Il lemma introméttere

Definizioni

Definizione di Treccani

introméttere
v. tr. [dal lat. intromittĕre, comp. di intro- e mittĕre «mandare»] (coniug. come mettere). – raro o ant. l’uso trans., come sinon. di introdurre, riferito a cosa (in senso materiale) oppure a persona (nell’accezione di far entrare, ammettere alla presenza di qualcuno); o nel sign. di inserire, frapporre e, nell’intr. pron., di interporsi, frapporsi, intervenire di un fatto: cosa non sarà che s’intrometta da poterti turbar questo pensiero (ariosto). comune invece il rifl. intromettersi, entrare in mezzo fra due o più persone (sia a fin di bene, sia per creare ostacoli, per brigare, ecc.) o ingerirsi in qualche cosa: intromettersi fra due contendenti; intromettersi per sanare un dissidio, per mandare a monte un disegno; quando s’intromette lui, guasta tutto; intromettersi nelle faccende altrui (anticam., in questo senso e in quello più generico di occuparsi di qualche cosa, anche con la prep. di seguita da un nome o da un infinito).

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Definizione di Hoepli

intromettere
[in-tro-mét-te-re] ant. entromettere
(intrométto; si coniuga come méttere)

a v.tr.
1. non com. inserire dentro: i. un tubo in un altro
2. non com. introdurre alla presenza di altri: i. in una casa un visitatore
b v.rifl. introméttersi
1. immischiarsi, ingerirsi: non voglio intromettermi nei fatti altrui
2. mettersi in mezzo come mediatore, come paciere o anche per cattivo fine: s'intromise per calmare i due litiganti
3. non com. sopraggiungere, intervenire
SIN. frapporsi

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Definizione di Garzanti linguistica

intromettere
[in-tro-mét-te-re]
io intrométto ecc.; coniugato come mettere
a aus. avere
(non com.) mettere dentro o in mezzo; inserire, interporre

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Etimologia

← dal lat. intromittĕre, comp. di ĭntro ‘dentro’ e mittĕre ‘mandare’.