Il lemma agrume

Definizioni

Definizione di Treccani

agrume
s. m. [lat. mediev. acrumen, der. di acer «agro¹»]. –
1. ant. sapore agro, aspro: ho io appreso quel che s’io ridico, a molti fia sapor di forte a. (dante). anche, cibo od ortaggio di sapore acre e forte.
2. a. nome generico (e perciò adoperato per lo più al plur.) delle piante legnose, sempreverdi, appartenenti al genere citrus, le cui specie più note e diffuse sono l’arancio, il limone, il mandarino, il cedro, il bergamotto, il chinotto, la limetta e il pompelmo. b. nell’uso com., nome generico dei frutti di tali piante, costituiti da una bacca (esperidio), globosa o ovata, divisa in spicchi, e caratterizzati dal sapore acidulo, più o meno dolce: commercio, esportazione di agrumi; coltivazione ad agrumi. Anche in questa accezione, il sing. è raro, o riferito collettivamente ai frutti di un’intera specie.TAV.

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Definizione di Hoepli

agrume
[a-grù-me]

s.m. (pl. -mi)
1. bot genere di piante sempreverdi della famiglia delle rutacee, con fiori bianchi profumati e frutti dal succo di sapore acidulo
|| Frutto prodotto da tali piante: mangiare un a.
2. lett. sapore aspro, cosa aspra
3. fig. asprezza, acredine

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Definizione di Garzanti linguistica

agrume
[a-grù-me]
pl. -i
1. frutto (l’arancia, il limone, il cedro, il pompelmo, il bergamotto ecc.) ricco di vitamine e oli essenziali, dal caratteristico sapore acido
2. nome comune del genere di piante sempreverdi (fam. Rutacee) con fiori bianchi profumati, per lo più coltivate, che producono questo frutto
3. (lett.) sapore aspro, acre: a molti fia sapor di forte agrume (DANTE Par. XVII, 117)

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Etimologia

← lat. mediev. *acrume(n), deriv. di ācer ācris ‘acre’.