Il lemma ennèṡimo

Definizioni

Definizione di Treccani

ennèṡimo
agg. [der. di enne, nome della lettera n]. –
1. in matematica, relativo all’indice n, che rappresenta convenzionalmente un numero intero naturale indefinito; nella scrittura è spesso abbreviato in n-esimo o anche n-mo: equazione di n-mo grado, l’n-mo termine di una successione.
2. nel linguaggio com., si adopera come ordinale corrispondente a un numero indeterminato ma molto alto (cfr. l’uso analogo di centesimo, millesimo): te lo ripeto per l’e. volta; è l’e. tentativo che faccio; comune anche l’espressione all’e. potenza, per indicare cosa o qualità che ha caratteri esagerati, portata al massimo grado.

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Definizione di Hoepli

ennesimo
[en-nè-ṣi-mo]

agg. numer. ordin. indef.
1. mat che si riferisce alla lettera indice n, simbolo di un numero indeterminato
|| elevare un numero all'ennesima potenza, elevarlo a una potenza indeterminata
|| ell. all'ennesima, all'ennesima potenza
2. fig. che si riferisce a un numero di volte imprecisato, ma molto alto: è l'ennesima lettera che gli mando; non farmelo ripetere per l'ennesima volta
|| Ultimo di una serie interminabile ma indefinita

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Definizione di Garzanti linguistica

ennesimo
[en-nè-ʃi-mo]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. si usa al posto di un numerale ordinale corrispondente a un numero altissimo, indeterminato: te lo ripeto per l’ennesima volta
2. (mat.) che si riferisce alla lettera n, simbolo matematico di un numero intero positivo indeterminato

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Etimologia

← deriv. di enne, nome della lettera n, sul modello di ventesimo, trentesimo ecc.