Il lemma poṡizióne
Definizioni
Definizione di Treccani
poṡizióne
s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. –
1. a. il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato in relazione ad altre cose o ad altri punti di riferimento: la p. della terra rispetto al sole, della luna rispetto alla terra; la p. geografica di un’isola; la p. dell’italia nel mediterraneo, del messico nell’america settentrionale; p. di una nave o di un aeromobile, il luogo dove la nave o l’aeromobile si trova a un dato istante, e che è identificato dalle sue coordinate geografiche, sinon. di punto; segnalare, trasmettere la propria p., e sim.; fanali, o luci, di p., quelli che hanno la funzione di fare individuare la presenza di una nave, di un aeromobile o di un veicolo in un dato posto (per il triangolo di p., in astronomia nautica, v. triangolo, n. 2 o). con valore più generico, il posto in cui viene collocata una cosa o si pone una persona: in quella p. il quadro riceve poca luce; la visuale cambia a seconda della p. dello spettatore. b. il posto che una persona o una cosa occupa in un insieme di persone o di cose, e anche la reciproca disposizione di tutti gli elementi dell’insieme: la p. dei giocatori (di una squadra di calcio) in campo; ognuno mantenga la propria p. nella fila. in linguistica, posto occupato da un fonema nel corpo della parola: p. intervocalica di una consonante; consonante in p. iniziale o finale di parola. nella terminologia della metrica classica, lunga per posizione (lat. positione longă, gr. ϑέσει μακρά, propriam. «lunga per convenzione») è la vocale breve, o più propriam. la sillaba contenente una vocale breve, seguita da due consonanti, in contrapp. a lunga per natura (in greco le vocali ᾱ, ῑ, ῡ, η, ω, in latino ā, ē, ī, ecc., e le sillabe che le contengono); se le due consonanti sono una muta seguita da una liquida, la vocale, e quindi la sillaba, può allungarsi o restare breve, e si dice in questo caso che è in p. debole (v. anche la voce correptio). in araldica (anche positura), la disposizione delle figure nello scudo. nel gioco degli scacchi, la disposizione dei pezzi e dei pedoni di un giocatore a un dato momento della partita: p. superiore, inferiore; il vantaggio di p. compensa la perdita di un pedone. in partic., posto occupato da un atleta durante una gara: corridore in seconda p. a metà corsa; o (anche in senso più ampio) posto occupato in una classifica, in una graduatoria e sim.: essere, trovarsi in una buona p., nelle prime p., nelle ultime p.; essere nelle p. di testa, di coda. c. il luogo stesso, in quanto sia determinato da alcune caratteristiche, e sempre con riguardo all’ubicazione di fabbricati oppure di località: la casa si trova in una p. centrale; la villa è sorta in p. elevata sul colle; la cittadina occupa una splendida p. nel golfo; è una p. ideale per costruire; una bella, un’ottima p., una p. amena, incantevole, panoramica, una p. isolata, una p. infelice. nel linguaggio econ., rendita di p., la rendita differenziale che si forma a favore dei proprietarî di fabbricati in migliore posizione. d. nel linguaggio milit., zona di terreno, più o meno ampia, sulla quale vengono schierate, per iniziare un’azione offensiva o per difendersi da un’azione avversaria, truppe, armi e mezzi; anche, area su cui si combatte per difendere la zona stessa o per conquistarla: una p. forte, fortificata, debole, indifesa; una p. imprendibile; p. avanzate, arretrate; p. strategiche o d’importanza strategica; tenere, difendere la p.; attaccare le p. nemiche; occupare, conquistare una p.; perdere una p.; scacciare il nemico dalle sue p.; ritirarsi sulle p. di partenza; ripiegare sulle p. prestabilite. in partic., p. di resistenza, zona di terreno dell’area difesa nella quale viene sviluppata la resistenza a oltranza; comprende un complesso di capisaldi di fanteria disposti a scacchiera irregolare, cooperanti e collegati fra loro col fuoco e con l’ostacolo, e una zona di schieramento dell’artiglieria, dei comandi, riserve e servizî. guerra di posizione (in antitesi a guerra di movimento), quella nella quale i due eserciti avversarî rimangono fermi per lungo tempo, schierati l’uno di fronte all’altro e protetti da trincee e altre opere campali. in senso fig., con riferimento a un partito politico, tenere, mantenere le p., confermare i risultati elettorali precedenti.
2. a. il modo di stare o di essere posto (in sé o nelle singole parti): sistemare un oggetto in p. orizzontale, verticale, obliqua; tenere una pertica in p. di equilibrio; l’arma è in p. di sparo, di sicura. in partic., l’atteggiamento delle membra del corpo o di parte di esse (cfr. positura, che ha però senso più ristretto ed è oggi sempre meno com.): stare in una p. comoda, scomoda; assumere una p. più rilassata; p. prona, supina; cambiare p.; rimanere immobile in una p.; p. provocante, sconveniente. b. in medicina, l’atteggiamento che un soggetto può assumere in rapporto a diverse condizioni morbose (p. supina, seduta, semiseduta, prona, ecc.), o che gli si fa assumere per determinate, particolari prove, ricerche o atti operatorî: p. ginecologica (per cateterismo, cistoscopia, colposcopia); p. sul fianco (per interventi sul rene e sul surrene), ecc. in ostetricia, l’orientamento della parte presentata dal feto, cioè il rapporto che essa assume con il bacino materno: così, per es., p. occipito-iliaca-anteriore-sinistra significa che la parte presentata (l’occipite) è volta verso l’eminenza ileopettinea sinistra. c. modo in cui deve essere atteggiato il corpo o una parte del corpo, in relazione a determinate esigenze o regole: la p. del cavaliere a cavallo; la p. del corpo nei varî stili di nuoto; la p. di attenti, di riposo; mettersi nella p. di sparo; la p. del braccio, del piede nella danza; la p. della mano sulla tastiera del pianoforte; e più in generale: p. corretta, giusta, regolare o sbagliata, falsa, irregolare. nel golf, prendere posizione sulla palla, di giocatore che piazza i piedi e poggia il bastone a terra per prepararsi al colpo. d. negli strumenti ad arco, ciascuna delle diverse maniere in cui le dita della mano sinistra vanno poste sulle corde dello strumento per ottenere l’esecuzione intonata di tutte le note, dalle più gravi alle più acute; nel trombone a tiro, ciascuno dei varî gradi di estensione del tubo mobile dello strumento; negli altri strumenti a fiato (tromba, flauto, clarinetto, ecc.), ciascuna delle combinazioni di apertura e otturazione delle chiavi o dei pistoni (detta comunem. diteggiatura) con cui si ottengono i diversi suoni. in armonia, il diverso modo di disporre i suoni che compongono un accordo; più in partic.: accordo in p. stretta, in p. lata, a seconda che i suoni siano rispettivam. sovrapposti immediatamente o distanziati; accordo in prima, seconda o terza p. melodica, secondo che nella parte estrema superiore si trovi rispettivam. la fondamentale, la terza o la quinta dell’accordo.
3. a. stato, condizione, riguardo a determinati rapporti: esaminare, stabilire la p. giuridica o amministrativa di un impiegato; la p. scolastica di un allievo; ufficiale in p. di servizio ausiliario, o in p. ausiliaria (v. ausiliario, n. 1). in marina, p. organica di una unità navale, la sua situazione per ciò che concerne l’organico, distinta in p. di armamento, con personale al completo, p. di disponibilità, col personale strettamente indispensabile alla manutenzione, e p. di riserva, intermedia fra le due. b. nel linguaggio banc., lo stato, debitorio o creditorio, di un cliente di fronte alla banca in un dato momento, cioè la situazione di tutti i conti intrattenuti dal cliente e di tutti gli impegni da questo assunti: ufficio posizioni, l’ufficio che esegue il controllo del movimento dei conti correnti. p. dei cambî, il prospetto, redatto giornalmente, in cui si espongono le divise e le valute estere in portafoglio, i debiti e crediti in conto corrente verso corrispondenti esteri, e altre analoghe voci, in modo da permettere alle banche di conoscere le somme in valuta estera sulle quali possono fare assegnamento o che devono procurarsi, tenuto conto degli impegni assunti. c. stato, condizione in cui uno si trova nella vita sociale, in relazione soprattutto alla carriera, alla professione, all’autorità di cui gode, alla situazione finanziaria: avere una solida p., una p. invidiabile; ha fatto di tutto per migliorare la sua p.; raggiungere, occupare una p. di potere; essere in una p. di comando. in partic., in alcuni usi, soddisfacente situazione professionale ed economica: è troppo giovane e deve ancora farsi una p.; ha già (o non ha ancora) una posizione. d. insieme di circostanze in cui ci si trova in relazione a un fine, nei rapporti con gli altri; condizione, situazione: essere in una p. delicata, difficile, critica, insostenibile; essere nella p. di fare qualche cosa, avere la possibilità di farla. e. modo di atteggiare il proprio pensiero, convinzione, opinione e sim. in un determinato campo o su una questione determinata: chiarire la propria p. politica; difendere le proprie p. ideologiche; restare sulle proprie p., essere intransigenti, rifiutare qualsiasi concessione; prendere posizione, definire chiaramente il proprio punto di vista su una determinata questione, assumere un determinato atteggiamento in una controversia (analogam., presa di posizione); in partic., orientamento, linea di comportamento: non si conosce ancora la p. dei sindacati sul nuovo progetto di riforme; la p. del partito è stata resa nota dal suo segretario politico; il primo ministro ha illustrato la p. del suo paese sulla questione mediorientale.
4. il fatto di porre, cioè di stabilire una tesi, come punto di partenza d’una costruzione sistematica, e la tesi stessa o proposizione. più genericam.: la p. di un problema, di un quesito, di una domanda; e in matematica, sostituzione o attribuzione di un valore a una variabile (in partic., allo scopo di semplificare i passaggi successivi): facendo la p. y = x2, si ottiene un’equazione di grado inferiore.
5. con accezioni più tecniche, in alcune discipline: a. in astronomia, astronomia di p. (o astronomia posizionale o astrometria), la parte dell’astronomia che ha per oggetto di determinare le posizioni e i movimenti dei corpi celesti. p. astronomica di un astro, quella determinata dalle sue coordinate celesti; p. apparente di un astro, quella in cui l’astro è visto apparentemente in cielo, e che differisce da quella vera a causa dei fenomeni di rifrazione, aberrazione, parallasse, ecc. b. in biologia, animali, piante di incerta p. sistematica, privi di caratteri così definiti da poter essere collocati in una particolare categoria tassonomica. c. in genetica, effetto di p., il fenomeno per cui alcuni geni manifestano diversità di azione quando, a causa di mutazioni cromosomiche, vengono a trovarsi in regioni cromosomiche diverse da quella d’origine (per es., geni di regioni eucromatiche trasferiti in contatto con regioni eterocromatiche). d. in informatica, p. di memoria, ciascuna delle parti elementari, o celle, in cui è divisa la memoria di un computer e che corrisponde all’unità di registrazione ed elaborazione del calcolatore; anche l’indirizzo che identifica la cella stessa. p. di perforazione, ciascuno dei punti di una scheda (o di una banda) perforata in cui può essere eseguito un foro e che può quindi portare un bit (v.) d’informazione. e. in matematica, geometria di p., locuzione usata talvolta con riferimento alla geometria proiettiva (o a certe sue parti); metodo della falsa p., denominazione di un metodo usato nell’antichità per affrontare problemi poi risolti con il ricorso alle equazioni: consisteva nell’attribuire un valore arbitrario (falso) all’incognita e quindi nel correggerlo con calcoli opportuni fino a giungere al risultato corretto; con la stessa denominazione si indicano attualmente procedimenti per il calcolo approssimato delle soluzioni di un’equazione non risolubile direttamente. f. in meccanica, la p. di un punto materiale è definita dalle tre coordinate spaziali del punto rispetto a un dato sistema di riferimento; la p. di un sistema dotato di un certo numero di gradi di libertà, ossia di parametri indipendenti che ne individuano completamente la configurazione, è definita dall’insieme dei valori assunti da tali parametri, detti quindi coordinate generalizzate, in analogia con le coordinate del punto materiale; vincolo di p. (o vincolo olonomo), limitazione ai possibili movimenti del sistema, esprimibile mediante una equazione che lega tra loro le sole coordinate generalizzate e non le loro derivate rispetto al tempo: in altri termini, per effetto di un tale vincolo, il sistema può assumere solo quelle posizioni che soddisfano la detta equazione. g. in sociologia, p. sociale, la collocazione di un individuo in un sistema differenziato di relazioni sociali interdipendenti (per es., il comune in cui risiede, l’azienda in cui lavora, eventualmente il partito politico al quale è iscritto, la famiglia, il gruppo etnico e religioso).
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Definizione di Hoepli
posizione
[po-ṣi-zió-ne]
1. collocazione nello spazio di un oggetto in relazione a un sistema di riferimento: p. di un punto su una retta; la vostra casa è in p. soleggiata; segnalare la p. di una nave; individuare la p. di un bersaglio
|| luci di posizione, segnalatori luminosi fissi che servono a rendere più visibile un autoveicolo
2. atteggiamento del corpo, postura: p. supina, prona, eretta, carponi, rilassata; p. composta, educata, sconveniente, comoda, scomoda
|| posizione ginecologica, richiesta per la visita ginecologica
|| posizione fetale, modo di presentarsi del feto al momento del parto; estens. posizione rannicchiata, con le ginocchia ripiegate verso il petto
3. estens. il posto occupato da ciascun elemento di una graduatoria: ha perso alcune posizioni rispetto alla settimana scorsa; la giuria ha comunicato la p. dei concorrenti
|| sport collocazione di un concorrente rispetto agli altri durante lo svolgimento di una gara: dalla seconda p. passa al comando
|| posizione di testa, di coda, tra i primi, tra gli ultimi
|| prima posizione, nell'automobilismo, pole position
4. fig. collocazione ideale, morale, intellettuale rispetto a uno o più sistemi di pensiero: posizioni idealiste, neoclassiche, romantiche; una p. critica nei confronti delle scelte del governo
|| estens. insieme di opinioni, di considerazioni e sim. espresse a proposito di un fatto, di un concetto: p. ideologica preconcetta; qual è la tua p. in merito?; la mia p. è chiara
|| prendere posizione, esprimere chiaramente e ufficialmente la propria opinione, il proprio giudizio rispetto a qualcosa
5. fig. collocazione di un singolo rispetto alle strutture di una società organizzata: p. giuridica, economica
|| Condizione economica: buona, cattiva p.
|| ass. farsi, avere una posizione, fare, avere fatto carriera
6. astron posizione astronomica di una stella, quella definita dalle sue coordinate astronomiche
|| posizione apparente di una stella, quella in cui l'astro appare all'osservazione, che differisce da quella astronomica per effetto di una serie di fenomeni ottici quali rifrazione, aberrazione, parallasse
7. banc situazione delle attività o delle passività del cliente di una banca
|| Effetto di un insieme di operazioni finanziarie per cui si è in credito o in debito con le controparti: aprire, chiudere una p.; tenere sotto controllo la p. azionaria di un cliente
8. mil luogo in cui si svolgono operazioni di guerra: attaccare, difendere una p.
|| guerra di posizione, condotta fra avversari che si fronteggiano su trincee opposte, di solito per lungo tempo e senza scontri definitivi
|| posizione strategica, rilevante ai fini strategici, perché favorita da difese naturali o perché posta in un luogo il cui possesso è determinante ai fini della vittoria; fig. condizione particolarmente favorevole per il conseguimento di un determinato scopo
9. ling collocazione di un fonema rispetto agli altri della frase: p. tonica, atona; p. intervocalica, interconsonantica
10. mus collocazione di un suono rispetto agli altri della sequenza: p. debole, forte
11. inform posizione di memoria, parte elementare di memoria, atta a registrare una singola unità d'informazione
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Definizione di Garzanti linguistica
posizione
[po-ʃi-zió-ne]
pl. -i
1. il luogo in cui è posta una cosa, per lo più in relazione ad altre cose o a un punto di riferimento: la posizione di una stella; posizione centrale, periferica; un buon albergo ma in posizione infelice
2. il posto occupato in una classifica, in una graduatoria o nel corso di una gara, da un atleta, un concorrente ecc.: essere nelle prime, nelle ultime posizioni (o nelle posizioni di testa, di coda)
3. modo di stare di una persona, atteggiamento del corpo o di una parte di esso: mettersi in una posizione comoda; posizione corretta; posizione d’attenti, di riposo, di soldati, ginnasti ecc.
4. stato, situazione, condizione in cui uno si trova: posizione giuridica; posizione sociale; posizione delicata, imbarazzante | condizione sociale ed economica: avere una posizione solida, una buona posizione; farsi una posizione, realizzarsi professionalmente, sistemarsi dal punto di vista economico
5. convinzione, opinione, principio: difendere le proprie posizioni ideologiche; essere fermo su posizioni antiquate
6. (mil.) luogo, terreno fortificato o difeso: attaccare, prendere una posizione; posizione strategica, luogo fornito di difese naturali
7. (ling.) il posto occupato da un fonema nel corpo di una parola: posizione intervocalica di una consonante |vocale lunga per posizione, nella prosodia classica, la vocale breve che viene a trovarsi davanti a due o più consonanti o a consonante doppia e si considera quindi lunga
8. (comm.) l’importo esatto di tutti i rapporti di debito o credito di un cliente o di un corrispondente con l’azienda
9. (fin.) quantità di titoli acquistata o venduta allo scoperto: liquidare le posizioni, rivendere titoli precedentemente acquistati
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Etimologia
← dal lat. positiōne(m), deriv. di ponĕre ‘porre’.
Termini vicini
poṡizionatóre poṡizionare poṡizionaménto poṡizionale poṡitura poṡitrònio poṡitróne poṡitóne poṡitivo poṡitività poṡitivìstico poṡitivista poṡitivismo poṡitiva poṡidònia posdomani poscritto posciadésco pòscia pòsca posatura posatubi posatóre posatóio posato posatézza posaterìa posata posaréti posare pòṡola poṡolino poṡologìa pospasto posponiménto pospórre pospoṡitivo pospoṡizióne pòssa possanza posse possedére possediménto posseditóre possènte possessióne possessivo possèsso possessóre possessòrio possìbile possibilismo possibilista possibilìstico possibilità possidènte possidènza post pòsta postacèlere