Il lemma stàbile
Definizioni
Definizione di Treccani
stàbile
agg. e s. m. [dal lat. stabĭlis, der. di stare «stare fermo»]. –
1. a. agg. ben basato o equilibrato, ben fermo e capace di resistere a forze e sollecitazioni esterne: fondamenta s., poco s.; un edificio s., un ponte non troppo s.; questo tavolinetto è troppo poco s. per appoggiarvi un televisore così pesante; con riferimento a mezzi di trasporto navali o aerei, che tende a mantenere il suo assetto normale anche se sottoposto ad azioni inclinanti, o a conservare la rotta nonostante cause esterne deviatrici: una nave, un’imbarcazione s.; un aviogetto molto stabile. nell’uso del passato, oggi raro, beni s., beni immobili (contrapp. a beni mobili): messer tebaldo ricchissimo venne a morte, e loro ... ogni suo bene e mobile e s. lasciò (boccaccio); libro dei beni s. (o, sostantivato, degli s.), a genova, il registro in cui venivano descritti gli immobili e registrati i passaggi di proprietà, le ipoteche, ecc. b. s. m. edificio, fabbricato urbano destinato ad abitazioni, a uffici e negozî: la banca ha sede in un grande s. del centro; acquistare un appartamento in uno s. di nuova costruzione; abita nello stesso s. in cui ha lo studio medico.
2. agg. che dura o resiste, si mantiene o si conserva, senza subire cambiamenti e variazioni, spostamenti e modificazioni (contrapp., oltre che a instabile, a mobile, provvisorio, variabile, ecc.): colori, tinte s., fissi, che non sbiadiscono facilmente; dare un assetto s.; fondare una pace s. e duratura; avere domicilio, o dimora, s. in un luogo; orchestra s. (permanente in un teatro o altro ente musicale), teatro s., o, con uso sostantivato, lo s. (lo stabile di genova); compagnia s. di prosa, d’arte drammatica, ecc.; con il sign. di «compagnia stabile», anche sostantivato al femminile: la stabile di ... con riguardo a contratti di lavoro: trovare un posto, un impiego, un lavoro s.; essere impiegato s. o impiegato in pianta s.; essere s. in un ufficio, in una sede. usi scient. e tecn.: a. in meteorologia, che tende a durare, a non subire rapide variazioni (contrapp. a variabile): condizioni (di tempo) s.; temperatura, pressione s.; atmosfera s., se il gradiente termico verticale è minore del gradiente termico verticale adiabatico in quanto, in tali condizioni, una massa d’aria spostata dal suo ambiente tende a ritornare nella posizione di partenza. b. in meccanica, equilibrio s., quello di un corpo, inizialmente in quiete in una posizione, che, spostato di poco, tende a ritornare nella posizione iniziale; traiettoria s., quella di un corpo che, sottoposto a piccole perturbazioni, non si discosta in modo rilevante da essa o tende addirittura a ritornarvi al cessare delle cause perturbatrici. c. in fisica, di un sistema che rimane nello stesso stato (statico o dinamico) quando non è soggetto a perturbazioni esterne; in fisica nucleare, nucleo s., nucleo non soggetto a decadimenti radioattivi; per le particelle s., v. particella, n. 4. d. in termodinamica, fase s., quella in cui la sostanza considerata si trova stabilmente in determinate condizioni di pressione e temperatura (al variare di questi parametri la sostanza può passare da condizioni di stabilità a condizioni di instabilità e quindi dar luogo a una transizione di fase). e. in chimica, sistema o composto s., che si mantiene invariato (contrapp. a instabile oppure a metastabile); specificando, s. alla luce, al calore, all’aria, ecc. f. in economia, sistema economico s., o economia s., in cui vi è stabilità di consumi, investimenti e produzione; equilibrio s., situazione alla quale un mercato, un sistema, un soggetto, tendono automaticamente a tornare qualora per qualsiasi ragione se ne siano allontanati. g. in matematica, con varî sign., alcuni dei quali non com.: soluzione s. di un problema, soluzione che subisce piccole variazioni qualora vengano modificati di poco i dati del problema; sottoinsieme s. (o chiuso) rispetto a un’operazione, un insieme tale che, applicando l’operazione a due suoi elementi, si ottenga come risultato ancora un elemento dell’insieme (ad es., l’insieme dei numeri negativi è stabile rispetto all’addizione ma non rispetto alla moltiplicazione, mentre l’insieme dei numeri dispari è stabile rispetto alla moltiplicazione ma non rispetto all’addizione); polinomio s., polinomio le cui radici hanno la parte reale negativa. ◆ avv. stabilménte, in modo stabile, in maniera durevole: fondazioni che poggiano stabilmente sulla roccia; prendere stabilmente dimora in un posto; assumere stabilmente un operaio, un impiegato.
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Definizione di Hoepli
stabile
[stà-bi-le]
(pl. -li)
a agg.
1. ben saldo, fermo, che poggia su solide basi: un palazzo, un ponte, un'impalcatura s.; non appoggiarti su quel tavolino, non è s.
|| beni stabili, beni immobili
CONT. instabile
2. durevole, permanente, non soggetto a variazioni: vorrei trovare un posto di lavoro s.; ormai ho preso s. dimora a milano
|| colore, tinta stabile, che non sbiadisce
SIN. costante
CONT. precario, provvisorio
3. bur in pianta stabile, in modo definitivo, non provvisoriamente
4. chim di sostanza, composto o sistema chimico che non subisce alterazioni nel tempo
5. fis equilibrio stabile, posizione di equilibrio di un sistema meccanico, tale per cui il sistema tende a ritornare nello stato iniziale di quiete se ne è stato allontanato
6. meteor tempo, temperatura, caldo stabile, non variabile
7. teatr teatro, compagnia stabile, compagnia, organizzazione teatrale che si esibisce stabilmente in una città, generalmente ricevendo sovvenzioni dalla pubblica amministrazione
b s.m.
1. edificio, fabbricato: quello s. è pericolante
2. teatr, ell. teatro stabile: lo s. di perugia
c s.f.
teatr, ell. compagnia stabile: la s. di torino
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Definizione di Garzanti linguistica
stabile
[stà-bi-le]
pl. -i
1. ben fermo, fisso, solido; che non si muove, non oscilla: fondamenta stabili; un ponteggio poco stabile |beni stabili, (antiq.) beni immobili
2. durevole, costante: proposito stabile; essere stabile nelle amicizie | non provvisorio; duraturo, definitivo: non avere stabile dimora; impiegato in pianta stabile
3. che non si modifica, non si altera, non sbiadisce nel tempo: un composto chimico stabile; colore, tinta stabile | che non varia: temperatura, tempo stabile; le condizioni del paziente sono stabili
4. si dice di formazione o organizzazione musicale o teatrale che è attiva o ha sede fissa in un determinato teatro o in una determinata città: teatro, compagnia stabile; coro, orchestra stabile
5. si dice di computer o di sistema operativo che non presenta malfunzionamenti o errori
♦ n.m.
pl. -i
1. edificio, fabbricato
2. teatro stabile: lo stabile di Roma, di Bolzano
♦ n.f.
pl. -i
compagnia teatrale stabile
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Etimologia
← dal lat. stabĭle(m), deriv. di stāre ‘stare’.
Termini vicini
stabbiòlo stàbbio stabbiatura stabbiare stabaccare sta st! SS. srotolare sregolato sregolatézza sregolare sragionévole sragionare sradicatóre sradicare squittire squittìo squittinire squittìnio squiṡito squiṡitézza squinternare squinci squillo squillare squillante squilla stabiliménto stabilire stabilità stabilitura stabiliżżare stabiliżżatóre stabulare stabulàrio stabulazióne stacanovismo stacanovista staccàbile staccare staccato staccheggiare stacchettare stacciàio stacciare stàccio staccionata stacco stachanovismo stadèra staderàio stàdia stàdio staff staffa staffare staffatura