Il lemma zona
Definizioni
Definizione di Treccani
żòna
s. f. [dal lat. zona «cintura, fascia» (gr. ζώνη, dal tema di ζώννυμι «cingere»)]. –
1. come termine storico, la fascia usata nell’antica grecia, spec. dalle donne, per tenere stretta e sostenuta alla vita la veste; di qui l’espressione fig. sciogliere la z., andare sposa, perdere la verginità, usata nel linguaggio poet. e letter. anche senza esclusivo riferimento alla grecia antica: per te [il dio imene] la z. timide l’intatte spose sciolgono a lusinghiero invito (fantoni). per estens., fascia o laccio che cinge la vita, cintura: i vescovi portano la z. paonazza; e fig.: con vile z. te lega d’amore (iacopone).
2. fascia, striscia, porzione di superficie o di spazio, per lo più caratterizzata da una prevalente estensione in lunghezza: sulla superficie del mare, o sul terreno, si alternavano z. d’ombra e di luce, z. di colore più chiaro e più scuro (dove peraltro il termine può assumere anche il sign. più generico di territorio, spazio circoscritto); una stoffa a z. bianche e rosse (non com.); anche per indicare una fascia in forma di corona circolare: la nuvola era circondata da una z. luminosa; un marmo bianco con z. verdi e rossastre. con accezioni specifiche: a. in geometria, z. sferica, la parte di superficie sferica delimitata da due piani paralleli che intersecano la superficie stessa; z. di una superficie di rotazione, la porzione di superficie compresa tra due piani perpendicolari all’asse di rotazione. b. nastro di carta su cui viene stampato il testo di messaggi ricevuti per telegrafo o con telescriventi, o sul quale vengono registrati i diagrammi di apparecchi di misurazione e controllo (barografi, termografi, sismografi, idrometrografi, ecc.). c. in metallurgia, fusione per zone (o raffinazione a zone), metodo di purificazione di materiali metallici basato sulla formazione di una zona fusa che viene spostata lentamente da una estremità all’altra di una barretta del materiale da purificare: in corrispondenza dell’estremità da cui ha inzio la fusione si accumulano le impurezze più solubili nel solido, mentre all’altra estremità si accumulano le impurezze più solubili nella fase liquida; successivamente, tramite una semplice spuntatura terminale, è possibile l’eliminazione quasi completa delle impurezze contenute sul lingotto così trattato. d. nelle scienze biologiche, è spesso sinon. di area, distretto, regione e sim.; così, in anatomia, z. fascicolata, z. glomerulosa, z. reticolare; in embriologia, z. morfogenetica, z. pellucida, z. radiata (v. sotto i singoli agg.). con sign. particolare, in medicina, sinon. di herpes zoster o fuoco di sant’antonio (v. erpete), per l’estensione in lunghezza delle vescicole erpetiche nella cute lungo un determinato nervo. e. in cristallografia, insieme di facce parallele a uno stesso asse (detto asse di zona).
3. a. parte di un terreno, area più o meno estesa di un territorio urbano o extraurbano che presenta determinate caratteristiche o ha una propria funzione o destinazione. con sign. generico: zone di pianura, di montagna; la z. litoranea o costiera; z. di caccia, di pesca; suddividere un territorio in zone, per fini varî; isolare una z. infetta; la polizia ha setacciato tutta la z. alla ricerca dei malviventi, ecc. (anche, ma meno com.: la z. occidentale del cielo; la z. più illuminata, o più buia, della piazza, del bosco, ecc.; cercare una z. d’ombra per sdraiarsi a fare un pisolino, o dove scattare una fotografia). in partic., con riferimento a territorî o aggregati urbani: la z. centrale, una z. del centro, contrapp. alle z. periferiche o di periferia; i negozî, gli uffici, gli autobus della nostra z.; cambiare zona, restare in zona (e determinando con più o meno precisione: la z. dell’eur, la z. di monte mario, la z. di piazza venezia, ecc., a roma); frequente nella terminologia e fraseologia urbanistica, con riguardo alla destinazione funzionale: z. pedonale; z. vietata alla circolazione degli automezzi; z. disco (v. disco, n. 2); z. del silenzio (v. silenzio, n. 1 a); z. militare con divieto di accesso; z. residenziale, z. commerciale o degli affari, z. industriale; z. dei servizî urbani, suddivisi in attrezzature di quartiere delle quali fanno parte le z. a verde pubblico e le z. sportive e attrezzature generali come scuole superiori, stazioni, ospedali, ecc.; z. a verde privato, con particolari vincoli che impongono un basso indice di fabbricabilità; z. a verde agricolo, che consentono la costruzione di fabbricati pertinenti all’agricoltura e di abitazioni per chi svolge quell’attività: z. intensiva, semintensiva e estensiva, in relazione alla diversa intensità della popolazione residente; z. di rispetto, area, adiacente a un edificio o a un complesso d’interesse pubblico, non edificabile o solo parzialmente edificabile. b. parte, per lo più estesa, di territorio contraddistinto da particolari condizioni economiche e di sviluppo, o dalle attività e produzioni soprattutto agricole che gli sono proprie: zona di coltivazione di un vitigno o di produzione di un vino; una z. di collina ad alta vocazione vinicola; le z. tipiche dei formaggi grana; z. agraria, nel catasto agrario, raggruppamento di comuni i cui territorî si trovano in analoghe condizioni naturali e agrarie: tali zone vengono poi raggruppate in regioni agrarie o z. altimetriche (di montagna, comprendenti territorî caratterizzati dalla presenza di notevoli masse rilevate, con altitudini di norma superiori ai 600 m nell’italia settentr. e ai 700 m nell’italia merid., di collina e di pianura). analogam., nell’organizzazione venatoria, z. di ripopolamento e cattura, area in cui, per favorire il ripopolamento della selvaggina e la sua cattura per il trasferimento in altre aree, è temporaneamente vietata la caccia. sempre con sign. generico, zone o aree depresse, quelle che si trovano in fase di depressione economica, e godono perciò di incentivi pubblici, di solito tributarî; z. disastrata, danneggiata da gravi calamità (di solito alla dichiarazione di z. disastrata conseguono opportuni provvedimenti per facilitarne la ripresa: sgravî fiscali, prestiti, ecc.). c. in fitogeografia, z. floristica, ciascuna delle sei grandi divisioni della superficie terrestre in base alla distribuzione delle specie vegetali, sinon. di regno floristico (v. regno, n. 3 c). d. nella scienza forestale, z. fotoclimatiche, suddivisioni fondate sulla dominanza di certe specie forestali indicatrici di condizioni climatiche determinate; per l’italia si distinguono, dal basso verso l’alto, le seguenti zone: lauretum, castanetum, fagetum, picetum, alpinetum.
4. a. parte del territorio di uno stato (o anche di più stati) individuata e delimitata in base a particolari condizioni e situazioni di ordine fondamentalmente giuridico-amministrativo: z. di libero scambio, complesso di stati tra i quali sussiste una concordata libertà di importazioni e di esportazioni; z. franca, sezione del territorio di uno stato che resta fuori della sua linea doganale (per es., i territorî di livigno e di campione d’italia); z. di vigilanza, la fascia di territorio fino a 10 km dalla frontiera e a 12 miglia marine dalla costa soggetta a speciali misure di vigilanza doganale per impedire il contrabbando; nel diritto internazionale, z. contigua, la parte di alto mare limitrofa alle acque territoriali in cui uno stato può esercitare particolari poteri di controllo; z. di frontiera, situata a cavallo del confine tra due stati e soggetta a speciali accordi; z. o sfera d’influenza, v. influenza, n. 2 d; z. smilitarizzata o neutralizzata, in cui non devono essere dislocate forze e opere militari; z. sanitarie, o di sicurezza, località del territorio di una potenza belligerante, o da essa occupato, destinate ad accogliere (e proteggere dai pericoli della guerra) feriti, infermi, vecchi, bambini e le loro madri, donne gestanti; con altro sign., viene talora dato il nome di zona di sicurezza a territorî definiti da accordi internazionali zone di neutralità (ma l’espressione si presta anche ad altri usi generici). b. nell’organizzazione e nella tecnica militare, zona di guerra, v. guerra, n. 1 (l’espressione ha preciso valore giur., distinto da quello più genericam. locale che hanno invece zona di combattimento e z. di operazioni, i luoghi dove si svolgono effettivamente operazioni di guerra); z. militare, soggetta in tempo di pace a speciali servitù sulla proprietà e restrizioni d’uso; z. tattiche, in cui si svolgono o sono previste determinate operazioni tattiche (z. di attacco, z. di difesa, z. minata, ecc.); z. territoriali, le grandi circoscrizioni militari amministrative in cui è suddiviso il territorio dello stato; z. vietata, su cui è vietato, per ragioni militari o di pubblica sicurezza, il sorvolo di mezzi aerei. con maggiore varietà di accezioni, z. calda, territorio, o regione, o località in cui si svolgono combattimenti, lotte di diversa natura, o ci siano tensioni politiche, sindacali, e sim. (talora in senso fig. e generico, situazione di pericolo, posizione rischiosa, per es. in una classifica sportiva).
5. nel linguaggio scient.: a. in geografia, z. astronomico-termiche, le cinque fasce nelle quali viene divisa, dal punto di vista climatico, la superficie terrestre: z. torrida, limitata dai due tropici, a forti scarti di temperatura diurni e deboli annui; z. temperate, fra i tropici e i circoli polari, con scarti diurni e annui non eccessivi; z. polari, fra i circoli polari e i rispettivi poli, con scarti diurni minimi e annui forti. b. in geografia fisica e in ecologia, z. abissale, la regione marina sotto i 1000 m di profondità; z. afotica, nei bacini lacustri e marini, la regione nella quale, per la sua profondità, non arriva mai la luce; z. areica, z. endoreica, z. esoreica, z. neritica, z. pelagica, v. alle singole voci. c. in geologia, in senso lato, sinon. di livello geologico; in senso stretto, la più piccola suddivisione di un piano o sottopiano geologico caratterizzata da una specie fossile esclusiva: per es., z. ad harpoceras opalinum, uno dei livelli dell’aaleniano (piano geologico del lias). con riferimento al manifestarsi di particolari fenomeni: z. vulcanica; z. metamorfica; z. di contatto (tra due formazioni rocciose); z. tettonica (di fratture e di piegamenti). d. in petrografia, ambiente sottostante la crosta terrestre caratterizzato da variazioni dei parametri di temperatura, pressione e spinte orientate, ove si verificano i fenomeni di metamorfismo a spese di rocce preesistenti trasportate in profondità da movimenti tettonici; si distinguono, dall’alto verso il basso: epizona, mesozona, catazona (v. alle singole voci). e. in geologia stratigrafica, complesso di singoli strati sovrapposti, come suddivisione delle unità rocciose in base alle più diverse caratteristiche: presenza di fossili e minerali particolari (biozona), diversa composizione chimica (litozona), epoca diversa (cronozona), ecc.
6. nel linguaggio tecnico sport., con riferimento ai giochi a squadre, il settore del campo che viene assegnato, in base alla tattica di gara prescelta, a uno o più giocatori (per es., nella pallavolo, zona d’attacco, z. di difesa, z. di servizio). in partic., nel gioco del calcio e della pallacanestro, gioco a zona (o anche controllo, difesa, marcamento o marcatura a zona, e assol. zona in espressioni quali la tattica della z., scegliere la z., e sim.), tattica di gioco consistente nell’esercitare il controllo non con il tradizionale marcamento a uomo, cioè direttamente sul singolo avversario, ma su una zona del campo, con una disposizione più aperta e una maggiore interscambiabilità dei giocatori. con altro sign. nella frase segnare in zona cesarini, realizzare un gol proprio allo scadere del tempo regolamentare, dal nome del giocatore di calcio renato cesarini (1906-1969), mezz’ala sinistra nella juventus e nella squadra nazionale, rimasto famoso per avere deciso l’esito di due incontri internazionali proprio sul finire della partita; l’espressione in zona cesarini è ancora in uso, e adoperata spesso in senso estens. e fig., come equivalente della locuz. «appena in tempo».
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Treccani...
Definizione di Hoepli
zona
[ẓò-na]
1. parte limitata di superficie o di spazio in forma di fascia, di striscia: stoffa tessuta a zone colorate; una nube segnò sulla pianura una lunga z. d'ombra; al tramonto, l'orizzonte pareva cinto da una larga z. di fuoco
2. parte circoscritta di territorio con caratteristiche proprie: z. pianeggiante, montagnosa, marina, lagunare, desertica
|| zona controllata, in cui le persone vengono sottoposte a periodici controlli sanitari a causa della presenza di una sorgente radioattiva
|| zona denuclearizzata, in cui sono vietati l'installazione, l'uso e il transito di armi termonucleari
3. in una città, parte del territorio con particolari caratteristiche o adibito a una determinata funzione: z. residenziale, industriale
|| consiglio di zona, nelle grandi città, organo elettivo che si occupa dei problemi di un'area circoscritta della città, in genere con funzioni consultive rispetto al consiglio comunale
|| zona blu, in cui il traffico è soggetto a limitazioni
|| zona disco, in cui la sosta dei veicoli è consentita per un periodo di tempo limitato, segnalato da un apposito disco orario
|| zona pedonale, vietata al transito dei veicoli, in genere corrispondente al centro storico
|| zona di rispetto, in cui la costruzione è vietata o soggetta a precisi vincoli e limitazioni
|| zona del silenzio, in cui i veicoli non possono far uso di segnali acustici
|| zona a traffico limitato, ztl, in cui il traffico è consentito in genere solo ai residenti o ai mezzi pubblici
|| zona verde, in cui sono presenti parchi e giardini
|| zona rimozione, in cui è prevista la rimozione forzata dei veicoli in sosta
4. dir, econ zona depressa, caratterizzata da una condizione economica e sociale disagiata e da una generale situazione di scarso sviluppo
|| zona franca, parte di territorio che, pur facendo parte del territorio di uno stato, è considerata al di fuori della linea doganale e dove quindi l'introduzione di merci estere non è soggetta all'imposizione di dazi
|| zona di frontiera, situata a cavallo del confine tra due stati, invigono accordi miranti a reciproche agevolazioni, spec. per il movimento di merci e persone
|| zona di libero scambio, in cui, secondo un accordo fra due o più stati, le merci possono circolare liberamente
5. geogr ciascuna delle cinque fasce climatiche parallele in cui si suole dividere la superficie terrestre: due zone polari, artica e antartica; una zona temperata settentrionale, fra il tropico del cancro e il circolo polare artico; una zona temperata meridionale, fra il tropico del capricorno e il circolo polare antartico; una zona torrida, fra i due tropici, divisa in due parti uguali dall'equatore
6. geol suddivisione di un piano della crosta terrestre
|| zona di aerazione, in cui gli spazi fra le rocce contengono acqua e aria
|| zona di saturazione, in cui tutti gli spazi fra le rocce sono riempiti d'acqua
|| zona sismica, che è frequente epicentro di terremoti
7. geom zona sferica, parte di superficie sferica compresa tra due piani secanti paralleli
8. mar fascia, striscia di mare
|| zona contigua, esterna ma contigua alle acque territoriali, nella quale gli organismi competenti dello stato possono effettuare controlli doganali e relativi ai flussi migratori
|| zona economica esclusiva, sulla quale uno stato esercita il diritto di conservazione e sfruttamento delle risorse naturali presenti nelle acque
|| zona di vigilanza, in cui è consentito l'intervento dello stato in caso di contrabbando
9. med herpes zoster
10. mil zona di combattimento, in cui si svolgono le principali operazioni belliche
|| zona di guerra, parte del territorio di uno stato in cui si svolgono operazioni belliche, e in cui è vigente la legge di guerra
|| zona militare, destinata, in tempo di pace, a installazioni e operazioni militari, e soggetta quindi a determinate limitazioni della libertà personale dei civili
|| zona delle operazioni, settore della zona di guerra in cui l'autorità militare assume, per legge, i poteri civili
|| zona smilitarizzata, in cui lo stato si impegna a non installare basi militari e a non condurre operazioni belliche
11. miner in cristallografia, complesso delle facce di un cristallo parallele a uno stesso asse
12. polit zona di influenza, territorio in cui uno stato esercita un'influenza militare, politica ed economica; fig. ambito in cui una persona o un gruppo esercita la propria influenza
|| fig. zona calda, in cui è presente il pericolo di una guerra
13. sport in certi giochi a squadre, la parte del campo in cui ciascun giocatore può svolgere il proprio gioco
|| curare, marcare a zona, senza seguire il proprio avversario diretto, ma presidiando la propria zona di campo
|| giocare a zona, nel calcio o nella pallacanestro, modulo tattico in cui ciascun giocatore presidia una zona del campo predeterminata
|| segnare in zona cesarini, nel calcio, segnare una rete determinante alla fine di una partita, com'era tipico negli anni trenta del calciatore r. cesarini; fig. risolvere una situazione all'ultimo momento
14. telecom in telegrafia, strisciolina di carta che si svolge da un rotolo e su cui vengono impressi i segni o le lettere del messaggio ricevuti dall'apposito apparecchio
|| Striscia di carta su cui si tracciano i messaggi nelle telescriventi
15. ant. fascia di stoffa con cui gli antichi, spec. le donne, si cingevano la vita
|| lett. fascia, cintura
|| Fascia di diverso colore con cui gli ecclesiastici si cingono la vita, sopra l'abito talare
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Definizione di Garzanti linguistica
zona
[ʒò-na]
pl. -e
1. parte, porzione di superficie delimitata; striscia, fascia: zone di luce, d’ombra; una nuvola circondata da una zona luminosa; la parete è a zone di vari colori | (geog.) forma abbreviata di zona terrestre
2. regione, tratto di territorio circoscritto: una zona montuosa, pianeggiante, boscosa; zona alluvionata, terremotata
3. area urbana: zona residenziale; zona industriale |zona franca, parte del territorio di uno stato considerata fuori dalla linea doganale |zona di guerra, il territorio in cui si combatte e le immediate retrovie
4. (sport) nel calcio, nella pallacanestro, nel rugby e in altri giochi di squadra, la parte del campo controllata da un giocatore: giocare in zona; essere fuori zona | tattica di gioco per cui i giocatori controllano non direttamente gli avversari ma una data zona del campo: applicare, attuare la zona
5. (med.) herpes zoster
6. il nastro di carta su cui viene impresso il testo di un messaggio ricevuto per mezzo del telegrafo; anche, il nastro perforato della telescrivente
7. nell’antichità greca, fascia di vario colore, spesso decorata con ricami e frange, che le donne usavano per tenere il peplo aderente al corpo |sciogliere la zona, (lett.) andare sposa
8. (lett.) fascia che cinge la vita; cintura
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Etimologia
← dal lat. zōna(m), che è dal gr. zṓnē ‘cintura’, deriv. di zōnnýnai ‘cingere’.
Termini vicini
zompo zompare zombi zolloso zollare zolla zoliano zolfo zolfino2 zolfanèllo żoidiòfilo żoidiofilìa żoèa zodiaco zodiacale zoccolo2 zoccolìo zoccolatura zoccolata zoccolare zoccolante zoccolàio zòccola zloty żiżżània zizza żìvolo zitto zittire zittìo zonale zonare zonato zonatura zonazione zonizzare zonizzazione zonula zonzo żòo zoocoltura zoocoria zoocoro zoofagia żoòfago zoofilia żoòfilo żooflagellati żoofobìa żoòfobo żoòforo żoogamète zoogamia zoogamo zoogenico zoogeografia zooglea zooiatra żooiàtrico żoolatra