Il lemma ramo
Definizioni
Definizione di Treccani
ramo
s. m. [lat. ramus]. –
1. in botanica, ognuna delle parti (assi) in cui si divide il fusto o la radice di una cormofita; negli alberi si distinguono i r. primarî o maestri, detti anche branche, che formano l’impalcatura, e i r. di secondo ordine, inseriti nei primi e sui quali si impiantano i rametti di due o più anni, che a loro volta portano i ramoscelli (cioè i rami dell’annata detti anche ramicelli, o vermene, getti, germogli, ecc.); in arboricoltura si distinguono i r. a frutto o fruttanti, che producono soltanto fiori e poi frutti, e i r. misti, che producono sia fiori e frutti sia foglie. nell’uso comune, non scient. e non tecn., ramo indica soltanto i rami più grossi, cioè le diramazioni principali, di alberi e arbusti: un pino dai r. contorti; una pianta che comincia a mettere i r.; un pesco con r. carichi di frutti, una rosa dai r. spinosi; r. diritti o storti, lisci o nodosi, verdi o secchi (e r. secco, in usi fig., elemento, settore, individuo inutile o che rende poco: un r. secco delle ferrovie, di una linea di trasporti automobilistici, o di un’industria, di un’impresa commerciale e, più raram., di una famiglia).
2. a. estens. ognuno degli elementi o dei tratti che si dipartono o si sviluppano da un corpo o da un elemento principale in modo e in forma simile ai rami di un albero: i r. (o palchi) delle corna dei cervi, un r. di corallo; i r. delle arterie, delle vene, dei bronchi; i r. (principali, secondarî, ecc.) di una galleria, spec. nelle miniere, o di una rete ferroviaria o stradale, di un circuito elettrico; in partic., rami di un fiume, le sue diramazioni (i r. del po presso la foce, i r. del danubio) o anche, spec. nel corso iniziale, i suoi affluenti o tributarî (r. sorgentiferi); rami di un lago, i tratti che si dipartono dalla zona centrale addentrandosi nel territorio circostante: quel r. del lago di como, che volge a mezzogiorno (manzoni). in elettrotecnica, il tratto di una rete elettrica compreso tra due nodi consecutivi, sinon. di lato della rete. in matematica, ramo, di origine p, di una curva piana, l’insieme dei punti della curva appartenenti a un intorno di p e le cui coordinate sono esprimibili mediante serie di potenze di un parametro, in modo tale che i punti dell’insieme e i valori del parametro siano in corrispondenza biunivoca fra loro. b. fig. articolazione o suddivisione, settore o branca particolare di un complesso, di un insieme, di un’attività o di un ente, di un’istituzione: i r. di una grande famiglia, di un’antica casata (qui con riferimento più concreto all’albero genealogico: un r. secondario, un r. cadetto, i varî r. dei borboni, un r. dei doria ormai estinto), e con il sign. più generico di «discendenza» o più limitato di «discendente»: rade volte risurge per li rami l’umana probitate (dante); i varî r., un r. di una scienza o di una disciplina, di una tecnica, di un’attività economica o commerciale (l’ittiologia è un r. della zoologia; un r. applicativo dell’elettronica; il r. metalmeccanico, tessile, dolciario dell’industria; r. bancario; r. assicurativo e, all’interno delle società di assicurazione: r. vita, r. infortunî, r. incendî, ecc.); i due r. del parlamento, le due assemblee, in italia la camera dei deputati e il senato; in antropologia fisica, r. della specie umana, i raggruppamenti sistematici di ordine inferiore alla specie (il r. europoide, australoide, negroide, mongoloide, ecc.). com. la locuz. un r. di pazzia, per indicare, in una famiglia o in una persona, la presenza di una componente di pazzia o, più spesso, di stranezza, di anormalità: in quella famiglia o in quella casa c’è sempre stato un r. di pazzia; ha anche lui un r. di pazzia. ◆ accanto al normale plur. masch. rami, esisteva anticam. anche un plur. femm. ràmora (come pràtora, ecc.): s’innovò la pianta, che prima avea le ramora sì sole (dante). ◆ dim. ramétto (anche con sign. specifico in botanica, v. rametto) e ramettino, ramicèllo o ramoscèllo (anche con sign. specifico in botanica, v. le due voci); accr., raro, ramóne; pegg. ramàccio.
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Treccani...
Definizione di Hoepli
ramo
[rà-mo]
1. bot ciascuno degli assi secondari di sviluppo di una pianta, di forma per lo più cilindrica, sempre più sottili quanto più sono lontani dalla radice, che si dipartono dall'asse principale e sui quali si sviluppano le foglie, i fiori, i frutti
|| ramo a legno, che produce solo foglie
|| ramo misto, che produce foglie e frutti
|| rami falsi, sterili
|| rami maestri, principali
|| fig. avere un ramo di pazzia, essere un po' matto, essere bizzarro
|| ramo secco, persona o cosa inutile, improduttiva: è il r. secco della famiglia; i rami secchi di un'azienda
2. estens. qualsiasi elemento che si diparte da un corpo principale; diramazione: un r. di corallo; i rami delle corna dei cervi; i rami di un fiume, di un lago; i rami di una strada, di un sentiero; un r. secondario della ferrovia
|| i due rami del parlamento, le due camere
|| il ramo di una miniera, il filone secondario
3. fig. specialità, partizione, branca di una scienza, una materia, una disciplina: un r. della chimica; tutti i rami dello scibile
|| Suddivisione, settore: uno dei principali rami dell'industria; i rami dell'amministrazione statale; è specializzato nel r. degli idrocarburi
4. anat diramazione, branca collaterale di un vaso sanguigno o di un nervo
5. arald linea di discendenza in un albero genealogico: r. principale, r. cadetto; un r. della famiglia si trasferì all'estero
6. mat ciascuno dei tratti non spezzati di una curva
‖ dim. ramétto; ramettìno; ramicèllo; ramèllo, ramùccio
|| accr. ramóne
|| pegg. ramàccio
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Definizione di Garzanti linguistica
ramo
[rà-mo]
pl. -i
1. ciascuna delle parti legnose dell’albero che hanno origine dal fusto e portano fiori, foglie e frutti: rami lunghi, diritti, nodosi, secchi, verdi; un ramo carico di frutti |avere un ramo di pazzia, essere strambo, stravagante dim. rametto, ramicello, ramettino, pegg. ramaccio
2. tutto ciò che si diparte da un corpo principale: il fiume si divide in due rami; i rami dei coralli, delle corna dei cervi |i due rami del parlamento, camera e senato
3. settore di un’attività; branca di studi: una società attiva nel ramo dei prodotti chimici per l’agricoltura; i rami della medicina
4. linea di parentela: il ramo toscano degli Asburgo
5. (mat.) ciascuna delle parti disgiunte di cui si compone una curva: ramo di iperbole
6. (anat.) diramazione, con riferimento ad arterie, vene e nervi
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Etimologia
← lat. rāmu(m).
Termini vicini
ramno ramnàcee rammorbidire rammollito rammollire rammolliménto rammodernare rammeschinire rammentatóre rammentare rammèndo rammendatura rammendatóre rammendare rammemorare rammassare rammàrico rammarichìo rammarichévole rammaricare rammagliatrice rammagliare ramino ramingo ramingare ramina ramificazióne ramificare ramìfero ramiè ramógna ramolàccio ramoscèllo ramóso rampa rampante rampantismo rampare ramparo rampata rampicante rampicare rampichino rampicóne rampinata rampinismo rampino rampista rampógna rampognare rampollare rampóllo ramponare rampóne ramponière rana rancare ranch rancho rancìa