Il lemma novìssimo

Definizioni

Definizione di Treccani

novìssimo
agg. [superl. di nuovo, con sign. ricalcato sul lat. novissimus], letter. – ultimo: le n. fronde invola il verno (zanella); il n. dì, il giorno del giudizio finale; la n. tromba, quella dell’angelo nel giudizio finale; vi aspetto al n. bando (carducci), quello del giudizio finale; anche, ultimo in una scala di valori: il n. d’ogni mortal (manzoni), l’infimo degli uomini. come s. m. pl., i quattro novissimi, nella teologia cattolica, le cose ultime (gr. ἔσχατα; lat. novissĭma), cui l’uomo, secondo l’economia della Provvidenza divina, va incontro al termine della vita: la morte, il giudizio particolare, il paradiso o l’inferno.

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Definizione di Hoepli

novissimo
[no-vìs-si-mo]

a agg.
raro, lett. ultimo
|| il novissimo dì, il giorno del giudizio finale
b s.m.
teol al pl. nella dottrina cattolica, le quattro verità ultime dell'uomo, ovvero la morte, il giudizio, il paradiso, l'inferno

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Definizione di Garzanti linguistica

novissimo
[no-vìs-si-mo]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
(non com.) ultimo |il novissimo dì, giorno, il giorno del giudizio universale: in terra un paio addormentato stese, / ch’al novissimo dì forse fia desto (ARIOSTO O.F. XXIV, 6)
♦ n.m. pl.
nella teologia tradizionale, la morte, il giudizio individuale, il paradiso o l’inferno, cioè le realtà e verità ultime, che riguardano la sorte eterna dell’uomo

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Etimologia

← dal lat. novissĭmu(m), superl. di nŏvus ‘nuovo’.