeli b.; e vederai color che son contenti nel foco [cioè le anime del purgatorio], perché speran di venire quando che sia a le b. genti (dante); i b. apostoli; per estens., parlando di defunti: la b. memoria di ... (seguito dal nome o da una qualifica della persona). È frequente come attributo della madonna: la beata vergine (abbrev. b. v.); beatissima madre!; si usa anche come vocativo del papa, spec. in suppliche e petizioni: beatissimo padre. È spesso sostantivato: i b. del paradiso; con sign. specifico, viene detto beato chi per santità di vita è elevato dalla chiesa, mediante apposito processo di beatificazione, all’onore degli altari e, pur non essendo ancora canonizzato, è venerato con pubblico culto nei luoghi e modi concessi dal sommo pontefice. anticamente furono chiamate isole dei beati un gruppo di mitiche isole, immaginate ai confini del mondo nell’oceano, dove secondo alcune tradizioni greche risalenti a esiodo risiedevano taluni eroi che il destino di morte aveva risparmiati.
2. felice, che gode una felicità piena e tranquilla: vivere b. e contento; rendere b.; sentirsi beato; persona b.; vita beata. frequente in frasi esclamative, con riferimento a persone che hanno avuto una particolare fortuna o si trovano in condizione privilegiata: b. lui, che ha trovato subito un buon lavoro; b. chi può spendere, chi non ha obblighi familiari; b. gioventù! te beata, gridai, per le felici aure pregne di vita (foscolo, nell’apostrofe a firenze); beatissimi voi, ch’offriste il petto alle nemiche lance per amor di costei ch’al sol vi diede (leopardi); prov. scherz.: b. gli ultimi, se i primi sono discreti, nel servirsi a tavola. beato tra le donne, detto scherz. o con ironia di uomo circondato da donne (è anche titolo di un noto volume di prose e racconti di a. baldini, del 1940). con ironia, di persona che s’accontenta troppo facilmente o vive in uno stato d’incosciente serenità e sim.: b. te che non ti lamenti mai!; b. lui che non capisce niente!; b. voi che non vi preoccupate di quello che succede; beati i poveri di spirito, frase correntemente intesa, con interpretazione volutamente erronea della beatitudine evangelica (matteo 5,3), come «beati gli sciocchi», e che nello spirito del vangelo esalta invece coloro che rinunciano spontaneamente alle ricchezze o accettano rassegnatamente la povertà per amore di dio (la frase è spesso citata nella forma latina: beati pauperes spiritu; per le altre proclamazioni, v. beatitudine).
3. riferito a cosa, che rende beato, che è causa di felicità o appartiene a chi è beato: il b. regno, il paradiso; venni qua giù del mio b. scanno (dante); la b. gioventù vien meno (leopardi); giorni, momenti b.; ricordi b.; fare vita b.; prov., poca brigata, vita b., quando si è in pochi, tutto va meglio; iron.: si culla nella sua b. ignoranza.
4. per antifrasi, viene riferito (come benedetto, che con quest’uso è più com.) a persone e cose, in manifestazioni d’impazienza o di compatimento: quel b. ragazzo ne combina di tutti i colori; questo b. treno non arriva mai.
5. s. m., fig., spreg. bacchettone, bigotto. in questo sign., ormai ant., si aveva, oltre al femm. beata, anche beatéssa. ◆ avv. beataménte (v. la voce).
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Definizione di Hoepli
beato
[be-à-to]
(part. pass. di bèare)
a agg.
1. che è pienamente e serenamente felice: è un uomo b.; vive in campagna, contento e b.
|| In esclamazioni di felicità, di desiderio: beati voi!; beati loro!; oh te b.!
|| scherz. beato chi ti vede!, a persona che si vede di rado
|| beato fra le donne, di uomo che si trova tra più donne
2. fig. che rende beato, che reca soddisfazione, che dà piacere: la beata gioventù vien meno (leopardi); che vita beata è questa; la beata pace della campagna; giorni, momenti beati
|| iron. beata ignoranza!
3. come espressione di moderata impazienza: questo b. uomo non riesco mai a trovarlo!; arriva questa beata colazione?
4. teol che è tra gli eletti del paradiso, che gode la beatitudine eterna: le anime beate
|| Titolo attribuito ai santi, agli angeli e a Dio stesso: o dio b.; la beata vergine maria; il b. michele arcangelo; i beati apostoli
|| beatissimo padre, il papa
b s.m. (f. -ta)
1. teol chi gode la beatitudine eterna: il cielo dei beati
2. eccl chi è venerato sugli altari dalla chiesa cattolica, dopo il processo di beatificazione
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Definizione di Garzanti linguistica
beato
[be-à-to]
di beare
♦ agg.
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. che prova una perfetta felicità: vivere beato e contento con la propria famiglia | che dà gioia: un giorno beato |beato te, beato lui!, per indicare la buona sorte di qualcuno |beato fra le donne, (scherz.) si dice di uomo solo fra molte donne |beato chi lo vede!, detto di chi si fa vedere di rado
2. (teol.) che gode della visione beatifica di Dio: la beata Vergine; le anime beate |Beatissimo, appellativo che nella chiesa cattolica è riservato, tra i viventi, solo al papa
♦ n.m.
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. (teol.) chi gode della visione di Dio in cielo: i beati del paradiso
2. chi, per avere in vita praticato le virtù cristiane in sommo grado, è venerato dalla chiesa cattolica con culto pubblico, pur non essendo ancora canonizzato
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Etimologia
← dal lat. beātu(m).
Termini vicini
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