Il lemma ràgade

Definizioni

Definizione di Treccani

ràgade
s. f. [dal lat. ragădes o rhagădes, plur., gr. ῥαγάς -άδος «screpolatura», da un tema affine a ῥήγνυμι «rompere»]. – in medicina, lesione lineare e superficiale della cute o delle mucose o più frequentemente del punto di transizione dalla cute in una mucosa: r. del capezzolo o dell’areola mammaria, r. delle labbra, r. dell’ano, tra le più frequenti. Si presenta come una piccola fessura a margini duri, sclerotici, a fondo netto e secernente modica quantità di liquame sieroso o siero-ematico: molto dolorosa, la lesione tende con difficoltà alla riparazione spontanea e può essere sede, per penetrazione microbica, di infezioni secondarie.

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Definizione di Hoepli

ragade
[rà-ga-de]

s.f. (pl. -di)
med lacerazione superficiale della cute o delle mucose, sottile ma profonda, particolarmente frequente nella zona delle labbra, del capezzolo e dell'ano

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Definizione di Garzanti linguistica

ragade
[rà-ga-de]
pl. -i
(med.) piccola ulcerazione della pelle o delle mucose, che si presenta come una screpolatura sottile ma profonda e si forma per lo più nella zona delle labbra, del capezzolo e dell’ano

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Etimologia

← dal gr. rhagádes, pl. di rhagás -ádos ‘taglio, fessura (della pelle)’, affine a rhēgnýnai ‘rompere’.