Il lemma pospórre

Definizioni

Definizione di Treccani

pospórre
v. tr. [dal lat. postponĕre, comp. di post «dopo» e ponĕre «porre»] (coniug. come porre). –
1. mettere, collocare dopo un’altra cosa (in contrapp. a anteporre e preporre): p. il cognome al nome; in latino la preposizione «versus» di solito si pospone al sostantivo; ha invertito gli argomenti posponendo quelli meno importanti. in senso fig., porre in secondo piano, considerare meno importante rispetto ad altra cosa o persona: p. l’utile al dilettevole, il proprio interesse al dovere; è stato posposto a un collega più giovane e meno dotato di lui; ne’ grandi offici sempre pospuosi la sinistra cura (dante), la cura delle cose materiali.
2. non com. spostare a più tardi, differire, posticipare: p. la data di una riunione, della partenza. ◆ part. pass. pospósto, anche come agg.: talora un sostantivo posposto a un altro sostantivo acquista valore aggettivale (per es., «principe consorte», «poeta contadino»); provò molta amarezza nel vedersi posposto a chi valeva meno di lui.

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Definizione di Hoepli

posporre
[po-spór-re] (pospóngo; si coniuga come pórre)

v.tr.
1. porre, mettere, collocare dopo: p. una cosa a un'altra; p. il nome al cognome
|| fig. attribuire minor importanza: p. la famiglia alla carriera
CONT. anteporre, preporre
2. raro differire, posticipare: p. la data della partenza
CONT. anticipare

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Definizione di Garzanti linguistica

posporre
[po-spór-re]
coniugato come porre
a aus. avere
1. mettere dopo [+ a]: posporre il cognome al nome | subordinare, considerare meno importante: posporre gli interessi personali a quelli della collettività
2. ritardare, differire, posticipare [+ a, di]: consegna posposta; posporre la data di partenza; posporre la riunione al giorno dopo, di una settimana

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Etimologia

← dal lat. postponĕre, comp. di pŏst ‘dopo’ e ponĕre ‘porre’.