Il lemma bontà
Definizioni
Definizione di Treccani
bontà
(ant. bontade, bonità, bonitade, bonitate, e altre var.) s. f. [lat. bonĭtas -atis, der. di bonus «buono»]. –
1. a. l’essere buono; carattere di chi è d’animo buono e gentile, e particolarm. di chi, sensibile alla sorte degli altri, cerca di procurare loro tutto il benessere possibile e di evitare tutto ciò che li può fare soffrire: la sua naturale b. non si è mai smentita; persona di grande b., di una b. rara; b. d’animo, di cuore, di carattere; vi sono grato per la vostra b.; fare un atto di b.; confidare nella b. di dio; la b. infinita o divina, la somma b., dio stesso. b. sentimento e dimostrazione di benevolenza: accogliere, trattare con b.; quindi anche cortesia, gentilezza e sim.: abbiate la b. di rispondere, di venire, ecc.; abbia la b. di attendere (e per antifrasi: ha avuto la b. di mettermi alla porta); per b. sua, vostra, ecc., per grazia, per merito suo, vostro; anche in costruzione assol., b. tua, sua, ecc.: è per b. nostra se occupa quel posto; b. sua, ho ottenuto ciò che volevo; spesso iron.: dopo due ore di attesa, alla fine, b. sua, mi ha ricevuto. c. in senso concr., atto di benevolenza, di gentilezza, buona azione: fammi questa b.; b. non è che sua memoria fregi (dante).
2. qualità di tutto ciò che si definisce buono: b. del clima, mitezza; b. d’un rimedio, efficacia; la b. di una merce, di un tessuto, la buona qualità; la b. di un motore si giudica dal suo rendimento; di cibi, buon sapore, squisitezza e sim.: senti la b. di queste mele; e come predicato: che b. queste fragole! anticam., abilità, capacità, valore: lo ’mperadore federigo fue nobilissimo signore, e la gente ch’avea bontade venìa a lui da tutte le parti, però che l’uomo donava volentieri e mostrava belli sembianti a chi avesse alcuna speziale bontà (novellino).
3. In numismatica, la quantità di metallo fino contenuta nella lega in cui una moneta d’oro o d’argento è coniata, oggi espressa in millesimi, anticamente in carati per l’oro e in denari per l’argento.
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Definizione di Hoepli
bontà
[bon-tà]
ant., poet. bontade, bontate
1. qualità di chi è buono
|| Complesso delle qualità morali che spingono l'uomo a fare il bene, a essere generoso, affabile, cortese, mite: b. d'animo, di cuore, di sentimenti
|| Sentimento di benevolenza, di cortesia: abbi la b. di avvertirmi per tempo
|| bontà tua, sua ecc., per tua, sua compiacenza, cortesia
CONT. cattiveria, malvagità
2. qualità di ciò che è buono, efficace, idoneo, spec. in rapporto all'uso cui è destinato: la b. di un orologio, di una macchina; la b. di un libro, di un pezzo musicale; la b. di un rimedio; la b. del clima, del terreno
3. qualità di ciò che risulta gradevole ai sensi: la b. di un cibo, di un vino, dell'acqua
4. estens. azione buona, atto di bontà; cosa buona: ti ringrazio di questa b.; gli ho usato tutte le b. possibili
|| somma, suprema, infinita bontà, dio
|| una bontà, una cosa buona, appetitosa: questo dolce è una b.
5. numis quantità di metallo puro contenuto nella lega di cui sono fatte le monete
SIN. titolo
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Etimologia
← lat. bonitāte(m), deriv. di bŏnus ‘buono’.
Termini vicini
bonsài bonomìa bòno bonne bonìfico bonificazióne bonificatóre bonificare bonificaménto bonìfica bòngo bonétto bondiòla bonderiżżazióne bondage bond boncinèllo bonbon bonàrio bonarietà bonapartista bonapartismo bonaerènse bonaccióne bonàccia bomprèsso bombonièra bombolóne bómbolo bombolétta bònus bónza bónzo book booklet bookmaker booleano boom boomerang booster bòra borace boracìfero boràgine borasso borato borbogliare borboglìo borbònico borborigmo borbottaménto borbottare borbottino borbottìo borbottóne bòrchia borchiato borchiettato bórda bordàglia