Il lemma rimanére
Definizioni
Definizione di Treccani
rimanére
v. intr. [lat. remanēre, comp. di re- e manēre «restare»] (io rimango, tu rimani, ... essi rimàngono; pass. rem. rimasi o rimaṡi, rimanésti; fut. rimarrò; cong. pres. rimanga; condiz. rimarrèi; part. pass. rimasto [ant. rimaso o rimaṡo]; aus. essere). –
1. a. ha sign., in genere, uguale a quello di restare, nei suoi varî usi: rimasi in città per tutta l’estate; se io vo, chi rimane? se io rimango, chi va? (boccaccio), frase che avrebbe detto dante, quando gli si offriva di andare ambasciatore a roma; lo pregò di rimanergli accanto; con compl. predicativo o modale: r. sbalordito, soddisfatto, scontento, confuso; r. vedovo, orfano, ecc.; r. incinta; r. male, di stucco, in dubbio, senza soldi, al buio, ecc.; r. in vigore; r. d’accordo (anche assol.: rimaniamo così); con compl. di termine: mi rimangono pochi quattrini; non gli rimane che un figlio; ti rimane ancora da fare una piccola parte del lavoro; possiamo andarcene ormai: qui non ci rimane altro da fare; con altro senso, non rimane altro da fare che ..., o più brevemente non rimane altro che ..., per introdurre quella che si ritiene la sola possibilità, l’unica soluzione possibile che ancora rimane: non ci rimane che andare per le vie legali (nel linguaggio giur. adire le vie legali). b. in genere è meno com. e meno pop. di restare, e si preferisce quando si vuol dare al discorso un’intonazione più sostenuta: questo segreto rimanga tra di noi; sono rimasto dolorosamente sorpreso del tuo rifiuto; le sue parole rimarranno scolpite nel mio cuore; mi rimane questo solo conforto; saremo lieti se lei vorrà r. con noi, invitando a pranzo una persona di riguardo (invece: più fam., restare con noi). c. si usa più spesso di restare anche in qualche caso e locuz. particolare in cui è più esplicito il senso della permanenza, della durata, della continuità: mi ha fatto r. in piedi più di un’ora; rimase ad aspettarlo tutta la mattinata; durante il rastrellamento rimase nascosto in una capanna; non facciamoci illusioni, il pericolo rimane, permane. ormai ant., negli addii: rimani, rimanete con dio, in pace. d. com. in varî usi assol., soprattutto per indicare l’immobilità di chi è colpito da improvviso stupore, quindi lo stupore stesso: lucia rimase lì, e lo guardò con un volto ch’esprimeva più maraviglia che fiducia in una promessa tanto magnifica (manzoni); a quella risposta inaspettata rimasi; cose da far rimanere di stucco. così, anche, rimanerci, cadere in modo inatteso in un inganno, in un’insidia, o comunque venire a trovarsi in una situazione spiacevole, non voluta: pareva tanto sicuro di sé, ma c’è rimasto anche lui; ci sei rimasto come un baccalà; non ha preso le sue precauzioni, e alla fine c’è rimasta (sottint. incinta); e più genericam. rimanerci male, essere deluso o dispiaciuto di qualche cosa.
2. usato come verbo copulativo è più frequente di restare quando il predicato è rappresentato da un participio passato in funzione verbale: è rimasto abbandonato da tutti; rimase mortalmente ferito; è rimasto ucciso sul colpo (in usi fam., anche assol. c’è rimasto sul colpo; e con immagine più cruda: è rimasto secco).
3. fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre in una determinata attività: ed ebbe con lei quel colloquio al quale siam rimasti col racconto (manzoni); riprenderemo la lezione dove siamo rimasti l’ultima volta, al punto in cui ci siamo arrestati; ha fatto gli studî fino alla quinta elementare ed è rimasto lì, si è fermato lì, non ha proseguito.
4. region. trovarsi, in frasi come: dove rimane questa strada?; mi sa dire dove rimane la posta?
5. ant. dipendere: da altrui che da lei rimaso non era che moglie di nastagio stata non fosse (boccaccio).
6. intr. pron., letter. con lo stesso sign. del semplice rimanere: [quella viva luce] ... il suo raggiare aduna, quasi specchiato, in nove sussistenze, etternalmente rimanendosi una (dante); ciascuno si rimanga col suo parere, che niuno glielo caverebbe di capo (leopardi); talvolta con l’idea di restare in disparte, essere trascurato o tralasciato: si rimase povero e solo; mi sapeva male che una storia così bella dovesse rimanersi tuttavia sconosciuta (manzoni). spesso, spec. nell’uso ant., col senso di cessare, astenersi: questo è mal fatto e del tutto egli ve ne conviene rimanere (boccaccio); rimanti adunque di più dolerti (caro). ◆ part. pres. rimanènte, anche come agg. e sost. (v. rimanente). ◆ part. pass. rimasto (ant. anche rimaso o rimaṡo), con valore verbale e come agg.: adottare un bambino rimasto solo, o senza i genitori; si aggirava nella casa rimasta solitaria; una massima rimasta famosa; la folla rimasta fuori; orbo rimaso allor, mi rannicchiai palpitando nel letto (leopardi); assol., avanzato: con la carne rimasta fece delle polpette; i pochi soldi r. non bastano neppure per il viaggio di ritorno; riferito a persona, non ancora allontanatasi o partita: fu applaudito dai pochi ascoltatori rimasti. anche sostantivato: continuò a chiacchierare coi rimasti; anticam. con valore neutro, ciò che rimane, il rimanente: quasi tutto il rimaso degli scampati cristiani da lui a man salva fur presi (Boccaccio).
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Definizione di Hoepli
rimanere
[ri-ma-né-re]
(rimàngo, rimàni, rimàne, rimaniàmo, rimanéte, rimàngono; rimanévo, rimanevàmo, rimanevàte, rimanévano; rimàsi, rimanésti, rimàse, rimanémmo, rimanéste, rimàsero; rimarrò, rimarrài, rimarrànno; congiunt. pres. rimànga, rimaniàmo, rimaniàte, rimàngano; rimanéssi; rimarrèi; imperat. rimàni, rimànga, rimaniàmo, rimanéte, rimàngano; rimanènte; rimàsto, ant. rimàso)
a v.intr. (aus. essere)
1. continuare a stare nel luogo in cui ci si trova; fermarsi, restare: voi andate pure, io rimango ancora un po'; rimani a cena, continueremo il discorso; doveva fermarsi una settimana ma è rimasto solo tre giorni
|| Permanere sotto l'autorità, il controllo, la proprietà di qualcuno: il podere rimase in famiglia; con il trattato di campoformio venezia rimase all'austria
|| Permanere, persistere in una determinata situazione o condizione: rimango della mia idea; il tempo è rimasto brutto
2. permanere nel tempo, durare: un capolavoro che è rimasto nei secoli; il suo ricordo rimarrà per sempre
3. arrestarsi, sospendere un tragitto, un percorso: non proseguo con voi, rimango al prossimo rifugio
|| estens. riferito a un discorso, a un testo scritto e sim.: sono rimasto a pagina 40; è rimasto a metà del racconto
|| dov'ero rimasto?, per riprendere il filo del discorso dopo un'interruzione
4. trovarsi, essere collocato: il cinema rimane subito dopo l'incrocio
|| Venire a trovarsi in una determinata collocazione spaziale come risultato di un movimento o di un'altra azione: il tesoro rimane sepolto sull'isola
|| rimanere indietro, essere in ritardo rispetto a chi precede: non r. troppo indietro perché rischi di perderti; fig. essere in arretrato: rimane sempre indietro nello studio
5. fig. venire a trovarsi in una certa condizione; diventare, in seguito a una privazione: r. solo, povero, cieco, vedovo
|| ass. restare stupito, meravigliato: sono rimasto della sua scortesia
|| rimanerci, subire un danno; fam. morire
|| rimanere a bocca asciutta, non trovare più nulla da mangiare; fig. non poter approfittare di una situazione favorevole
|| rimanere all'asciutto, al verde, senza soldi
|| rimanere con dio, in pace, formula di commiato
|| rimanere di sasso, di stucco, provare grande sorpresa
|| rimanere in asso, essere abbandonato, restare solo
|| rimanere in forse, non riuscire a decidersi
|| rimanere scoperto, di conto non saldato
|| rimanere sospeso, detto di cosa da definirsi, da decidersi
|| rimanere, rimanerci male, offendersi
|| pop. rimanere in camicia, senza denaro, al verde
6. fig. mettersi d'accordo, accordarsi: come siete rimasti per domani?
7. fig. avanzare, essere in abbondanza; non essere stato ancora consumato, esaurito: cosa è rimasto in frigo?; gli rimane ancora un bel capitale
8. fig. mancare; essere necessario per completare un tutto: gli rimane solo l'ultimo chilometro di marcia; rimane ancora un'ora prima di arrivare; mi rimane da spolverare e poi ho finito
|| Sopravvivere: è rimasto solo il padre
b v.intr. pronom. rimanérsi
1. lett., non com. fermarsi, trattenersi
2. lett. mantenersi coerente: ciascuno si rimanga col suo parere (leopardi)
3. non com. avanzare, essere in abbondanza
4. ant. astenersi dal fare qualcosa
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Definizione di Garzanti linguistica
rimanere
[ri-ma-né-re]
pres. io rimango, tu rimani, egli rimane, noi rimaniamo, voi rimanéte, essi rimàngono; fut. io rimarrò, tu rimarrai, egli rimarrà, noi rimarrémo, voi rimarréte, essi rimarranno; pass.rem. io rimasi (o rimaʃi), tu rimanésti, egli rimase (o rimaʃe), noi rimanémmo, voi rimanéste, essi rimàsero (o rimàʃero); pres.congiunt. io, tu, egli rimanga, noi rimaniamo, voi rimaniate, essi rimàngano; cond. io rimarrèi, tu rimarrèsti, egli rimarrèbbe, noi rimarrèmmo, voi rimarrèste, essi rimarrèbbero; part.pass. rimasto (ant. rimaʃo)
a aus. essere
1. fermarsi in un luogo; restare, trattenersi: rimanere a Pisa; non rimarrò più qui; rimanere a pranzo; rimani a farmi compagnia | essere giunto, detto in riferimento a chi sta leggendo o parlando, oppure riferito a una lettura, a un discorso, a un ragionamento: a che punto eravamo rimasti?; a che punto è rimasto il progetto?
2. essere, mantenersi o ritrovarsi in un particolare stato, condizione, situazione: la situazione rimane incerta; rimanere stordito; rimanere solo; rimanere vedovo; rimanere indietro |rimanere, rimanerci male, restare deluso, mortificato |rimanerci, (fam.) restare ingannato; anche, morire: è furbo, ma ci è rimasto anche lui; ha avuto un infarto e c’è rimasto |rimanere, rimanerci di stucco, restare sbalordito, stupefatto, attonito |rimanere, rimanerci secco, (fam.) restare sbalordito, stupefatto; anche morire sul colpo |rimanere (d’accordo), accordarsi: come siete rimasti per domani?
3. durare nel tempo; avere un valore non effimero: una moda destinata a rimanere a lungo; un libro che rimarrà
4. avanzare, restare: mi sono rimasti pochi soldi; cosa è rimasto del tuo sogno di cambiare il mondo?; non mi rimane altro da fare | mancare: rimane solo mezz’ora alla partenza
5. sopravvivere, essere superstite: le è rimasto solo un figlio | (prov.)chi muore giace, chi rimane si dà pace
6. toccare, spettare [+ a]: l’ultima parola rimane sempre a lui; quel podere rimarrà agli eredi, resterà in proprietà
7. (fam.) essere situato, trovarsi: dove rimane piazza Garibaldi?
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Etimologia
← lat. remanēre, comp. di re-, che indica continuità, e manēre ‘stare’.
Termini vicini
rimanènza rimanènte rimaneggiare rimaneggiaménto rimando rimandare rimalmèżżo rimacinare rima riluttività riluttare riluttanza riluttante rilùcere rilucènte riluccicare rilòga rilisciare rilimare rilievogràfico rilievografìa rilièvo rilevazióne rilevatura rilevatóre rilevato rilevatàrio rilevare rilevanza rilevante rimangiare rimarcàbile rimarcare rimarchévole rimarco rimare rimarginare rimàrio rimaritare rimasticare rimasticatìccio rimasticatura rimàstico rimasùglio rimatóre rimbacuccare rimbaldanzire rimbalzare rimbalzèllo rimbalzino rimbalzo rimbambiménto rimbambinire rimbambire rimbarbarire rimbarcare rimbeccare rimbécco rimbecillire rimbellire