Il lemma pravo

Definizioni

Definizione di Treccani

pravo
agg. [dal lat. pravus «deforme, malvagio»], letter. – malvagio, perverso: uomini p.; guai a voi, anime prave! (dante, riferendosi alle anime dei dannati); molte genti provàr dure vicende e prave diventàr per lungo affanno (leopardi); azioni, opere prave; vita, costumi p., rivolti al male. con sign. attenuato, crudele, spietato: poi vedi come amor crudele e pravo vince davit (petrarca); depravato, guasto: gusti p.; usanze prave. con uso di sost.: la vostra avarizia il mondo attrista, calcando i buoni e sollevando i pravi (dante). ◆ avv., non com., pravaménte, con pravità, malvagiamente.

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Definizione di Hoepli

pravo
[prà-vo]

a agg.
lett. malvagio, cattivo
|| Crudele, spietato: poi guarda come amor crudele e p. / vince davit (petrarca)
|| Depravato, degenerato: pravi istinti
CONT. buono, mite
b s.m. (f. -va)
lett. persona prava

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Definizione di Garzanti linguistica

pravo
[prà-vo]
f. -a; pl.m. -i, f. -e
(lett.) malvagio, perverso: Guai a voi, anime prave! (DANTE Inf. III, 84)
♦ n.m.
f. -a; pl.m. -i, f. -e
(lett.) persona prava, malvagia: la vostra avarizia il mondo attrista, / calcando i buoni e sollevando i pravi (DANTE Inf. XIX, 104-105)

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Etimologia

← dal lat. prāvu(m) ‘storto, malvagio’.