Il lemma convulsióne

Definizioni

Definizione di Treccani

convulsióne
s. f. [dal lat. convulsio -onis, der. di convulsus «convulso»]. –
1. contrazione violenta e involontaria di grande ampiezza, transitoria e ripetentesi per crisi, a carico di gruppi muscolari, caratteristica dell’epilessia e dell’isteria ma osservabile anche in altre malattie, spec. infantili (tra queste, le c. neonatali); è usato per lo più al plur.: c. febbrili, provocate dalla febbre; c. toniche, se la contrazione muscolare ha carattere persistente; c. cloniche, se contrazione e rilasciamento si alternano; avere le c.; essere preso dalle c.; soffrire di convulsioni.
2. estens. a. moto convulso, manifestazione violenta, nelle locuz. essere preso da una c. di riso, di pianto (più com., nell’uso pop., da un convulso di riso o di pianto). b. sconvolgimento improvviso della natura: c. telluriche, scosse sismiche; le c. degli elementi (leopardi). ◆ dim. convulsioncèlla.

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Definizione di Hoepli

convulsione
[con-vul-sió-ne]

s.f. (pl. -ni)
1. moto convulso, accesso irrefrenabile: una c. di tosse, di riso, di pianto
|| fig. l'orchestra aveva le convulsioni, (bacchelli)
2. fig. sconvolgimento improvviso e violento della natura; cataclisma: le convulsioni degli elementi (leopardi)
|| convulsioni telluriche, scosse di terremoto
3. fig. agitazione, turbamento improvviso e profondo dell'animo, della vita sociale e sim.
4. med complesso di contrazioni e scosse repentine, involontarie e spasmodiche dei muscoli: soffrire di convulsioni; essere in preda alle convulsioni; avere le convulsioni
‖ dim. convulsioncèlla

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Definizione di Garzanti linguistica

convulsione
[con-vul-sió-ne]
pl. -i
1. (med.) violenta e improvvisa contrazione dei muscoli, spesso ripetuta, di natura patologica: avere le convulsioni
2. moto convulso; accesso violento e irrefrenabile: una convulsione di riso, di pianto
3. (non com.) improvviso sconvolgimento naturale: convulsioni telluriche, scosse sismiche

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Etimologia

← dal lat. tardo convulsiōne(m), deriv. di convŭlsus ‘convulso’.