Il lemma finzióne

Definizioni

Definizione di Treccani

finzióne
s. f. [dal lat. fictio -onis, rifatto secondo il verbo fingere]. –
1. l’atto, o l’abitudine, di fingere, di simulare: parlare senza f.; un uomo tutto f.; in ogni esistenza, anche la meno offerta, si nasconde un germe di f. e d’allegoria (bufalino); più spesso, la cosa stessa che si fa o si dice fingendo: non gli credere, è una f.; tutte f. le sue!; f. giuridica, espressione equivalente al lat. dei giuristi fictio iuris (v.).
2. letter. invenzione della mente, ciò che si crea con l’immaginazione: f. poetiche.

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Definizione di Hoepli

finzione
[fin-zió-ne]

s.f. (pl. -ni)
1. azione e risultato del fingere: un uomo pieno di f.; parlare senza f.
SIN. doppiezza; simulazione
2. cosa falsa, simulata: hanno la bocca piena d'ingannevoli finzioni (fra giordano); non ti credo, è una f. la tua
|| finzione scenica, simulazione della realtà che avviene sulla scena teatrale
3. lett. invenzione, fantasia della mente, più o meno simile al vero: il suo spirito si stimò capace di generare finzioni gigantesche (d'annunzio); finzioni poetiche; la f. dantesca

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Definizione di Garzanti linguistica

finzione
[fin-zió-ne]
pl. -i
1. simulazione, falsità, doppiezza, ciò che è fatto o detto ma non è vero: parlare senza finzioni; agire con finzione; la sua è tutta una finzione
2. creazione fantastica: finzione poetica; finzione scenica, cinematografica, l’illusione della realtà creata dal teatro, dal cinema

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Etimologia

← dal lat. fictiōne(m), deriv. di fĭctus, part. pass. di fingĕre ‘fingere’.