Il lemma zitto
Definizioni
Definizione di Treccani
zitto
agg. e s. m. [voce onomatopeica]. –
1. agg. che tace, non fa rumore, non parla. a. in espressioni esclamative, invitando al silenzio: z.!, lasciami sentire quello che dice; zitti!, sta per cominciare il concerto; e con tono di intimazione o di minaccia: z. tu, che sei il primo ad avere torto!; zitto là, se non vuoi prenderle; z.!, o ti caccio via; o ordinando di non mettere bocca: zitti voi!, non occupatevi di questioni che non vi riguardano; o infine, raccomandando oltre il silenzio l’attenzione: z.!, non senti il rumore di un aereo? b. in locuz. come stare, restare, rimanere zitto, zitta o zitti, senza parlare, in silenzio assoluto: il babbo dorme, state zitti; è stato sempre z. durante tutta la serata; se non sai rispondere, è meglio che tu stia z.; quella chiacchierona non riesce a restare z. un minuto; con ellissi del verbo: io continuavo a interrogarlo, e lui zitto. stare z., spesso anche nel senso di rinunciare a far valere le proprie ragioni, a lamentarsi, a protestare, per prudenza o per rassegnazione o per indifferenza: in questo caso, se il torto è tuo, ti consiglio di star z.; di fronte a certe ingiustizie non si può e non si deve stare zitti; far stare z. uno, levargli la voglia di protestare, di ribellarsi, di minacciare: ci penso io a farlo star z.; non riusciranno a farmi stare z.; o, anche, convincerlo o costringerlo a non diffondere segreti, notizie compromettenti: ci vorranno parecchi soldi per farlo stare zitto. nell’uso ant., fare z. uno, persuaderlo: venga chi vuol con sue ragioni avanti, ch’io lo farò poi alfin contento e zitto (pulci). c. enfaticamente, col superlativo: è stato zittissimo per un’ora intera; raddoppiato, z. z., spesso riferito a persona che sia impaurita, mortificata: presero per i campi, zitti zitti, pensando ognuno a’ casi suoi (manzoni); è rimasto sempre z. z. in un angolo; o che non voglia farsi sentire e notare: se ne è andato via z. z., senza neppure salutare. ormai rare le espressioni rafforzate z. e cheto, z. e immobile, z. come un olio o come l’olio, e la locuz. avv. alla zitta, senza dir nulla a nessuno, alla chetichella: se ne andarono alla z. come erano venuti; si sono sposati alla zitta.
2. s. m. ant. o raro, e solo in frasi di sign. negativo, sibilo leggero o, per estens., parola pronunciata a bassa voce, lieve rumore: starvi a modo di mutolo senza far motto o z. alcuno (boccaccio); quanto al ronzare, io non vi odo un z. (leopardi); nessun risponde: ripicchia un po’ più forte; nemmeno uno z. (manzoni). ◆ dim. zittino, solo come agg. e riferito a bambini e ragazze: su, zittino ora, lasciami studiare.
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Definizione di Hoepli
zitto
[zìt-to]
a agg.
Che non parla, che tace: mi ascoltavano zitti, senza fiatare; continuavano a tempestarlo di domande, ma lui z.
|| rafforz. zitto e cheto; zitto e muto; zitto come l'olio
|| far stare zitto qualcuno, persuadere o costringere qualcuno a non parlare, a non rivelare qualcosa che sa o a non denunciare una situazione di ingiustizia
|| stare, rimanere zitto, non parlare, tacere: se ne stette z. in un angolo a osservare; estens. rinunciare a far valere le proprie ragioni; rinunciare a riferire, a rivelare cose che si vorrebbero o potrebbero dire: come si fa a stare zitti davanti a tali ingiustizie?
|| zitto zitto, in gran silenzio, per paura, cautela, mortificazione: riuscì, z. z., a svignarsela; se ne uscì z. z. come un cane bastonato
|| ell. alla zitta, alla chetichella, di nascosto
SIN. tacito, muto
b inter.
Energico invito a tacere: z., lasciami dire!
c s.m.
raro lieve suono sibilato tra le labbra di chi parla a bassa voce: nessuno risponde: ripicchia un po' più forte; nemmeno uno z. (manzoni)
|| ant. non fare zitto, non dir parola, non accennare neppure a parlare
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Definizione di Garzanti linguistica
zitto
[zìt-to]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
che tace, che non parla: stare, restare zitto, senza parlare, in silenzio, o anche senza protestare, senza reagire |far stare zitto qualcuno, farlo tacere; anche, impedirgli di protestare, di ribellarsi, oppure convincerlo a non divulgare segreti: nessuno mi farà stare zitto; lo hanno pagato per farlo stare zitto |zitto zitto, senza fiatare; alla chetichella: starsene zitto zitto in un angolo; zitti, zitti, nelle tenebre, a passo misurato, usciron dalla casetta (MANZONI P.S. VII)
♦ inter.
si usa per intimare il silenzio o per minacciare: stai zitto!; zitto, o guai a te!
♦ n.m.
pl. -i
(non com.) bisbiglio, sussurro: non si udiva uno zitto
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Etimologia
← voce di orig. onom.
Termini vicini
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