Il lemma estrèmo
Definizioni
Definizione di Treccani
estrèmo
(ant. strèmo, letter. ant. extrèmo) agg. e s. m. [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. –
1. agg. a. che è o rappresenta il termine ultimo, in senso locale o temporale, di qualche cosa: all’e. orizzonte; il punto e.; al limite e. (e fig.: arrivare al limite e., o all’e. limite, delle forze, della resistenza, della sopportazione; con lo stesso senso, anche l’uso sostantivato: essere, o lottare, fino all’estremo delle forze, della resistenza, ecc.); qual suole il fiammeggiar de le cose unte muoversi pur su per la strema buccia (dante); e. oriente, in senso generico, l’asia orientale a est di singapore. con partic. riferimento alla vita dell’uomo: trahendo poi l’antiquo fianco per l’extreme giornate di sua vita (petrarca); l’e. respiro, l’ultimo prima di spirare; il passo e., il trapasso dalla vita alla morte; all’ora e., in punto di morte; era pur fisso in ciel che quei sudori estremi cotesta cara e tenerella salma provar dovesse (leopardi), i sudori della morte; l’e. supplizio, la pena di morte; e. onori, i funerali; porgere l’e. saluto, a un defunto; e. unzione, sacramento della chiesa cattolica, ora denominato, nella nuova liturgia, unzione degli infermi (v. unzione): chiedere, ricevere, amministrare l’e. unzione; in senso più ampio, gli e. conforti (della religione), i sacramenti amministrati ai moribondi e le preghiere del sacerdote. b. di persona, che occupa posizioni estreme o laterali. nel linguaggio sport., estremo s. m., il giocatore di una squadra di rugby che ha il compito prevalente di assicurare, dalla posizione più arretrata, la difesa della linea di mèta; estrema s. f., espressione con la quale si designa frequentemente l’ala destra o sinistra di una squadra di calcio, hockey o pallanuoto. nel calcio, e. difensore, il portiere.
2. agg., fig. a. con riferimento a idee e dottrine (spec. politiche), o sim., eccessivo, troppo spinto, non moderato: opinioni e., tendenze e., quelle dei partiti e., cioè dei partiti politici maggiormente orientati verso posizioni radicali (sinistra), oppure intransigenti, quando non addirittura reazionarie (destra). nel linguaggio parlamentare, e. destra, e. sinistra, l’insieme dei deputati che siedono negli ultimi scanni rispettivamente a destra o a sinistra del banco del governo, e rappresentano ideologicamente le posizioni più decise o intransigenti tra i partiti di destra o di sinistra. b. sommo, grandissimo: avere e. urgenza, e. bisogno; essere in e. miseria, in e. necessità; in e. grado; e. dolore; era un uomo molto elegante, con capelli dalle sfumature argentee pettinati con cura e. (valerio evangelisti). c. molto grave, gravissimo, o il più grave: l’e. rovina; in casi e., disperati; a mali e., e. rimedî, frase prov.; dolci cose ad udire e dolci inganni, ond’escon poi sovente e. danni (t. tasso); estremo di tutti i mali, ritrovar gli eterni la vecchiezza (leopardi); trovarsi in e. pericolo, in pericolo di vita.
3. s. m. a. il punto, la parte estrema, o il momento estremo: lo stremo d’europa (dante, con riferimento a bisanzio); i due e. di una canna, di una corda; gli e. si toccano, prov. (le cose opposte hanno spesso qualche somiglianza, spec. negli effetti); essere ridotto agli e., in fin di vita, o comunque in una situazione disperata. il limite ultimo, il segno oltre il quale non si può andare, il colmo: l’e. della contentezza, della sfacciataggine, della pazienza, della sopportazione; spingere le cose all’e.; andare agli e.; anche, eccesso: passare da un e. all’altro. come locuz. avv., all’estremo, in massimo grado: noioso, fanatico all’estremo. b. come termine giudiziario, gli e., gli elementi costitutivi di un reato: non ricorrono gli e. della truffa. c. nel linguaggio burocr., gli e. (di un decreto, di una legge, di una lettera ufficiale, di un documento e sim.), i dati essenziali e necessarî per l’identificazione, cioè il numero, la data, i nomi, ecc.: fornire gli e. di una polizza; con riferimento a persona, i dati identificativi personali. d. nella logica, si dicono estremi di una proposizione i suoi termini, cioè il soggetto e il predicato; nel sillogismo, sono i termini «maggiore» e «minore», ossia i termini della conclusione. e. in matematica, estremi di una proporzione, il primo e il quarto termine di essa (mentre il secondo e il terzo sono detti medî). in una funzione, è detto e. superiore o e. inferiore quel numero reale rispetto al quale tutti i valori della funzione sono, rispettivam., inferiori o superiori. ◆ avv. estremaménte (v.).
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Treccani...
Definizione di Hoepli
estremo
[e-strè-mo]
ant. stremo
a agg.
1. ultimo: e. respiro; gli estremi conforti della religione; il rimedio e.
|| estremo saluto, quello che si dà accompagnando il feretro alla sepoltura
|| ora estrema, il momento della morte
|| eccl estrema unzione, sacramento che si somministra al fedele in pericolo di morte, ungendo con l'olio santo le varie parti del corpo sedi dei sensi e invocando su di esse la benedizione di dio; più propriamente, unzione degli infermi
|| sport estremo difensore, nel calcio e altri sport, il portiere
2. il più lontano: limite e.; regione estrema; i punti estremi del campo
|| estremo oriente, asia orientale
3. massimo, grandissimo, gravissimo: in estrema miseria posto (boccaccio); trovarsi in estrema necessità; e. supplizio
|| sport sport estremi, caratterizzati dall'alto grado di difficoltà e pericolosità
|| alpinismo estremo, quello che si pratica affrontando le più grandi difficoltà tecniche
|| sci estremo, quello che si pratica discendendo pareti e canali ghiacciati a fortissima pendenza
4. di idee, dottrine e sim., radicale, intransigente: tendenze estreme
|| polit estrema destra, insieme dei partiti più rigidamente conservatori
|| estrema sinistra, insieme dei partiti dell'area più progressista
|| partiti estremi, partiti politici caratterizzati da posizioni radicali
b s.m.
1. punto estremo, parte estrema, momento estremo: l'e. del viale; i due estremi di un palo
|| all'estremo, al massimo grado
|| essere agli estremi, in fin di vita
|| gli estremi, l'estremo della vita, il momento della morte
|| gli estremi si toccano, cose e sentimenti opposti hanno spesso somiglianza tra di loro
2. fig. eccesso, esagerazione: è passato da un e. all'altro
|| Limite massimo: spinge sempre le cose all'e.
3. spec. al pl. elemento essenziale
|| Dato di identificazione: gli estremi della carta di identità
|| dir estremi di un reato, gli elementi necessari perché il reato esista
|| filos i due termini finali di un sillogismo
4. mat il primo e il quarto termine di una proporzione
|| estremo di un intervallo, di un segmento, uno dei due punti che lo individuano
|| estremo di una funzione, di una o più variabili, punto in cui assume un valore massimo o minimo rispetto ai punti adiacenti
5. sport nel rugby, il giocatore in difesa più arretrato
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Definizione di Garzanti linguistica
estremo
[e-strè-mo]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. ultimo (nello spazio o nel tempo): il limite, il confine estremo; fare un estremo tentativo |l’ora estrema, il passo estremo, l’estremo respiro, (fig.) quelli della morte |estremo saluto, (fig.) quello che si porge a un defunto
2. molto grande, notevole: estrema gioia; estremo dolore; estrema stanchezza; guidare con estrema prudenza; estremo pallore del volto | molto grave: trovarsi in estremo pericolo | risolutivo, drastico: decisione estrema; rimedio, provvedimento estremo | (prov.) a mali estremi, estremi rimedi, situazioni molto gravi vanno fronteggiate con rimedi straordinari
3. radicale, non moderato, specialmente in politica: idee, tendenze estreme; estrema destra, sinistra, i partiti che occupano le ali esterne dello schieramento parlamentare e propugnano soluzioni politiche molto nette, sia in senso conservatore sia in senso riformatore o rivoluzionario
4. si dice di attività sportiva ad alta percentuale di rischio, che richiede requisiti fisici e psichici particolari: sci, alpinismo estremo
♦ n.m.
pl. -i
1. punto estremo, parte estrema; estremità: gli estremi di un segmento; gli estremi si toccano, le cose opposte hanno qualche somiglianza; ne lo stremo d’Europa (DANTE Par. VI, 5) |gli estremi di una proporzione, (mat.) il primo e il quarto termine
2. (pl.) i dati essenziali che caratterizzano, che individuano qualcosa o qualcuno: gli estremi di un documento, di una pratica; gli estremi di un reato, le condizioni previste dalla legge perché esso sussista; lasciare i propri estremi, le proprie generalità
3. limite, momento estremo; fine, termine: essere all’estremo delle forze; resistere fino all’estremo |essere agli estremi, in fin di vita, o in una situazione disperata
4. colmo; eccesso: l’estremo della gioia, della disperazione; passare da un estremo all’altro
5. (sport) nel rugby, il giocatore più arretrato, schierato in difesa della linea di meta
6. (ant.) miseria, necessità: essendo così Federigo venuto all’estremo (BOCCACCIO Dec. V, 9)
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Etimologia
← dal lat. extrēmu(m), superl. di ĕxter o extĕrus ‘che sta fuori’; cfr. estero.
Termini vicini
estremiżżare estremità estremìstico estremista estremismo estrazióne estravagante estrattóre estratto estrattivo estrarre estrapolazióne estrapolare estraniare estràneo estraneità estraìbile estragóne estradòsso estradizióne estradare estorsivo estorsióne estòrcere èstone estòllere ésto estivo estivazióne estivare èstridi estrinsecare estrinsecazióne estrìnseco èstro estroflessióne estroflèttere estrògeno estrométtere estromissióne estróne estróso estroversióne estrovèrso estrovèrtere estrùdere estrùere estruṡióne estruṡivo estruṡo estruṡóre estüare estüàrio estumescènza estüóso eṡuberante eṡuberanza eṡuberare eṡùbero eṡulare