Il lemma dizióne

Definizioni

Definizione di Treccani

dizióne
s. f. [dal lat. dictio -onis, der. di dicĕre «dire»]. –
1. a. maniera di pronunciare le parole: avere una d. corretta; attore con d. perfetta; prendere lezioni di dizione. b. declamazione di versi o di brani di prosa artistica davanti a un pubblico. c. in retorica, la scelta e la disposizione delle parole nel discorso: d. elegante, viziosa, difettosa.
2. parola, locuzione, modo di dire: usare una d. erronea, impropria; è dunque necessario di far sì con diligenza, che l’uomo abbia a memoria le d. e le figure che si leggono negli autori (Della Casa).

Leggi su Treccani...

Definizione di Hoepli

dizione
[di-zió-ne]

s.f. (pl. -ni)
1. il dire, il pronunciare le parole: avere una d. chiara, confusa
|| Modo e tecnica del pronunciare propri di attori, oratori e sim.: corso di d. per giovani attori
|| estens. recitazione, declamazione: d. di versi, di prose
2. scelta e collocazione delle parole in un discorso: scrittore dalla d. elegante
3. non com. frase, locuzione

Leggi su Hoepli...

Definizione di Garzanti linguistica

dizione
[di-zió-ne]
pl. -i
1. il pronunciare le parole in modo chiaro e comprensibile, come tecnica propria di attori, oratori, annunciatori e simili: avere un’eccellente, una pessima dizione; lezioni di dizione | pronuncia in genere
2. (ret.) modo di scegliere e disporre le parole nel discorso; stile
3. (non com.) recitazione, declamazione in pubblico di testi letterari
4. (ant.) modo di dire; locuzione, espressione

Leggi su Garzanti linguistica...

Etimologia

← dal lat. dictiōne(m), deriv. di dĭctus, part. pass. di dicĕre ‘dire’.