Il lemma stupefacènte
Definizioni
Definizione di Treccani
stupefacènte
agg. e s. m. [part. pres. di stupefare]. –
1. agg. che desta stupore: una notizia, uno spettacolo s.; è stato di una s. arroganza; è usato anche con valore verbale neutro: è s. vedere con quanta pazienza assiste i vecchi.
2. agg. e s. m. sostanza s., e più comunem. stupefacente s. m., sostanza naturale o sintetica che, anche a piccole dosi, agisce modificando lo stato di coscienza e lo stato emotivo e, nell’uso ripetuto, determina una condizione di sofferenza somatica e psichica, che si traduce in una condizione di dipendenza, inducendo inoltre nell’organismo una progressiva assuefazione (nel senso che il conseguimento dell’effetto voluttuario richiede l’assunzione di sempre maggiori quantitativi di sostanza, progressivamente sempre più tollerata dall’organismo stesso). vengono genericamente considerate stupefacenti numerosissime sostanze eterogenee, quali l’oppio e i suoi derivati morfina ed eroina, la cocaina, la mescalina, la psilocibina, l’anfetamina, la dietilamide dell’acido lisergico (lsd), ecc.; vi si accomunano talora anche altri farmaci psicotropi, come i barbiturici e molti ansiolitici, capaci di dare assuefazione e indurre in stato di dipendenza. gli stupefacenti, oltre a indurre comportamenti anormali, sconvolgono specifici sistemi neuronali determinando in tal modo modificazioni delle funzioni del sistema nervoso centrale, e, col tempo, deteriorano il processo di nutrizione degli organismi. lo stato di bisogno indotto è diverso a seconda della sostanza considerata; la condizione di dipendenza, in caso di brusca cessazione della somministrazione, si traduce spesso in una sindrome (sindrome di astinenza) di altissima gravità. disciplina penale degli s., l’insieme delle norme giuridiche che disciplinano la coltivazione, la fabbricazione, la produzione, il commercio e la detenzione delle sostanze considerate stupefacenti: frequentemente modificate a causa della estrema complessità del fenomeno della tossicodipendenza, tali norme distinguono fondamentalmente le attività connesse al traffico di droga, severamente represso, da quelle connesse al consumo e alla detenzione di modiche quantità di stupefacente, che, per quanto non lecite, sono trattate mitemente, fino al limite della non punibilità.
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Definizione di Hoepli
stupefacente
[stu-pe-fa-cèn-te]
ant. stupefaciente
(pl. -ti, part. pres. di stupefàre)
a agg.
1. che suscita stupore, strabiliante, sbalorditivo: nessuno si aspettava da lui dichiarazioni così stupefacenti
2. farm di sostanza di origine vegetale o sintetica, quale eroina, morfina, cocaina, dietilammide dell'acido lisergico, che agisce sul sistema nervoso determinando stati di benessere artificiale, e il cui uso prolungato comporta decadimento psichico e fisico, nonché assuefazione e dipendenza: fare uso di sostanze stupefacenti
b s.m.
Sostanza stupefacente: traffico di stupefacenti
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Definizione di Garzanti linguistica
stupefacente
[stu-pe-fa-cèn-te]
di stupefare
♦ agg. m. e f.
pl. -i
che provoca stupore, che sbalordisce: una notizia stupefacente
♦ agg. m. e f. e n.m.
pl. -i
si dice di ogni sostanza naturale o sintetica che, agendo sul sistema nervoso centrale, determina uno stato di torpore o di ebbrezza, spesso con allucinazioni: l’eroina e la morfina sono sostanze stupefacenti.
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Termini vicini
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