Il lemma poèta
Definizioni
Definizione di Treccani
poèta
s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). –
1. chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’ottocento; certi poete in lingua latina (dante); le tre poetesse del cinquecento: vittoria colonna, veronica gambara e gaspara stampa; perché tu mi dici: poeta? io non sono un poeta. io non sono che un piccolo fanciullo che piange (corazzini); e noi grandi p. ... che accampiamo quel desiderio vitale di essere puri al di fuori di tutto (alda merini). frasi prov.: poeti si nasce, non si diventa (anche: poeti si nasce, oratori si diventa, spesso nella forma lat. poetae nascuntur, oratores fiunt); a tutti i p. manca un verso, tutti gli uomini, anche i più perfetti, hanno qualche difetto. accompagnato da varie determinazioni: p. lirico, epico, drammatico, tragico, satirico, ecc.; i p. giocosi del trecento; p. barocco, romantico; i p. parnassiani, simbolisti, decadenti, ermetici; i p. maledetti (v. maledetto); p. laureato (v. laureato); p. cesareo o aulico o di corte (v. cesareo1); p. dialettale, che scrive nel proprio dialetto; p. estemporaneo, chi ha grande facilità di comporre versi improvvisando; poeta-soldato, denominazione attribuita a g. mameli e a g. d’annunzio. seguito da una specificazione più precisa: il p. di recanati, il p. dell’eneide, il p. degli inni sacri; il p. del dolore, dell’infelicità, il leopardi; per antonomasia, il sommo p., il divino p., o anche assol. il p., dante.
2. a. scrittore, o artista in genere, che nelle sue opere sia riuscito a trasfigurare in vera poesia il suo contenuto spirituale: nei «promessi sposi» il manzoni è vero p.; silvestro lega nei suoi ritratti ha tocchi da poeta. b. con uso assol. ha sempre senso positivo, contrapponendosi spesso a versificatore (o verseggiatore) o anche ad artista quando si voglia mettere a contrasto l’abilità tecnica con la forza del sentimento e la robustezza della fantasia: non basta scrivere versi per essere un p.; nel monti, più che il p. si sente l’artista.
3. per estens., chi ha il gusto e il sentimento del bello, è dotato di fervida fantasia e di particolare sensibilità, tanto da dimenticare facilmente la realtà per l’ideale: avere un animo, un cuore di p.; essere p. nell’intimo. anche, persona fantasiosa, originale e bizzarra, che ha spesso la testa nelle nuvole: presso il volgo di milano, e del contado ancora più, poeta non significa già, come per tutti i galantuomini, un sacro ingegno, ...; vuol dire un cervello bizzarro e un po’ balzano, che, ne’ discorsi e ne’ fatti, abbia più dell’arguto e del singolare che del ragionevole (manzoni). ◆ dim. poetino (con valore per lo più spreg.); spreg. poetùccio, poetùcolo, poetónzolo; accr., scherz., poetóne; pegg. poetàccio (v. anche poetastro).
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Definizione di Hoepli
poeta
[po-è-ta]
1. chi compone poesie: p. lirico, epico, drammatico, cavalleresco; p. classico, romantico, futurista, crepuscolare, ermetico; i poeti italiani del duecento
|| poeta cesareo, di corte, che gode i favori di un principe, di un sovrano e ne canta l'elogio
|| per anton. il divino poeta, dante
2. estens. artista capace di infondere nelle sue opere fantasia creatrice e bellezza: un p. della scultura, della pittura, della musica, del cinema
|| Chi, componendo in versi o in prosa, esprime originalità ed efficacia di creazione: è un buon verseggiatore ma non certo un p.
3. fig. persona ricca di fantasia e di sensibilità, dotata di senso del bello e di profonda tensione ideale: ha un'anima di p.; guarda il mondo con gli occhi di p.
|| pop. persona stravagante, bizzarra: ha un'aria da p.
4. fig., spreg. chi vive fuori della realtà, priva di senso pratico; utopista, sognatore: ora metti i piedi in terra e non fare il p.; sei sempre il solito p.!
‖ dim. poetìno; poetèllo; poetarèllo
|| accr. poetóne
|| pegg. poetàccio; poetùccio; poetùcolo; poetónzolo
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Definizione di Garzanti linguistica
poeta
[po-è-ta]
pl.m. -i, f. -e
1. chi compone poesie: poeta lirico, epico; poeta classico, romantico | chi, scrivendo in versi, esprime una forte originalità artistica: c’è un profondo divario tra un vero poeta e un onesto verseggiatore dim. poetino, pegg. poetaccio, poetastro, poetucolo
2. chi ha ricca fantasia ed è ammiratore delle cose belle ed elevate | (iron.) chi ha scarso senso pratico e si abbandona a fantasticherie
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Etimologia
← dal lat. poēta(m), dal gr. poiētḗs, deriv. di poiêin ‘fare, produrre’.
Termini vicini
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