Il lemma finòcchio
Definizioni
Definizione di Treccani
finòcchio
s. m. [lat. fenŭcŭlum, variante di fenicŭlum o foenicŭlum]. –
1. a. erba delle ombrellifere (lat. scient. foeniculum vulgare), bienne o perenne se spontanea, annua se coltivata, alta fino a 2 m, con foglie multifide, munite di ampia guaina basale, e ombrelle con molti fiori gialli; il frutto è un diachenio oblungo, grigiastro o gialliccio, percorso da 10 costoline più chiare, evidenti, con il quale, così come con le radici, si preparano polveri, infusi, estratti e tinture a scopo eupeptico e, nella medicina popolare, galattagogo ed emmenagogo. sottospecie e varietà: f. arancino (foeniculum vulgare ssp. piperitum), perenne, spontaneo nelle zone mediterranee, con frutti di sapore acre e disgustoso; f. forte o selvatico (foeniculum vulgare ssp. vulgare), perenne, spontaneo nel mediterraneo e comune in tutta italia, con frutti piuttosto piccoli di sapore sgradevole; f. dolce o di roma (var. dulce), annuo o bienne, con frutti (semi di finocchio) lunghi fino a 10 mm, chiari, di sapore dolciastro, adoperati come condimento, e dai quali si estrae un olio etereo (essenza di finocchio) usato in profumeria, in liquoreria e in medicina; f. di bologna o di chioggia (var. azoricum), varietà coltivata, annua, caratteristica per i germogli bulbosi, che si consumano come ortaggio. b. il germoglio bulboso del finocchio usato come ortaggio: mangiare un f. crudo; sformato di finocchi. si distinguono, nell’uso corrente, un f. maschio, rotondeggiante, tenero e poco filamentoso, che si mangia soprattutto crudo, in insalata o in pinzimonio, e un f. femmina, di dimensioni minori, più schiacciato e allungato, meno aromatico, preferito per la cottura. c. il seme, e più spesso, con valore collettivo, i semi del finocchio: condire i fegatelli col finocchio.
2. nome di piante appartenenti ad altri generi: a. f. acquatico, il fellandrio. b. f. alpino, detto anche finocchiana o finocchiella (meum athamanticum), erba perenne che cresce nei prati e pascoli delle alpi e di altri monti d’europa, le cui radici vengono usate come tonico, digestivo e carminativo. c. f. d’alpe o alpino (ligusticum mutellinoides), erba dei pascoli alpini che fiorisce verso la fine dell’estate. d. f. fetido, altro nome dell’aneto. e. f. marino (crithmum maritimum), detto anche cretamo o critmo o bacicci o baciglia, erba perenne che cresce su rocce presso il mare nel mediterraneo e lungo le coste europee dell’atlantico, con foglie carnose, glauche, che si possono usare come i capperi, mentre le radici e i frutti sono diuretici, depurativi e aperitivi. f. f. porcino (peucedanum officinale), erba perenne dell’eurasia, non rara nei prati e nei boschi dell’italia continentale, le cui radici sono usate come medicinali.
3. fig. a. volg. omosessuale maschio. b. ant. uomo inetto, babbeo. ◆ dim. finocchiétto, finocchino; accr. finocchióne; pegg. finocchiàccio (tutti usati nel sign. proprio, e nel sign. fig. 3 a).
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Definizione di Hoepli
finocchio
[fi-nòc-chio]
1. bot pianta erbacea (foeniculum vulgare) perenne della famiglia delle ombrellifere, dal fiore giallo e dai semi fortemente aromatici
|| Germoglio bulboso della pianta, usato come ortaggio a scopo alimentare: insalata di finocchi; condire i finocchi crudi
2. volg., spreg. omosessuale di sesso maschile
3. ant. uomo balordo, babbeo
‖ dim. finocchìno; finocchiétto
|| accr. finocchióne
|| pegg. finocchiàccio
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Etimologia
← lat. tardo fenucŭlum, per il class. fenicŭlu(m), deriv. di fēnum ‘fieno’.
Termini vicini
fino fìnnico finn finlandése finizióne finitura finitùdine finitrice finitóre finito finìtimo finitézza finità finissàggio finish finis finire finimóndo finiménto fingiménto fìngere finézza finestrino finestratura finestrato finèstra finecórsa fine finché finca finocchióna finóra finta fintàggine fintantoché fintare finto finzióne fio fiocàggine fioccare fiòcco fioccóso fioccuto fiòcina fiocinare fiocinatóre fiòcine fiòco fiónda fiondare fiondatóre fioràio fiorare fiorato fiordaliṡo fiordilatte fiòrdo fióre fiorènte