Il lemma reverèndo

Definizioni

Definizione di Treccani

reverèndo
agg. [dal lat. reverendus «che deve essere riverito», gerundivo di revereri, divenuto titolo di dignità nel lat. eccles.]. –
1. ant. e letter. che deve essere riverito, degno di reverenza: nel segno che fé i romani al mondo reverendi (dante); uomo di grande e di r. auttorità (boccaccio).
2. titolo e appellativo di deferenza e d’onore per gli ecclesiastici (abbrev. rev. o rev.do): il reverendo padre (abbrev. r. p.); la reverenda madre (abbrev. r. m.); anche per certe istituzioni ecclesiastiche: la reverenda camera apostolica. secondo il grado di prelatura si dice anche molto reverendo (abbrev. m. r.) o reverendissimo (abbrev. rev.mo), insieme con gli altri titoli eventualmente spettanti, per es. eminenza reverendissima. nell’uso fam. anche come appellativo, e talvolta come sostantivo: mi ascolti, r.; ne parlerò al reverendo.

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Definizione di Hoepli

reverendo
[re-ve-rèn-do]

a agg.
1. eccl titolo d'onore che si dà agli ecclesiastici: il r. padre; la reverenda madre
2. ant., lett. degno di reverenza, di rispetto: nel segno .../ che fe' i romani al mondo reverendi (dante)
‖ superl. ⇨ reverendissimo
b s.m.
fam. sacerdote: ne parlerò con il r.

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Definizione di Garzanti linguistica

reverendo
[re-ve-rèn-do]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
(fam.) sacerdote: vorrei parlare al reverendo
♦ agg.
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. titolo attribuito ai membri del clero e degli ordini religiosi (abbreviato rev.); il superlativo reverendissimo (abbreviato rev.mo) è titolo riservato ai prelati: il reverendo parroco; il reverendo padre; la reverenda madre superiora
2. (ant., lett.) degno di riverenza: nel segno / che fe’ i Romani al mondo reverendi (DANTE Par. XIX, 101-102)

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Etimologia

← dal lat. reverĕndu(m) ‘che deve essere riverito’, gerund. di reverēri ‘riverire, venerare’.