Il lemma anfibologìa

Definizioni

Definizione di Treccani

anfibologìa
s. f. [dal lat. tardo amphibologĭa, comp. del gr. ἀμϕίβολος «ambiguo» e -λογία «-logia»], letter. – ambiguità o erronea interpretazione di un contesto (scritto o, più spesso, parlato), procedente dall’uso, talora intenzionale, di parole o di gruppi omofoni (combattimento di galli - combattimento di galli; ritmi di versi - ritmi diversi), o dalla bivalenza di un costrutto sintattico (come per es. nelle frasi ho visto mangiare un gatto, giacca per donna senza collo; o come nei versi di dante, purg. v, 124-25 «lo corpo mio gelato in su la foce trovò l’archian rubesto», dove lo corpo mio sembrerebbe, per la sua posizione, essere soggetto anziché, com’è, compl. oggetto di trovò).

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Definizione di Hoepli

anfibologia
[an-fi-bo-lo-gì-a]

s.f. (pl. -gìe)
1. ling discorso, frase che si presta a una doppia interpretazione
2. filos nella filosofia aristotelica, fallacia di una dimostrazione derivante dall'imperfezione grammaticale delle premesse

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Definizione di Garzanti linguistica

anfibologia
[an-fi-bo-lo-gì-a]
pl. -gie
1. (filos.) in Aristotele, dimostrazione fallace dipendente da ambiguità sintattica delle premesse | in Kant, ambiguità concettuale
2. (ling.) ambiguità di un’espressione o di una frase dovuta a costruzione sintattica che ne consente una interpretazione duplice (p.e.: ho visto mangiare un topo) | errore o equivoco dovuto a tale ambiguità

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Etimologia

← dal lat. tardo amphibologĭa(m); cfr. anfibolo e -logia.