Il lemma qualità
Definizioni
Definizione di Treccani
qualità
(ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a cicerone)]. –
1. a. proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi altro essere, una cosa, un oggetto o una situazione, o un loro insieme organico, come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti e condizioni, attività, funzioni e utilizzazioni. b. riferito a persone: q. fisiche, intellettuali, morali, e q. buone o cattive, positive o negative, ecc. (se manca ogni specificazione, esprime di norma qualità intellettuali e morali positive: avere delle q.; un giovane, uno studente stimato per le sue q.; un’impiegata che ha più difetti che q.; non manca di q., quella ragazza, ma non ha certo quella della modestia; e riferito ad animali: la prima q. di un cavallo è la docilità); un uomo senza q., privo di particolari caratteristiche intellettuali e morali, positive o anche negative: espressione che deriva dal titolo del romanzo dello scrittore austriaco r. musil der mensch ohne eigenschaften (1930-32), nella traduz. italiana l’uomo senza qualità (1956). c. riferito a cose, oggetti e situazioni: q. di una merce, di un prodotto, di un materiale, e assol., con valore positivo, un tessuto, un vino, un marmo di q., di alto pregio; un tipo di lavoro per cui conta più la q. che la quantità; considerata la q. del vivere e de’ costumi di toscana (boccaccio); la q. della vita, espressione recente (calco del fr. qualité de la vie) con cui viene indicato il livello di benessere, anche psicologico, dei cittadini che la società deve tendere a realizzare con le condizioni economiche e di lavoro, ambientali, di relazioni sociali, con la prevenzione delle malattie fisiche e mentali; felice quello che riscontra il modo del procedere suo con le q. de’ tempi (machiavelli); l’accademia dei sillografi ... ha tolto a considerare diligentemente la q. e l’indole del nostro tempo (leopardi). d. con sign. più generico, vicino a quello di tipo, specie, sorta: gente di ogni q.; cioccolata di due q., al latte e amara; una q. di banane delle canarie.
2. locuz. ed espressioni particolari: a. in q. di ..., seguito da un sost., per precisare la funzione ufficiale che una persona riveste abitualmente o in una particolare occasione (in concorso con come e quale): in q. di pubblico funzionario, non posso derogare dalle disposizioni di legge; ha partecipato al congresso in q. di rappresentante dell’ordine dei medici; frequente l’uso con l’agg. possessivo: nella mia q. di direttore, devo pretendere che ...; nella sua q. di commissario, ha il dovere di ..., e sim. b. salto di q., progresso, mutamento o rinnovamento radicale: negli ultimi decennî, nella situazione economica e sociale c’è stato un salto di q.; con un salto di q., il cinema italiano si è nuovamente imposto a livello internazionale. c. ant. alta condizione sociale e dignità, che comporta grande riguardo e rispetto: il re e la marchesana a una tavola sedettero, e gli altri secondo le loro q. a altre mense furono onorati (boccaccio); più spesso nella locuz. agg. di qualità (calco del fr. [homme] de qualité): persona di q., gente di q.; quando un avocato ... arrengava arditamente contro qualche persona di q. (g. gualdo priorato). d. letter. ant. di q. che, o da, di, locuz. agg. o avv. che introduce una frase consecutiva, corrispondente a «tale che», «in modo tale che», «di modo che»: cosimo riaggravò nel male, di q. che passò di questa vita (machiavelli).
3. con usi tecn. e scient. particolari: a. in merceologia e nella pratica commerciale, q. della merce, l’insieme delle proprietà estrinseche e intrinseche (per es., per la frutta, la forma, l’aspetto, la consistenza, il gusto e l’aroma): controllo, garanzia, certificato di q., di merci, prodotti e materiali. in partic., nell’organizzazione della produzione industriale, qualità totale, sistema di gestione della produzione (sviluppatosi in giappone e recentemente diffusosi in europa e negli stati uniti d’america) che si propone di perfezionare il controllo sulla qualità dei prodotti, esercitandolo non solo al termine ma durante tutte le fasi del processo di produzione; introdotto nelle grandi industrie di beni di consumo (per es. automobili), prevede uno specifico addestramento di tutto il personale e richiede la partecipazione attiva della manodopera. b. nella tecnica, il complesso delle caratteristiche che rendono un oggetto adatto all’uso o alla funzione cui è destinato: q. di marcia di un veicolo, e punteggio, indice di q.; q. nautiche di navi e imbarcazioni (v. nautico); q. di volo di un aeromobile (stabilità, caratteristiche di comando e controllo, manovrabilità e maneggevolezza, ecc.); coefficiente di q. di un materiale, di un prodotto. in elettrotecnica ed elettronica, cifra o fattore di q. (o di merito, di bontà), la grandezza numerica che indica la qualità di alcuni componenti o circuiti di un apparato in relazione a determinati usi (v. merito2, n. 1 d). c. nel gioco degli scacchi, la differenza di valore tra una torre e un pezzo leggero (cavallo o alfiere): guadagnare (o perdere o sacrificare) la (o una) q., catturare (o cedere o offrire deliberatamente) una torre in cambio di un cavallo o di un alfiere. d. in grammatica, complemento di q., che ha la funzione, in concorso con l’aggettivo qualificativo, di determinare una persona o una cosa esprimendone una qualità (introdotto dalla prep. di e più raram. con, a, da: un uomo di genio o geniale; un vecchio con la barba bianca; una casa a tre piani; un viso dai tratti regolari); sostantivi astratti di q., come bontà, onestà, ecc.; aggettivi di q., e più spesso qualificativi (v. qualificativo). e. in acustica e nelle sue applicazioni, q. di un suono, il suo timbro, secondo la maggiore o minore purezza. in fonetica, q. di una vocale, il suo timbro, in relazione al punto o alla zona della cavità orale in cui viene articolata (v. timbro). f. in filosofia, il concetto di qualità, pur nel valore fondamentale di aspetto formale e concretamente determinato di una data realtà, assume valori diversi nelle varie correnti di pensiero e nei varî pensatori, fino a perdere rilievo nelle correnti contemporanee. così nella filosofia aristotelica e poi scolastica la qualità è la seconda categoria (dopo la sostanza), divisa in quattro gruppi, e tra le q. sensibili vengono distinte le q. primarie (caldo, freddo, umido, secco) e le q. secondarie o derivate, ricavate appunto dalle primarie. così ancora nel pensiero rinascimentale e moderno (fino al primo settecento) le q. primarie, considerate proprie dell’oggetto e quantificabili, sono contrapposte alle q. secondarie, prodotte dall’azione delle primarie sugli organi di senso. Nella filosofia kantiana, infine, la qualità è una delle quattro categorie fondamentali dell’intelletto.
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Treccani...
Definizione di Hoepli
qualità
[qua-li-tà]
ant. qualitade, qualitate
1. proprietà caratteristica di qualcuno o di qualcosa; attributo: la parola è una q. dell'uomo; la bellezza è una q. fisica
|| in qualità di, con il grado di, con l'incarico di: lo hanno assunto in q. di dirigente
|| qualità negative, difetti, vizi
2. caratteristica distintiva di una persona o di una cosa, suscettibile di giudizio o di valutazione, spec. riguardo al grado di perfezione, di capacità, di utilità: una stoffa di ottima q.; la q. scadente di un lavoro; guardare più alla q. che alla quantità delle cose; non ha le q. necessarie per fare il commerciante
|| Pregio, merito: è molto stimato per le sue q.; una ragazza piena di q.; la q. del suo lavoro è evidente
|| controllo di qualità, indagine statistica volta a controllare e assicurare la conformità dei prodotti al modello stabilito
|| di prima qualità, ottimo
|| di qualità, buono, ottimo: prodotto di q.
|| qualità totale, filosofia aziendale basata sull'attenzione all'aspetto qualitativo dell'attività dell'azienda in tutte le sue componenti, tendente a elaborare particolari strategie di organizzazione e di produzione, affinché la qualità interna si rifletta sulla qualità del prodotto
|| qualità della vita, complesso dei fattori che determinano condizioni di vita di benessere complessivo, considerato in relazione all'ambiente, al livello culturale, al rapporto tra individuo e mondo esterno e a ogni altro aspetto della vita personale e collettiva
|| salto di qualità, rilevante cambiamento in meglio
SIN. virtù
3. sorta, specie, varietà: frutta di due q.; c'era gente di ogni q.
4. lett. modo di essere peculiare, caratteristico
5. filos aspetto formale di una data realtà
|| qualità di una proposizione, il suo carattere affermativo o negativo
6. ling timbro proprio di una vocale
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Etimologia
← dal lat. qualitāte(m), deriv. di quālis ‘quale’.
Termini vicini
qualificazióne qualificato qualificativo qualificare qualificante qualificàbile qualìfica quale qualcuno qualcòsa qualcheduno qualche quai quagliòdromo quàglio quaglière quagliare quàglia quaggiù quagga quàdruplo quadrùplice quadruplicare quàdrupla quadrùpede quadrùnviro quadrunvirato quadrùmane quadrùccio quadròtta qualitativo qualménte qualóra qualsìa qualsìasi qualsisìa qualsivòglia qualùnque qualunquismo qualunquista qualunquìstico qualvòlta quando quandùnque quàntico quantificabile quantificare quantificatore quantificazióne quantile quantìstico quantità quantitativo quantiżżare quanto2 quantomeccànica quantoméno quantòmetro quantum quantùnque