Il lemma cestòdi

Definizioni

Definizione di Treccani

cestòdi
s. m. pl. [lat. scient. cestoda, der. del gr. κεστός «cintura»]. – classe di vermi platelminti parassiti, che vivono da adulti nell’intestino dei vertebrati, allo stato larvale nei tessuti o nel corpo di vertebrati o di invertebrati; hanno il corpo per lo più nastriforme, distinto in un capo o scolice, provvisto di organi adesivi e, talvolta, di uncini, in un collo più o meno lungo, e in uno strobilo, fatto di segmenti o proglottidi (da 3 o 4, fino a qualche centinaio), in ciascuna delle quali si ripete l’apparato riproduttore ermafrodito; dalle uova che si sviluppano si formano delle larve: la larva esacanta (o oncosfera), caratteristica della sottoclasse degli eucestodi, e la larva licofora, caratteristica dei cestodarî.

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Definizione di Hoepli

cestodi
[ce-stò-di]

s.m. pl.
zool classe di platelminti parassiti (cestoda) dal corpo piatto e allungato, nastriforme, costituito da un capo piccolissimo fornito di ventose e da numerosi proglotti
|| al sing. cestòde, ogni individuo appartenente a tale classe

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Definizione di Garzanti linguistica

cestodi
[ce-stò-di]
(zool.) classe di vermi piatti a forma di nastro caratterizzati da organi adesivi anteriori e mancanza di apparato digerente; da adulti vivono parassitariamente nell’intestino dei vertebrati, come la tenia (tipo Platelminti)
♦ sing.
-e
verme che appartiene a questa classe

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Etimologia

← dal lat. scient. cestoda, deriv. di cĕstus ‘cintura’.