Il lemma sollecitùdine

Definizioni

Definizione di Treccani

sollecitùdine
(ant. sollicitùdine) s. f. [dal lat. sollicitudo -dĭnis «agitazione, affanno, cura», der. di sollicĭtus «sollecito¹»]. –
1. a. letter. preoccupazione, apprensione per persone o cose che stanno a cuore: li suoi compagni e l’albergatore trovò tutta la notte stati in sollecitudine de’ fatti suoi (boccaccio). al plur., con uso assol., affanno, preoccupazione: un’esistenza fatta di privazioni e di sollecitudini; le s. lo hanno invecchiato prima del tempo. b. estens. cura affettuosa e premurosa: ha allevato i nipoti con la stessa s. di una madre; assistere con grande s. il padre ammalato.
2. l’essere sollecito; prontezza e diligenza nel fare una cosa, nell’assolvere i proprî compiti e nell’eseguire il proprio lavoro: avere poca, scarsa s.; mostrare molta s., mostrarsi pieno di s.; la ringrazio della sua s. nel rispondermi; e nell’uso burocr. e comm.: vi preghiamo volerci rispondere (o dare riscontro, dare conferma, ecc.) con cortese sollecitudine.

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Definizione di Hoepli

sollecitudine
[sol-le-ci-tù-di-ne] ant. sollicitudine

s.f. (pl. -ni)
1. lett. carattere di chi, di ciò che è sollecito; cura premurosa: lo curò con amorosa s.; non ha mai mostrato nessuna s. verso la sua famiglia
2. lett. pena, preoccupazione, ansia, pensiero: le sollecitudini e gli affanni della vita

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Definizione di Garzanti linguistica

sollecitudine
[sol-le-ci-tù-di-ne]
pl. -i
1. l’essere sollecito; prontezza nel fare: sollecitudine nel lavoro; rispondere con sollecitudine
2. viva cura e attenzione nei confronti di qualcuno o qualcosa; premura: sollecitudine verso i propri cari

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Etimologia

← dal lat. sollicitudĭne(m), deriv. di sollicĭtus; cfr. sollecito¹.