Il lemma scrittóio

Definizioni

Definizione di Treccani

scrittóio
s. m. [lat. mediev. scriptorium (der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»), «stanza in cui si copiavano i manoscritti»]. –
1. a. non com. stanza appartata per scrivere, per studiare e per leggere: si ritirava in casa nello s., dove egli ragguagliava sue scritture, ricordava suoi conti (machiavelli). b. ant. o tosc. ufficio: s. delle possessioni, nel granducato di toscana, l’ufficio preposto all’amministrazione del patrimonio privato e pubblico del granduca; s. delle fabbriche, a firenze, l’ufficio che sovrintendeva alle manifatture dello stato.
2. a. tavolo per scrivere, scrivania: uno s. di noce; un antico s. del settecento; passa molte ore allo scrittoio. b. Nel medioevo, mobile fisso o panchetta portatile che serviva come piano d’appoggio per eseguire la scrittura. Anche, astuccio contenente gli strumenti necessarî per scrivere. TAV.

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Definizione di Hoepli

scrittoio
[scrit-tó-io]

s.m. (pl. -tói)
1. tavolo su cui si scrive; scrivania: sedere allo s.; un prezioso s. del settecento
2. non com. stanza, luogo appartato per scrivere o per studiare: si ritirava in casa nello s. (machiavelli)
3. tosc., ant. ufficio
‖ dim. scrittoiùccio

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Definizione di Garzanti linguistica

scrittoio
[scrit-tó-io]
pl. -oi
1. tavolo per scrivere; scrivania
2. (antiq.) stanza in cui si sta a scrivere o a leggere | locale usato come ufficio

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Etimologia

← lat. tardo scriptorĭu(m); cfr. scrittorio.