Il lemma mièle
Definizioni
Definizione di Treccani
mièle
(poet. o region. mèle) s. m. [lat. mĕl (genit. mellis), affine al gr. μέλι -ιτος]. –
1. a. sostanza zuccherina di consistenza viscosa e di color biondo, che alcuni insetti imenotteri, in partic. l’ape domestica, elaborano dal nettare dei fiori (m. di nettare) o dalle secrezioni delle piante (m. di melata), e che viene immagazzinata nelle celle del favo per essere utilizzata come nutrimento delle larve o, durante il periodo invernale, dell’intera colonia; è composto di varî zuccheri, soprattutto glicosio e fruttosio (e, caratteristico, il melibiosio), e contiene inoltre proteine, aminoacidi, enzimi, acidi organici, ecc.; sottoposto a raffinazione (ottenuta generalm. per diluizione in acqua e filtrazione), viene usato come alimento naturale e in farmacia, talora, come eccipiente o come edulcorante. a seconda della provenienza del nettare si distingue: m. di prato, di bosco, di brughiera, di monte; m. di acacia, di tiglio; a seconda del colore: m. bianco centrifugato, m. primaverile bianco, m. biondo; a seconda del metodo di estrazione dei favi: m. vergine, m. centrifugato, m. torchiato; m. depurato, prodotto chiarificato, trasparente, semiliquido, sciropposo, di colore giallo-bruno, usato in farmacia; m. rosato, di grato odore e color rosso bruno, costituito da un miscuglio di miele depurato e infuso di petali di rosa; inoltre: m. vergine, quello che cola dai favi per fluidificazione a caldo o per semplice esposizione al sole; m. artificiale, prodotto a base di sciroppo di zucchero invertito, colorato e aromatizzato, con piccole quantità di miele. b. color m. (o, assol., miele), nel linguaggio della moda, tonalità di colore di uno speciale biondo ambrato: una pelliccia di visone color miele; una giacca di velluto miele chiaro. c. vino di miele, altro nome dell’idromele.
2. la parola è spesso usata come termine di confronto per indicare grande dolcezza: questi fichi sono dolci come il m., iperb. sono più dolci del m.; anche in senso fig., con riferimento alla carezzevole dolcezza di modi, atteggiamenti, parole (talora con indiretta allusione a una certa leziosità o insincerità: cfr. mielato, mellifluo), o a uno stato di godimento spirituale: un uomo tutto m.; era m. e zucchero; avere il m. sulle labbra; parole di m.; di sua bocca uscièno più che mel dolci d’eloquenza i fiumi (t. tasso, ger. lib. ii, 61; i due versi si leggono identici, con rivi al posto di fiumi, nell’iliade di v. monti, i, 332-333); nuotare nel m., essere in uno stato di estrema e beata dolcezza; luna di m., il primo mese di matrimonio (v. luna, n. 2). in espressioni vezz.: boccuccia, visino di m.; un sorriso tutto m.; voce di m., esageratamente dolce e suadente. proverbî e modi proverbiali: non c’è m. senza mosche, non vi è benessere senza rischi o disagi, oppure non c’è ricchezza senza parassiti; si prendono più mosche con una goccia di m. che con un barile d’aceto, con la dolcezza dei modi si ottiene molto più facilmente ciò che si desidera; volto di m., cuor di fiele (o avere il m. sulle labbra e il veleno nel cuore), di persona ipocrita; poco fiele fa amaro molto m., a guastare la felicità basta anche una piccola amarezza.
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Definizione di Hoepli
miele
[miè-le]
ant., poet. mele
a s.m. (pl. -li)
1. sostanza zuccherina e vischiosa, dal sapore dolce, spec. di colore ambrato, che le api elaborano dal nettare dei fiori e immagazzinano nelle cellette del favo come loro cibo, utilizzato dall'uomo per il suo alto valore alimentare e impiegato in farmacia e in cosmetica
|| miele centrifugato, ottenuto collocando i favi in una centrifuga
|| miele di acacia, prodotto dalle api che si nutrono del nettare dei fiori di acacia
|| miele di spremitura o torchiato, ottenuto per pressione dai favi
|| miele selvatico, quello prodotto dalle api selvatiche
|| miele vergine, quello che cola spontaneamente dal favo
|| dolce come il miele, dolcissimo
|| essere, sembrare miele, squisitamente dolce; fig. estremamente gentile
|| fig. nuotare nel miele, trovarsi tra le migliori dolcezze e delizie, nella piena beatitudine
2. fig. dolcezza, soavità, squisitezza: è una ragazza tutta m.
|| luna di miele, il primo periodo dopo il matrimonio; com. viaggio di nozze
|| antifr., spreg. ipocrisia, lusinga: cercava di convincerlo con parole di m.; ci ricevette tutto zucchero e m.
b come agg. inv.
(posposto al s.) di colore giallo ambrato: tappezzeria color m.
|| PROV. poco fiele fa amaro molto m., una piccola avversità può amareggiare una grande felicità
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Definizione di Garzanti linguistica
miele
[miè-le]
pl. -i
1. sostanza zuccherina, quasi sciropposa, di color biondo, molto dolce, prodotta dalle api: miele naturale, vergine; miele di (fiori di) castagno, quello prodotto da api che si nutrono del nettare di quei fiori |dolce come il miele, dolcissimo
2. dolcezza, soavità: un uomo tutto miele; parole di miele
♦ n.m. e agg. m. e f. invar.
(sempre dopo il nome) si dice di colore biondo ambrato simile a quello del miele, e di ciò che ha questo colore
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Etimologia
← lat. mĕl, nom.
Termini vicini
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