Il lemma orróre
Definizioni
Definizione di Treccani
orróre
s. m. [dal lat. horror -oris, der. di horrere (v. orrido)]. –
1. a. impressione violenta di ribrezzo, di repulsione, di spavento, provocata nell’animo da cose, avvenimenti, oggetti, persone che siano in sé brutti, crudeli, ripugnanti e sim.: vista, spettacolo, racconto che fa (o mette, suscita, desta, ispira, incute) o.; misfatti che riempiono di o.; provare o. alla vista del sangue; essere preso, compreso, còlto, invaso da o., da un senso di o.; rabbrividire, fremere d’o.; un brivido, un moto, un gesto d’o.; un grido di o. si levò dalla folla; film dell’o. (e con sign. collettivo cinema dell’o., per indicare il genere), basati sull’orrido e sul macabro (v. horror). anche, di cose che ripugnino moralmente: il suo cinismo mi fa orrore. in senso concr., la cosa stessa che provoca tale sentimento: gli o. della guerra civile, della rivoluzione, della miseria, della depravazione; mi narrò tutti gli o. della sua prigionia; l’animo si ribella a questi o.; è un o.; che o.! in usi iperb., con riferimento a cosa, opera, persona assai brutta: questo quadro, questa statua, questa musica è un vero o.; che o. quell’uomo! b. per estens., sentimento di ripugnanza, di avversione, di antipatia, per cui si rifugge naturalmente da qualche cosa: avere o. per il sangue, per la menzogna, o più spesso avere in o. il sangue, la menzogna; ho o. per la solitudine; ho in o. qualsiasi eccesso. con sign. affine, o. del vuoto, v. horror vacui.
2. letter. senso di sbigottimento ispirato dalle tenebre, dall’oscurità: un solitario orrore d’ombrosa selva mai tanto mi piacque (petrarca); all’orror de’ notturni silenzj si spandea lungo ne’ campi di falangi un tumulto e un suon di tube (foscolo). con accezione partic., sacro o. (e, meno com., o. religioso), sentimento misto di superstizioso terrore, di rispetto e di venerazione ispirato da luoghi in cui si sente la presenza della divinità; nell’uso odierno, l’espressione sacro o. è per lo più adoperata in tono scherz. per indicare avversione (soprattutto per ciò che non è in sé un male): ha un sacro o. dell’acqua, di persona che è poco amante della pulizia o anche di persona a cui piace molto il vino.
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Definizione di Hoepli
orrore
[or-ró-re]
1. senso di forte repulsione, raccapriccio o spavento: cose che fanno, suscitano o.; essere preso, invaso da o.; un urlo di o.; avere o. per il sangue; il solo vederlo mi fa o.
|| avere in orrore qualcosa, detestarla, aborrirla: avere in o. la falsità, la menzogna
|| romanzo, film dell'orrore, che tratta argomenti e impiega immagini e tecniche narrative che suscitano terrore e raccapriccio
2. estens. cosa che suscita orrore: l'o. di una strage; gli orrori della barbarie
|| iperb., fam. cosa molto brutta: quel vestito è un o.
|| fig., fam. enormità: una casa che costa un o.!
3. lett. turbamento violento, timore reverenziale provocato dalla percezione del divino: tutto d'o. e di riverenza pieno (bembo)
|| sacro orrore, timore reverenziale ispirato dai luoghi sacri
|| scherz. avere un sacro orrore di qualcosa, provare profonda avversione per qualcosa: avere un sacro o. dell'acqua
4. lett. oscurità, tenebra: raro un silenzio, un solitario o. / d'ombrosa selva (petrarca)
5. filos orrore del vuoto, nella fisica aristotelica, concetto che asserisce l'insussistenza in natura degli spazi vuoti
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Definizione di Garzanti linguistica
orrore
[or-ró-re]
pl. -i
1. sentimento di forte paura e ribrezzo generato da ciò che appare crudele, ripugnante, in senso fisico o morale [+ di, per]: fare, destare, mettere, suscitare orrore; un grido, un brivido di orrore; avere in orrore la guerra; avere orrore del vuoto; sentire, provare orrore per gli insetti
2. sentimento di avversione, di rifiuto: ai gatti l’acqua fa orrore
3. cosa, fatto, situazione che suscita questo sentimento: gli orrori della guerra, del carcere | persona o cosa particolarmente brutta, tale da offendere il senso estetico: un monumento che è un orrore
4. (lett.) senso di smarrimento suscitato nell’uomo da ciò che egli avverte come troppo grande, imponente, profondo per essere penetrato, dominato dalla sua mente: religioso è questo orror: la dea / Roma qui dorme (CARDUCCI); e all’orror de’ notturni / silenzi si spandea lungo ne’ campi / di falangi un tumulto (FOSCOLO Sepolcri 207-209) | la venerazione mista a timore che coglie l’uomo in presenza del divino
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Etimologia
← dal lat. horrōre(m), deriv. di horrēre; cfr. orrendo.
Termini vicini
orripilazióne orripilante orrìfico òrrido orrìbile orrévole orrèndo orpiménto orpèllo orpellare oròscopo oroscopico oroscopia orònimo oronimìa orològio orologiero orologiaio orologerìa oroidrogràfico oroidrografìa orogràfico orografìa orogenètico orogenesi orofaringe oròbico orobanche orobancàcee òro- orroróso órsa orsacchiotto orsaggine orsetto orsino órso orsolina orsù ortàggio ortàglia ortènse ortènsia òrteṡi ortica orticàio orticante orticària ortìcolo orticoltore orticoltura orticon orticonoscopio ortivo òrto ortocèntro ortoclasio ortoclinoscopio ortocromàtico ortodòntico