Il lemma strònzio

Definizioni

Definizione di Treccani

strònzio
s. m. [lat. scient. strontium, dal nome delle miniere di strontian, in scozia]. – elemento chimico di simbolo sr, numero atomico 38, peso atomico 87,62, metallo alcalino-terroso con proprietà analoghe a quelle del calcio e del bario, esistente in natura come minerale sotto forma di solfato (celestina) e carbonato (stronzianite), nelle acque marine, in alcune acque minerali, in alcune alghe del genere fucus: si presenta come un metallo bianco argenteo, duttile, malleabile, che si prepara per riduzione dell’ossido con alluminio o per elettrolisi dal cloruro fuso, usato, fra l’altro, come assorbitore di gas in tubi elettronici. alcuni composti, spec. il nitrato, sono usati in pirotecnia, data la proprietà di colorare in rosso scarlatto la fiamma; altri sono impiegati nell’industria ceramica e nella produzione di vernici; il carbonato viene incorporato nei vetri degli schermi televisivi per limitare l’emissione di raggi x. ◆ stronzio 90 (⁹⁰sr), isotopo radioattivo dello stronzio, uno dei principali componenti del fall out, particolarmente dannoso in quanto ha un tempo di dimezzamento molto lungo e si fissa nelle ossa.

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Definizione di Hoepli

stronzio
[strón-zio]

s.m. (solo sing.)
chim elemento chimico di simbolo sr, metallo alcalino-terroso, bianco-argenteo, duttile e malleabile, che si trova in natura sotto forma di minerale come solfato e carbonato, usato in forma di composto per colorare di rosso i fuochi artificiali, come fosfòro per rivestire i tubi catodici, e come pigmento per pitture e smalti

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Definizione di Garzanti linguistica

stronzio
[stròn-zio]
pl. -zi
metallo alcalino terroso, bianco, ossidabile, che conferisce la colorazione rossa ai fuochi d’artificio; elemento chimico di simbolo Sr

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Etimologia

← dal lat. scient. strontium, tratto dal nome delle miniere di strontian, in scozia.