Il lemma rïàrdere

Definizioni

Definizione di Treccani

rïàrdere
v. tr. e intr. [comp. di ri- e ardere] (coniug. come ardere). – ardere di nuovo: [il sole] risorti appena i gracili steli rïarde al suol (manzoni). come intr. (aus. essere): levatosi di nuovo il vento, il fuoco riarse improvvisamente. spesso con valore intens., ardere interamente, bruciare, inaridire, spec. in senso fig.: fu il sangue mio d’invidia sì riarso (dante). ◆ part. pass. rïarso, anche come agg. e quasi sempre con valore intens., bruciato, arido: vide in parte il corpo suo tutto riarso dal sole (boccaccio); terreno riarso; zolle riarse; si sentiva la gola riarsa dalla sete.

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Definizione di Hoepli

riardere
[riàr-de-re] (riàrdo; si coniuga come àrdere)

a v.tr.
1. ardere di nuovo
|| lett. bruciare interamente
|| fig. rendere arso: fu il sangue mio d'invidia sì riarso (dante)
2. estens. inaridire
3. ant. consumare
b v.intr. (aus. essere)
1. bruciare, ardere
2. riaccendersi, infiammarsi di nuovo; fig. riardere di sdegno, di rabbia, d'amore

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Definizione di Garzanti linguistica

riardere
[riàr-de-re]
coniugato come ardere
a aus. essere
1. bruciare, ardere di nuovo; riaccendersi: l’incendio riarse con maggiore violenza
2. provare nuovamente un sentimento, uno stato d’animo intenso [+ di]: riardere di rabbia, di passione
♦ v.tr.
a aus. avere
(non com.) ardere di nuovo; ardere con intensità e violenza | disseccare, inaridire: il sole riarde i campi

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Etimologia

← comp. di ri- e ardere.