Il lemma frutto
Definizioni
Definizione di Treccani
frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. –
1. a. in botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete del frutto, delle placente su cui sono inseriti i semi, ed eventualmente di setti che dividono la cavità del frutto in due o più logge; il pericarpo a sua volta è costituito da tre strati: uno più esterno, l’epicarpo, uno più interno, l’endocarpo, e uno intermedio, il mesocarpo, i quali assumono, a seconda della specie, sviluppo, consistenza, composizione e rapporti varî, in base ai quali si può stabilire la distinzione pratica dei frutti in secchi e carnosi. in senso lato, è il complesso delle parti del fiore, e talora di organi vicini, che persistono, più o meno modificati, dopo la fecondazione e accompagnano o racchiudono i semi fino alla loro maturità, liberandoli poi o staccandosi con essi dalla pianta. si distinguono f. veri (derivanti soltanto da ovarî), f. falsi (derivanti anche da parti accessorie del fiore), f. composti o infruttescenze (v. infruttescenza), f. deiscenti (per lo più secchi, che si aprono e liberano spontaneamente il seme maturo), f. indeiscenti (per lo più carnosi, che non si aprono spontaneamente al momento della maturazione del seme). b. nel linguaggio com., si dà il nome di frutto soprattutto a quelli commestibili, con sign. non dissimile da quello che si è definito alla voce frutta (v.): alberi, piante da frutto; f. acerbo, maturo; spiccare un f.; cogliere il f. quand’è maturo, fig., approfittare dell’occasione al momento giusto; f. di stagione, anche fig., di raffreddore, tosse o altri malanni che sono proprî dell’inverno (analogam., f. fuor di stagione, di cosa che venga quando non è il suo tempo). f. proibito, propriam. quello dell’albero della conoscenza del bene e del male che fu vietato ad adamo ed eva nel paradiso terrestre; in senso fig., qualsiasi cosa che, per essere proibita, eccita maggiormente il desiderio. c. con sign. più ampio, tutto ciò che la terra produce per alimento degli uomini e degli animali: nutrirsi dei f. del proprio campo.
2. estens. frutti di mare, nome che si dà comunem. ad alcuni animali marini, soprattutto ai molluschi che vivono attaccati agli scogli e che, per lo più, si mangiano crudi.
3. in alcune locuz., il prodotto del concepimento nell’uomo e negli animali, quindi figlio, prole: benedetto il f. del seno tuo (nell’ave maria); il f. delle sue viscere; il f. dell’amore (il figlio nato dal matrimonio; più spesso, per eufemismo, figlio naturale); animali da f., quelli riservati alla riproduzione; mandare a f. (una vacca, una cavalla, ecc.), alla monta.
4. fig. a. prodotto, in genere: tutto ciò che ha detto, è puro f. di fantasia (o della sua fantasia); tu, solingo augellin, ... certo del tuo costume non ti dorrai; che di natura è f. ogni vostra vaghezza (leopardi). b. risultato, effetto: godere i f. di una lunga pace; questi sono i f. di un’educazione sbagliata; ecco il f. della maldicenza; e del mio vaneggiar vergogna è ’l frutto (petrarca); soprattutto quando sia benefico, utile, proficuo: i f. della carità; i f. di un buon insegnamento, di una sana educazione; quindi, senza frutto, con poco o scarso f., senza risultato, inutilmente, o con risultato insoddisfacente: parlare, predicare, darsi da fare senza frutto, con poco frutto. c. quanto l’uomo ricava dalla sua attività, e, più genericam., profitto, utile, vantaggio: raccogliere qualche f. delle proprie fatiche; vivere con i f. del proprio lavoro, del proprio ingegno; trarre frutto da uno studio, da una lettura, dall’esperienza. d. nel linguaggio giur. ed econ., qualsiasi bene prodotto, con o senza l’intervento dell’uomo, da altri beni: f. naturali, quelli che provengono direttamente dalla cosa, vi concorra o no l’opera dell’uomo (come i prodotti agricoli e delle miniere, la legna, i parti degli animali); f. civili, quelli che si ritraggono dalla cosa in corrispettivo del godimento che altri ne abbia (come gli interessi dei capitali, i canoni enfiteutici, le locazioni, le rendite). in partic., anche nel linguaggio com., il reddito del capitale: investimento che dà un buon f.; mettere, collocare a frutto un capitale, impiegarlo vantaggiosamente, farlo fruttare; dare, prestare, prendere denaro a frutto, a interesse.
5. nella teologia cattolica, frutti dello spirito santo, le virtù (cioè amore e carità, gioia, pace, longanimità, bontà, benignità, fede, modestia, continenza), così chiamate da s. paolo, che le contrappone alle «opere della carne»; altre tre virtù, pazienza, mansuetudine, castità, sono aggiunte nell’edizione ufficiale della vulgata, pubblicata sotto il pontificato di clemente viii (1592). ◆ dim. frutterèllo, frutticèllo (v.), fruttino, frutticino (v.).
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Treccani...
Definizione di Hoepli
frutto
[frùt-to]
1. bot nelle angiosperme, prodotto dell'ovario ingrossato, comprendente il pericarpio e i semi
|| frutti carnosi, a parete carnosa e succulenta
|| frutti deiscenti, che a maturità si aprono spontaneamente liberando il seme
|| frutti falsi, che derivano anche da parti accessorie del fiore
|| frutti indeiscenti, che non si aprono spontaeamente quando il seme è maturo
|| frutti secchi, a parete di tessuto secco
2. prodotto commestibile di alcune piante erbacee o arboree: un f. maturo, acerbo, dolce, aspro; mondare, cogliere un f.
|| frutto proibito, la mela che eva colse e mangiò con adamo, contravvenendo all'ordine di dio; fig. cosa desiderata intensamente in quanto vietata
3. estens. prodotto della terra: i frutti della campagna
|| frutto di stagione, caratteristico di una stagione; fig. cosa tipica di un certo periodo o di una certa età
|| frutto fuori stagione, fatto maturare o messo in vendita in epoca non consueta; fig. cosa inopportuna o insolita
|| fig. cogliere il frutto quando è maturo, saper attendere il momento opportuno per fare qualcosa
|| frutti di mare, molluschi, crostacei commestibili
4. estens. parto, figlio
|| frutto dell'amore, del peccato, della colpa, figlio illegittimo
|| essere a frutto, di animale in grado di riprodursi
|| vacca da frutto, da riproduzione
5. fig. prodotto, risultato di un lavoro, di un'attività: ecco il f. di cinque anni di ricerche; godiamoci i frutti di tanto lavoro
6. conseguenza, effetto: la sua serenità è il f. di una sana educazione; molti errori sono f. della fretta
|| Invenzione, creazione: è tutto f. della sua fantasia malata
|| a che frutto?, per quale ragione?
|| con poco frutto, con scarsi risultati
|| senza frutto, privo di risultato
7. utile, rendita, reddito finanziario: la nostra azienda non ci dà più alcun f.
|| estens. interesse: dare, prendere denaro a f.
|| frutti civili, redditi derivanti come corrispettivo del godimento altrui di un bene posseduto
|| frutti naturali, redditi derivanti direttamente da un bene posseduto
|| mettere a frutto, investire; fig. sfruttare, far fruttare: metterò a f. la mia conoscenza dell'inglese
SIN. profitto
|| PROV. dal f. si riconosce la pianta, il prodotto riflette le caratteristiche del produttore
‖ dim. frutterèllo; ⇨ fruttìno; frutticèllo
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Definizione di Garzanti linguistica
frutto
[frùt-to]
pl. -i
1. ogni prodotto commestibile della terra; in particolare, quello polposo di alcuni alberi: i frutti dei campi; alberi da frutto |cogliere il frutto quand’è maturo, (fig.) saper aspettare il momento opportuno |frutto dell’amore, figlio |frutto del seno di Maria, nella tradizione cattolica, e con riferimento al testo dell’Ave Maria, il figlio di lei Gesù dim. fruttino, frutterello, frutticino
2. risultato concreto, specialmente economico, dell’attività umana: raccogliere il frutto delle proprie fatiche; vivere con i frutti del proprio lavoro
3. risultato, conseguenza, effetto: i frutti di un’educazione sbagliata; è solo (il) frutto della sua fantasia |senza frutto, senza risultato, inutilmente
4. profitto, rendita, interesse: un investimento che dà buon frutto | (dir.) prodotto periodico di un bene; rendimento
5. (bot.) nelle fanerogame, il complesso del pericarpo (derivato dalle pareti dell’ovario) e di uno o più semi (derivati dagli ovuli fecondati), che nella maggior parte dei casi costituisce quello che comunemente si chiama frutto
6. (elettr.) parte centrale, montata su telaio, di diversi dispositivi (interruttori, prese, deviatori) degli impianti elettrici civili
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Etimologia
← lat. frūctu(m).
Termini vicini
fruttivéndolo fruttìfico fruttificazióne fruttificare fruttìfero fruttièra fruttidòro frutticoltura frutticoltóre fruttìcolo fruttéto fruttescènza fruttato fruttare fruttaiòlo fruttàio frutta fruticóso frùtice frustrazióne frustrato frustrare frusto frustino frustata frustare frusta frùscolo fruscìo frusciare fruttòṡio fruttüóso ftaleina ftàlico ftirìaṡi fu fucato fucilare fucilata fucilazióne fucile fucilerìa fucilière fucina fucinare fucinatóre fucinatrice fucinatura fuco fùcsia fucsina fuegino füétto fuga fugace fugacità fugare fugato fugatóre fuggévole