Il lemma finire
Definizioni
Definizione di Treccani
finire
v. tr. e intr. [lat. fīnīre, der. di finis «limite; cessazione»] (io finisco, tu finisci, ecc.). –
1. tr. a. condurre a fine, a termine, a compimento: f. un lavoro, un articolo, un disegno; f. una casa o la costruzione di una casa; la sorpresa gl’impedì di f. la frase. b. nella lavorazione di oggetti, è spesso usato come sinon. di rifinire (cfr. anche finitura); ant., portare alla perfezione, al più alto grado: l’ardor del desiderio in me finii (dante); non perch’io creda sua laude finire (dante), dire pienamente le sue lodi. c. ridurre all’estremo, consumare interamente: f. un patrimonio; f. le scorte di viveri; f. un pollo o sim., mangiarlo tutto; f. una bottiglia, berne tutto il contenuto; pop., f. qualcuno, ammazzarlo (anche di animali: il cavallo s’era azzoppato, e hanno dovuto finirlo con due colpi di pistola). d. giungere al termine di qualche cosa: f. gli studî, un viaggio, la ferma; f. il periodo di lutto; f. gli anni, compiere un altro anno di vita (analogam., f. i diciott’anni, i sessant’anni, ecc.); f. i proprî giorni, morire (scherz., anche di arnese o altro oggetto divenuto inservibile). con di e l’infinito: f. di leggere un libro (o la lettura di un libro, o semplicem. f. il libro); f. di fare colazione, di scontare una pena; finire di soffrire, di penare, morire dopo lunghe sofferenze (o anche solo morire, quando si consideri la vita come un seguito di sofferenze). spesso usato assol.: ancora poche parole e ho finito (sottint. di parlare, il discorso o sim.); appena hai finito (sottint. ciò che stai facendo), passa da me; e a persona che stia parlando da un pezzo, spec. se dice cose spiacevoli o noiose: hai finito? uso assol. si ha anche nella costruzione finire con ...: finì col cedere; finiremo col rimetterci; finirai con lo stancarmi; ha finito col rovinare ogni cosa (frasi equivalenti a: alla fine cedette; alla fine ci rimetteremo, ecc.); meno bene, ma frequente nell’uso, finire per: ha finito per confessare ogni cosa. e. troncare, far cessare, smettere: bisogna f. questo scandalo, questi litigi (diverso da far finire); non finiva mai di parlare, di lamentarsi; più com. finirla, con il pron. la indeterminato: sono stufo e ho voglia di finirla, a proposito di liti, contrasti, questioni noiose e sim. (anche farla finita, v. finito, n. 1 a); parlava parlava e non la finiva più; bisogna finirla con queste pagliacciate; finiamola con questi scherzi!; finitela!; è ora di finirla!; la finisci o no?; quando la finirai (o la finisci)?; la farò f. io!, frase di minaccia generica. f. nel linguaggio del tennis, f. il colpo, eseguire il punto vincente, dopo essere riusciti a spiazzare l’avversario.
2. tr., ant. finire qualcuno, dargli soddisfazione, acquietarlo (e nel linguaggio comm., fargli una prestazione dovuta, o dargli ricevuta di una prestazione sua, del saldo di un suo debito; usato assol., pagare fino all’ultimo un proprio debito). È tuttora di uso region., nella forma negativa, con riferimento a cosa o persona che non va del tutto a genio, che non convince: quest’uomo, questa musica non mi finisce.
3. intr. (aus. essere) a. arrivare alla propria fine; quindi, in partic., morire: finì in mezzo ai più atroci tormenti; per iperbole, sentirsi f., sentirsi venir meno le forze. più genericam., avere fine, avere termine: anche l’estate è finita oramai; la lezione è finita; tutto è finito, non c’è più rimedio, non c’è più nulla da fare; tra loro tutto è finito, hanno rotto ogni relazione; la cosa però non finisce qui, avrà un seguito (è spesso frase di vaga minaccia); una chiacchierata che non finiva più, lunghissima; anche in senso spaziale: una strada che non finisce mai; qui finisce la periferia e comincia l’aperta campagna. in senso temporale, l’infinito può essere sostantivato: sul f. del giorno; la cerimonia era sul finire. b. di cose materiali, essere consumato interamente: il pane è finito, non ce n’è più; sono finiti i quattrini. c. concludersi, avere un determinato esito: tutto è bene ciò che finisce bene; com’è finita quella faccenda?; con soggetto sottinteso: questa volta va a finire male; e nella forma impersonale, per indicare il modo con cui una cosa si risolve: finirà col piovere; finirà che lo prendo a ceffoni. d. terminare in un dato modo: la corda finisce con un nodo; il bastone finisce a punta, o con una punta di ferro; parola che finisce in vocale; tutti (e non tutti) i salmi finiscono in gloria, frasi prov. (v. gloria2, n. 1); spesse volte le giocate van f. a bastonate (prov. scritto sull’asso di bastoni di un certo tipo di carte da gioco). e. di strada, fare capo: questo sentiero finisce alla malga; di corso d’acqua, sfociare: la sieve finisce nell’arno. analogam., di persona: dove andiamo a f. seguendo questa viottola?; frequente l’uso fig.: di questo passo non so dove s’andrà a f.; e con riguardo all’esito, alla riuscita, soprattutto in conseguenza del proprio comportamento: f. in carcere, in galera; è finito come si meritava; anche con compl. predicativo: se séguita a non curarsi finirà tisico. f. con sign. più particolare, f. in un luogo, andarci più o meno definitivamente, oppure caderci, esservi gettato o abbandonato e sim.: appena vinto il concorso per insegnante, è finito in un paesello di montagna; è scivolato ed è finito nel fosso; la bambola è finita in un angolo; la mia pratica è finita nel dimenticatoio; chissà dove è andato a f.!, di persona o cosa di cui non si sa dove sia o che cosa ne sia successo. g. tendere, mirare a un fine, in frasi come: dove vuoi andare a f. con codesto discorso?; ho capito dove vuoi andare a f., e sim. ◆ part. pres., letter. e poco com., finènte o, alla latina, finiènte: parola finente in consonante. ◆ part. pass. finito, anche come agg. (v. la voce).
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Definizione di Hoepli
finire
[fi-nì-re]
(finìsco, -sci, -sce, finiàmo, finìte, finìscono; finìi, finìsti, finì, finìrono; finènte; finìto)
a v.tr.
1. dar fine, portare a termine, a compimento: f. un lavoro, una casa, un discorso, la stesura di un romanzo
|| Compiere, concludere un'azione (seguito dalla prep. di e dal v. all'inf.): ho finito or ora di leggere il libro; finite di mangiare; finirà di soffrire
|| finire gli anni, compierli
|| finire la vita, i propri giorni, morire
2. esaurire, consumare completamente: abbiamo finito le riserve di viveri; ha finito lo stipendio in pochi giorni; ha finito il patrimonio della moglie
|| estens. uccidere: lo hanno finito a bastonate
3. interrompere, smettere, far cessare: dovete f. questi sciocchi litigi; non finisce mai di parlare
|| finirla, smetterla: la volete f. sì o no?; finiscila!
4. estens. dare gli ultimi ritocchi a qualcosa, curandone i particolari: f. la torta con una decorazione di ciliegine
5. ass. produrre, a lungo andare, un certo risultato, approdare a un certo esito (seguito dalla prep. con o per e dal v. all'inf.): finiremo con l'accettare; ha finito col rimetterci anche le spese; finirà per compromettersi; finirà col piovere
b v.intr. (aus. essere)
1. aver fine, arrivare a compimento: l'anno è finito bene; le ferie sono finite; la messa è finita; tutto è finito
|| Essere consumato, esaurirsi: i viveri sono finiti; lo stipendio finirà molto presto
2. smettere, cessare (con costr. impers., seguito dalla prep. di e dal v. all'inf.): è finito di piovere, di grandinare
3. concludersi, terminare: la discussione, poi, com'è finita?
|| Di parola, avere una determinata terminazione: f. in vocale, in consonante
|| andare a finire, avere un certo esito: com'è andata a f.?; andrà a f. che non vengo; questa volta va a f. male
|| fig. tendere, mirare, andare a parare: con questo discorso dove vuoi andare a f.?
|| finire bene, male, avere una conclusione buona, cattiva
|| non finisce qui!, espressione con cui si minaccia un seguito poco gradevole di una questione
4. di persona, avere una certa sorte, un determinato destino: è finito in miseria; finirai in galera; dove andremo a finire?
|| Diventare, spec. contro le aspettative: f. primo ministro; è finito cuoco di un cargo
|| chissà dov'è andato a finire, riferito a persona di cui non si sa più nulla
5. di strada, percorso, fiume e sim., aver termine, sboccare: un fiume che finisce nel lago; un sentiero che finisce tra gli scogli
6. di oggetto, cadere, cacciarsi: il mio cappello è finito in acqua; dove saranno finiti i miei occhiali?
c come s.m. (solo sing.)
Fine, termine: il f. del giorno, della notte
|| al finire, alla fine
|| sul finire, in fondo, verso la fine
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Definizione di Garzanti linguistica
finire
[fi-nì-re]
io finisco, tu finisci ecc.
a aus. avere
1. terminare, completare, portare a compimento: finire un lavoro; finire un corso, il periodo di prova; quando avremo finito, andremo via; finire gli anni, compierli; finire i propri giorni, morire; finire un libro, terminare di scriverlo o di leggerlo
2. uccidere, specialmente qualcuno che è già stato ferito gravemente
3. consumare del tutto, esaurire: finire il vino, le scorte
4. smettere di fare qualcosa; interrompere: non finivano più di parlare | (con \i0 la pronome neutro)finiscila!, è ora di finirla!, smetti, smettete di disturbare, oppure di parlare o di fare quello che stai, che state facendo: è ora di finirla con questa ridicola diatriba
5. (lett.) elevare a perfezione, portare al più alto livello: l’ardor del desiderio in me finii (DANTE Par. XXXIII, 48)
♦ v.intr.
a aus. essere
1. terminare, avere fine: lo spettacolo finisce alle 22; la spiaggia finisce dove comincia il monte; è finito di piovere; il burro è finito; tra noi due tutto è finito |non finire più, (fig.) essere molto lungo, tanto da dare l’impressione di essere interminabile: il film non finiva più |non finisce qui!, espressione minacciosa per indicare che ci sarà un seguito
2. sboccare, sfociare: la strada finisce nella piazza; l’Adda finisce nel Po
3. concludersi, terminare in un dato modo; avere un particolare risultato: come sempre, tutto finirà in una bolla di sapone; in italiano quasi tutte le parole finiscono in vocale | (prov.) tutto è bene quel che finisce bene, un risultato positivo fa dimenticare le difficoltà incontrate per ottenerlo
4. capitare; essere mandato, relegato in un posto: è finito in una zona impervia; finirà in galera | detto di un oggetto che non si riesce a trovare, essere, trovarsi: dove è finita la mia penna?
5. diventare: è finito povero |finire male, andare in rovina, specialmente sul piano economico e sociale; fare una brutta morte
6. introduce un verbo che indica il risultato a cui si arriva insistendo in una azione [+ con, per]: provando e riprovando, ha finito per riuscirci; se continui così finirai con l’ammalarti
♦ n.m. invar.
termine, fine: sul finire dell’estate
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Etimologia
← lat. finīre, deriv. di fīnis ‘limite, confine’.
Termini vicini
finimóndo finiménto fingiménto fìngere finézza finestrino finestratura finestrato finèstra finecórsa fine finché finca finattantoché finanzière finanzièra finanziatóre finanziàrio finanziària finanziare finanziaménto finanza finanche finaliżżazióne finaliżżare finalità finalìstico finalista finalìssima finalismo finis finish finissàggio finità finitézza finìtimo finito finitóre finitrice finitùdine finitura finizióne finlandése finn fìnnico fino finòcchio finocchióna finóra finta fintàggine fintantoché fintare finto finzióne fio fiocàggine fioccare fiòcco fioccóso