Il lemma quale
Definizioni
Definizione di Treccani
quale
agg. e pron. [lat. qualis]. – indica, con valore interrogativo e relativo, singoli elementi (cose, persone, animali, ecc.), o categorie di elementi, in relazione alla qualità per cui si caratterizzano e distinguono (vorrei acquistare un buon vocabolario, ma quale?; quali vini rossi preferisci?), o anche la qualità stessa di un elemento o di una categoria (questo lavoro non è quale avrei voluto, ma ho dovuto accettarlo). mentre è normale nell’uso letter. o elevato e colto, è spesso sostituito nell’uso corrente e colloquiale con che interrogativo (che vini preferisci?, di che qualità?; anche preceduto da prep.: da che parte vieni?; con che autobus vai a casa?). nel sing., è frequente la forma tronca qual, masch. e femm., sia davanti a consonante: per la qual cosa; qual si voglia; ogni qual volta; in certo qual (non quale) modo; e, in tono scherzoso, qual sia davanti a vocale, e in questo caso, poiché si tratta di un troncamento e non di un’elisione, è raccomandata dai grammatici la grafia senza apostrofo: qual orrore, qual età, qual era; qual è la verità? (scorretto, qual’orrore, qual’età, qual’era, qual’è la verità?); nel plur., accanto a quali, masch. e femm., coesiste nell’uso ant. o poet. la forma quai (anche troncata in qua’).
1. come agg. o pron. interrogativo: a. in interrogazioni dirette: quali sono le tue intenzioni?; a quali mezzi ricorrerà?; con quali amici confidarsi?; qual colpa, qual giudicio o qual destino fastidire il vicino povero ...? (petrarca); qual cavalla vedestù mai senza coda? (boccaccio). con funzione di pron. (anche se spesso è, in realtà, attributo di un sost. precedente o seguente): sono tutte belle queste cravatte, quale mi consigli?; ecco due possibili soluzioni: quale preferisci?; di quali hai maggior copia, di beni o di mali? (leopardi). ant. come equivalente di un chi interrogativo: meuccio destatosi disse «qual se’ tu?» (boccaccio). b. in interrogazioni indirette: ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia (dante); dimmi quale strada farai; vorrei sapere per quale ragione non mi saluta più. funzione soprattutto stilistica ha la locuz. non so quale, che conferisce vaghezza e indeterminatezza alla frase: c’era in lei non so qual grazia esotica; provava non so quale nostalgia di quei luoghi. ant. e raro con valore neutro, nel sign. di «quale delle due cose»: dicendoli quale e’ volesse, o subito restituire il suo porco, o che egli andasse al rettore (sacchetti).
2. in frasi esclamative, per attirare l’attenzione su una persona o una cosa che si distingue per qualità particolari: quale artista muore con me! (v. qualis artifex pereo!); in frasi ellittiche: quale orrore!, quale disgrazia! (nell’uso com., piuttosto che orrore!, che disgrazia!); gli ho dato una lezione: e quale!
3. a. come agg. relativo, della qualità che, nelle condizioni che, come quello che: piacemi almen che’ miei sospir’ sian quali spera ’l tevero e l’arno e ’l po (petrarca); ha avuto un successo quale non avrei mai immaginato (nell’uso com., piuttosto come); il lavoro, quale voi lo vedete, è ancora lontano dal compimento. frequente per introdurre un’esemplificazione, col sign. di «come per esempio»: tutti i cetacei, quale [non quali quando segue nome sing.] la balena, sono mammiferi; a volte col sign. di «della qualità, della forza di»: pittori quali giotto e masaccio (dove si può sottintendere: grandi, insigni). spesso in correlazione con tale: diede tale esempio quale ancora non s’era mai visto; l’esito non fu tale, quale s’era sperato; ma l’espressione tale quale (o tal quale, o tale e quale) si usa talvolta, nel linguaggio com., come un tutto unico, nel sign. di «somigliantissimo», «identico»: è tal quale il padre; questa camicetta è tale e quale la tua; anche assol., con funzione di agg.: ne comperò uno tal quale; e con valore neutro: fa’ come vuoi, per me è tale e quale, è la stessa cosa. nell’uso letter. l’agg. quale serve spesso a introdurre il primo termine di una similitudine (in correlazione o no con tale): qual istordito e stupido aratore, poi ch’è passato il fulmine si leva ... tal si levò il pagano a piè rimaso (ariosto). b. nell’uso com., si usa talvolta invece di come, per indicare la funzione, l’incarico, in virtù del quale qualcuno agisce in un dato modo («in qualità di, nella sua qualità di»): quale ministro, può decidere lui la questione; partecipa al congresso, quale rappresentante del suo istituto.
4. con funzione di pron. relativo, preceduto dall’articolo, senza alcun riferimento alla qualità, come equivalente più sostenuto di che o cui: la pianura, la quale è bagnata dal po e dai suoi affluenti ...; un’opera, per il compimento della quale occorrono decine d’anni; quante, quante ... cose, le quali non potrò se non piangere (manzoni); anticam., con questo valore, senza l’articolo: a guisa d’una bulla cui manca l’acqua sotto qual [= sotto la quale] si feo (dante); la iustitia di torquato, qual per osservare la militare disciplina non perdonò al figliuolo (l. b. alberti). spesso, nell’uso letter., soprattutto antico, è collocato in principio di periodo, per collegarlo al precedente, conformemente a un uso frequentissimo nella sintassi latina: a’ quali ragionamenti calandrino posta orecchie ... si congiunse con loro (boccaccio), corrispondente a «calandrino, posto orecchio a quei ragionamenti ...».
5. a. come pron. indefinito, senza art., è d’uso letter. piuttosto raro, ma abbastanza frequente se ripetuto, quale ... quale, quali ... quali, per contrapporre due o più oggetti, due o più categorie: qual va dinanzi, e qual di dietro il prende, e qual dallato li si reca a mente (dante); avresti tu [prometeo] pensato, quando rubavi ... il fuoco ... per comunicarlo agli uomini, che questi se ne prevarrebbero, quali per cuocersi l’un l’altro nelle pignatte, quali per abbruciarsi spontaneamente? (leopardi). b. come agg. e pron. indefinito (con il senso di «qualunque, chiunque»), e con il verbo al cong.: ivi fa’ che ’l tuo vero, qual io mi sia, per la mia lingua s’oda (petrarca); in qual ora, in qual parte del suolo, trascorriamo quest’aura vital, siam fratelli (manzoni). può essere seguito da che, sia immediatamente, come nelle locuz., ormai ant. ma talora anche d’uso pop., quale che sia e la più rara quale si sia, con lo stesso sign. di qualsiasi e qualsisia (per es.: ha necessità di guadagnare e accetterebbe un lavoro quale che sia; in quale si sia ora del giorno, lo trovi sempre al caffè a giocare a carte), sia con un sost. inserito nel mezzo: in qual forma, in quale stato che sia, dentro covile o cuna, È funesto a chi nasce il dì natale (leopardi). funzione di agg. indefinito ha anche nella locuz. fam. in (un) certo qual modo, in qualche modo, con valore restrittivo; mentre un certo qual (una certa qual) serve (come non so quale, di cui al n. 1 b) a dare alla frase un senso di indeterminatezza: sentiva dentro di sé una certa qual voglia di vendicarsi. v. inoltre i pron. qualche, qualsia, qualsisia, qualsivoglia, e gli avv. qualora e qualvolta.
6. fam. per la quale, espressione invar., riferita con valore attributivo a cosa o persona che incontra la nostra approvazione: un pranzetto proprio per la quale; anche in frasi negative: una persona non tanto per la quale, di cui non ci si deve fidare troppo, di dubbie qualità morali. meno spesso con uso avverbiale, bene, in modo soddisfacente: la faccenda non è andata molto per la quale.
7. s. m., poet. ant. la qualità: il buono accoglitor del quale, dïascoride dico (dante), dioscoride autore di un’opera sulle qualità medicinali delle piante. ◆ avv. qualménte (v.).
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Treccani...
Definizione di Hoepli
quale
[quà-le]
(pl. m. e f. quàli, ant., poet. quài; ant. davanti a parola che inizia per consonante, qua' troncato davanti a parole inizianti per vocale e, nell'uso lett., davanti a parole inizianti per consonante, spec. in locc. del linguaggio comune: qual è; qual era; qual altro; qual orrore; qual ira; in un certo qual modo; qual buon vento; è quindi grave errore scrivere qual'è, qual'era)
a agg. interrog. m. e f. (troncato davanti a parole inizianti per vocale e, nell'uso lett., davanti a parole inizianti per consonante, spec. in locc. del linguaggio comune: qual è; qual era; qual orrore; qual ira; in un certo qual modo; qual buon vento)
In propos. interrogative dirette e indirette e in propos. dubitative, esprime la volontà di conoscere la natura, la qualità, la categoria, la specie di qualcuno o di qualcosa: q. romanzo preferisci?; quali colpe puoi avere?; per q. ragione dovrei darti ascolto?; q. donna ti ha accompagnato?; per q. mese sarai pronto?; non so per q. partito votare
b agg. esclam. m. e f.
enf. che: q. imprudenza!; q. meraviglia!
c agg. relat. m. e f.
1. (spec. nell'uso lett. in correlazione con tale) della qualità, della natura, della specie che: ci fu una tale bufera, q. non si era mai vista; ebbe una fortuna q. non si sarebbe mai sognato; dopo una sera q. l'abbiamo descritta, e una notte q. ognuno può immaginarla (manzoni); disse cose quali non si possono ripetere
2. (con ellissi del verbo) come per esempio: alcuni quadrupedi, quali il gatto e il cane; poeti quali dante e petrarca
|| tale e quale, tale quale, tal quale, identico
|| Nelle comparazioni come primo termine, seguito o no da tale: e q. è quei che volentieri acquista ... / tal mi fece la bestia senza pace (dante)
d agg. indef. m. e f.
1. (con funzione relat., spec. seguito da che e dal v. al congiunt.) qualunque: bisogna che lo compriate, quali che siano le vostre possibilità economiche
2. lett. (nell'uso anaforico, con funzione correlativa) qual ... qual, uno ... l'altro; alcuni ... gli altri: qual fior cadea nel lembo, / qual sulle trecce bionde (petrarca)
3. pleon. con funzione rafforzativa: l'ho fatto con un certo q. dispiacere
e pron. interrog. m. e f.
1. in propos. interrogative dirette e indirette e in propos. dubitative, esprime la volontà di conoscere la natura, la qualità, la categoria, la specie di qualcuno o di qualcosa: delle due strade, q. devo prendere?; non so q. scegliere; con q. dei due andrai in vacanza?
2. fam. nella loc. per la quale, come si conviene, come dovrebbe essere: oggi non mi sento tanto per la q.; non è un lavoro per la q.
3. ant., lett. chi: meuccio destatosi disse: / qual sei tu? (boccaccio)
f pron. relat. m. e f.
1. (sempre preceduto dall'art. determ.) che, cui: lo chiesi al principale, il q. acconsentì; incontrai sua sorella, la q. stava per partire; sono arrivati i vostri amici, i quali resteranno a cena; è una scusa alla q. non ho mai creduto; è un uomo per il q. farei follie; l'opera della q. stanno parlando è molto antica; la ragazza con la q. vivo è francese; l'ambiente nel q. viviamo è noioso
|| In inizio di periodo, per collegarlo al precedente: rinunciò allo spettacolo. il q., del resto, gli interessava poco
|| ant., lett. senza art. determ.: orlando appunto a montalban giugnea / qual era stato per molti paesi (pulci)
2. lett. chi: e vidi cose che ridir / né sa, né può qual di lassù discende (dante)
g pron. indef. m. e f.
1. (con funzione correlativa) l'uno, l'altro; gli uni, gli altri; alcuni, altri: al fatto erano presenti in molti, quali per curiosità, quali per interesse
2. lett., ant. (spec. seguito da “che” e con il v. al congiunt.) chiunque, qualunque: ivi fa che 'l tuo vero, / qual io mi sia, per la mia lingua s'oda (petrarca)
h avv.
In qualità di, con funzione di: lavora all'estero, q. ambasciatore
come s.m.
ant., poet. la qualità, la natura: la vista mia nell'ampio e nell'altezza / non si smarriva ma tutto prendeva / il quanto e 'l quale di quell'allegrezza (dante)
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Definizione di Garzanti linguistica
quale
[quà-le]
pl. quali, ant. e lett. davanti a consonante quai e qua’
si usa nelle proposizioni interrogative dirette o indirette per chiedere la qualità o l’identità di qualcosa o di qualcuno (è forma concorrente con che, ma quest’ultimo è molto più usato): quali scrittori preferisci?; quale motivo ti ha spinto a scegliere quel progetto?; quali novità ci sono?; con quali amici hai cenato?; a quale medico ti sei rivolto?; quale dimensione deve avere?; quale strada hanno preso?; in quale anno è nato?; dimmi quali libri ti piacciono; non so quale decisione prendere; voglio proprio sapere quali sciocchezze gli ha scritto |non so quale, un certo (con valore indeterminato): ho dentro una non so quale tristezza; sentii non so quale desiderio di andarmene
♦ agg. escl. m. e f.
pl. -i
si usa per sottolineare la qualità di qualcuno o di qualcosa (ma nell’uso corrente è molto più frequente che): quale gioia ho provato nel ricevere la tua lettera!; quale disastro!; quali tristi pensieri!
♦ agg. rel. m. e f.
pl. -i
1. come quello che, (così) come, nelle condizioni in cui (equivale a come, ma è di uso più elevato; è in correlazione implicita o esplicita con tale): hanno utilizzato un linguaggio politico razzista e maschilista quale non avremmo mai immaginato; descrivi subito il fenomeno quale tu lo interpreti; fece tali cose quali nessuno si sarebbe aspettato da lui | nelle enumerazioni: il turismo culturale si indirizza in Italia verso città quali Roma, Venezia e Firenze
2. (lett.) introduce il primo termine di una similitudine: E qual è quei che volentieri acquista, / e giugne 'l tempo che perder lo face, /... / tal mi fece (DANTE Inf. I, 55-58); Quali fioretti dal notturno gelo /... /... / tal mi fec’io di mia virtude stanca (DANTE Inf. II, 127-130)
3. (lett.) usato all’inizio di un periodo stabilisce un collegamento con quello precedente (continua il cosiddetto nesso relativo latino): Al quale Alessandro ogni suo stato liberamente aperse (BOCCACCIO Dec. II, 3)
♦ agg. indef. m. e f.
pl. -i
qualunque, qualsivoglia (seguito da che): sarai il benvenuto, quale che sia la tua opinione |quale... quale, (lett.) uno... un altro: qual fior cadea sul lembo, / qual su le trecce bionde (PETRARCA Canz. CXXVI, 46-47) | come rafforzativo di certo: c’era una certa quale amarezza nelle sue parole; in certo qual modo
♦ pron. interr. m. e f.
pl. -i
1. si usa nelle proposizioni interrogative dirette o indirette per chiedere la qualità o l’identità di qualcosa o di qualcuno: quale vuoi?; quali di questi quadri preferisci?; quale dei due sarà stato?; non so quale scegliere; «Dammi un cd» «Quale?»
2. (ant., lett.) chi: Qual se’ tu che così rampogni altrui? (DANTE Inf. XXXII, 87)
3. (ant., lett.) quale delle due cose: io non so quale io mi dica, che io faccia più il mio piacere, o il tuo (BOCCACCIO Dec. VIII, 10)
♦ pron. rel. m. e f.
pl. -i
sostituisce un nome o un pronome che lo precede, detto antecendente; è sempre preceduto dall’articolo determinativo o dalle preposizioni articolate; può essere soggetto o complemento indiretto (mai complemento oggetto) della frase relativa che apre; equivale a che e a cui, rispetto ai quali è molto più raro e di uso più ricercato, e si usa perciò soprattutto nei casi nei quali che o cui creerebbero ambiguità: la legge della quale tutti parlano; ho incontrato tua madre e tuo fratello, il quale mi ha detto... | (ant., lett.) anche non preceduto dall’articolo: E come questa imagine rompeo / sé per sé stessa, a guisa d’una bulla / cui manca l’acqua sotto qual si feo (DANTE Purg. XVII, 31-33) | (ant., lett.) usato all’inizio di un periodo stabilisce un collegamento con quello precedente: a le qua’ poi se tu vorrai salire / anima fia a ciò più di me degna (DANTE Inf. I, 121-122)
♦ pron. indef. m. e f.
pl. -i
1. con funzione correlativa, chi... chi, alcuni... altri: fra i testimoni interrogati, quali confermarono, quali negarono il fatto; qual se ne andò in contado e qual qua e là (BOCCACCIO Dec. II, 3)
2. (ant., lett.) chiunque, qualunque (anche seguito da che): ivi fa che 'l tuo vero, / qual io mi sia, per la mia lingua s’oda (PETRARCA Canz. CXXVIII, 15-16); Miserere di me... / qual che tu sii, od ombra od omo certo! (DANTE Inf. I, 65-66)
♦ n.m.
pl. -i
(ant., lett.) la qualità: La vista mia ne l’ampio e ne l’altezza / non si smarriva, ma tutto prendeva / il quanto e 'l quale di quella allegrezza (DANTE Par. XXX, 118-120)
♦ prep.
in qualità di, come: quale ministro; quale rappresentante della legge
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Etimologia
← lat. quāle(m).
Termini vicini
qualcuno qualcòsa qualcheduno qualche quai quagliòdromo quàglio quaglière quagliare quàglia quaggiù quagga quàdruplo quadrùplice quadruplicare quàdrupla quadrùpede quadrùnviro quadrunvirato quadrùmane quadrùccio quadròtta quadro quadrìvio quadrittòngo quadrista quadrisìllabo quadrirotóre quadrirème quadrireattóre qualìfica qualificàbile qualificante qualificare qualificativo qualificato qualificazióne qualità qualitativo qualménte qualóra qualsìa qualsìasi qualsisìa qualsivòglia qualùnque qualunquismo qualunquista qualunquìstico qualvòlta quando quandùnque quàntico quantificabile quantificare quantificatore quantificazióne quantile quantìstico quantità