Il lemma scafare

Definizioni

Definizione di Treccani

scafare
v. tr. [der. del roman. scafa «baccello»], region. –
1. a. propriam., togliere dal baccello: s. le fave. b. in senso fig., fam., rendere meno rozzo e impacciato, conferire spigliatezza e sicurezza di sé: questa nuova esperienza servirà a scafarlo; nell’intr. pron., diventare più spigliato, acquisire sicurezza e disinvoltura: da quando è venuta in città si è molto scafata.
2. nel rifl., scafarsi, con riferimento a uccelli, spec. gallinacei, fare il bagno di sabbia, cioè starnazzare nella sabbia asciutta per liberarsi dei parassiti. ◆ part. pass. scafato, anche come agg., smaliziato, esperto e scaltro al tempo stesso: ragazze scafate.

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Definizione di Hoepli

scafare
[sca-fà-re] (scàfo)

a v.tr.
1. dial. togliere dal baccello; sgranare, sgusciare
2. dial., fig. far diventare meno rozzo, più disinvolto: questo ambiente ti ha scafato
b v.intr. pronom. scafàrsi
Acquistare disinvoltura, smaliziarsi: da quando ha cambiato città si è scafato

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Definizione di Garzanti linguistica

scafare
[sca-fà-re]
a aus. avere
1. (fam.) dirozzare, rendere più sveglio e smaliziato: la città lo ha scafato
2. (region. roman.) togliere i legumi dal baccello

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Etimologia

← deriv. di scafa.