Il lemma io
Definizioni
Definizione di Treccani
io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. e’, i’, solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. –
1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa: io scrivo; sono io il responsabile. si adopera solo come soggetto; nel resto della declinazione ha la forma tonica me (v.) per il compl. oggetto e per i compl. formati con preposizione (chiamò proprio me; venite con me), la forma atona mi (v.) per il compl. oggetto e il compl. di termine (mi chiamò; mi disse). il plur. corrispondente è noi. nel discorso, è spesso sottinteso, in quanto la nozione di persona è contenuta nel verbo stesso (vengo subito, sottint. io), ma è espresso sempre nei casi seguenti: con stesso e medesimo (glielo dirò io stesso); con anche, nemmeno, proprio, appunto, solo (o soltanto, solamente), ecc. (anch’io lo saprei fare; e proprio io dovrei andarci?); nelle contrapposizioni (io ho risposto meglio di lui; soprattutto quando il verbo non sia ripetuto: tu lo puoi fare, io no); quando i soggetti sono più d’uno (mio padre e io ...; né io né voi siamo responsabili); quand’è seguito da un’apposizione (io sottoscritto ..., formula iniziale di istanze, dichiarazioni, ecc.); e in genere quando si vuol dare evidenza al soggetto (io non ne ho nessuna colpa). spesso si pospone al verbo, e acquista allora maggiore rilievo: ci vado io; gl’insegnerò io come deve fare; glielo farò vedere io, come frase di vaga minaccia; ci son qua io per aiutarti; sono io che ci vado di mezzo; so io quel che ho sofferto; so ben io ciò che ci vorrebbe per lui; vorrei essere io al suo posto; ma, dico io, non si potrebbe ...? così nell’espressione di un desiderio: avessi io la sua intelligenza! si pospone (quando non è sottinteso) anche al gerundio: vedendo io tutto quel disordine ...; mentre col gerundio passato si pone generalmente fra l’ausiliare e il participio: avendo io visto ... talora il verbo è taciuto: e io a lui ..., e io allora ... (dov’è sottinteso il verbo dire); «chi è?» «io»; e in frasi interrogative: e io? (domanda che può avere varî sign., secondo il contesto generale del discorso e il tono con cui è pronunciata). modi particolari: io son io e tu sei tu, quando si vuol stabilire la differenza di grado, di situazione, ecc., fra noi e altri; io, per me, li lascio dire (cioè: per quanto sta a me, per conto mio); da quel giorno, non sono stato più io, volendo alludere a mutamenti (per lo più negativi) nello stato di salute, nelle condizioni di spirito, ecc.; se ciò che dici è vero, allora non sono più io, per esprimere assoluta incredulità; non voglio essere più io se domani stesso non te lo restituisco, modo fam. di garantire, assicurare, e sim.; voi mi levate sì, ch’i’son più ch’io (dante), che mi sento superiore a me stesso. ripetuto, per enfasi o per rendere più energica l’affermazione: io debbo subirne le conseguenze, io!; io il ti so dire io (boccaccio); i0 fare il diavolo! i0 ammazzare tutti i signori! un fascio di lettere, io! (manzoni). dopo come o quanto, in frasi comparative, non si adopera io ma me: lui ne sa quanto me; tranne quando il verbo è ripetuto o è chiaramente sottinteso: fate come faccio io; s’è ingannato anche lui come io ieri. soltanto me anche nelle esclamazioni: povero me!; me misero! le stesse osservazioni che si sono fatte per l’uso di io, valgono anche per il pronome tu e, in parte, per noi e voi.
2. usato come s. m.: a. la personalità umana, l’uomo in quanto soggetto pensante, che ha coscienza di sé stesso e delle proprie attività: il sentimento dell’io (o dell’i0); è contrapposto talvolta al non io, cioè a tutto ciò che è al di fuori dell’io e gli è estraneo (v. anche non io). con sign. più generico, la propria persona, il proprio sè stesso: è un egoista che pensa solo al proprio io; non disse nulla, ma nel proprio io (dentro di sé, nell’intimo) chissà come soffriva. limitato a testi letterarî quell’io (come traduz. del virgiliano ille ego): quell’io che già tra selve e tra pastori di titiro sonai l’umil sampogna (caro). per la locuz. io narrante, in uso nella terminologia della critica letteraria, v. narrare. b. in psicologia (per lo più con iniziale maiusc., io), l’attività psichica che dà a ciascun uomo la consapevolezza della propria identità e regola il complesso delle sue manifestazioni, anche motorie. c. in psicanalisi, l’istanza organizzata dell’apparato psichico che, nella tripartizione es - io - super io, assume principalmente il ruolo di mediatore tra le richieste dell’es, le regole del super io e le esigenze della realtà: è quindi elemento di integrazione e di organizzazione dell’individuo capace anche di attuare meccanismi difensivi quando le sue funzionalità siano minacciate. d. psicologia dell’io, corrente della psicologia del 20° secolo, promossa dall’opera dello psicologo austriaco A. Adler (1870-1937), già seguace di Freud e poi in aperta polemica con lui, che attribuisce importanza primaria nello sviluppo psichico e nella genesi della malattia al fattore, designato con il pronome di prima persona, da cui derivano l’impulso alla caratterizzazione e all’affermazione del soggetto sia rispetto all’ambiente sia rispetto al proprio corpo e in particolare a quelle che Adler chiama «minorità organiche».
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Definizione di Treccani
io-
[dal gr. ὑο-, enucleato da ὑοειδής «in forma di ipsilon» (v. ioide); lat. scient. hyo-]. – primo elemento di alcuni termini composti del linguaggio scient., nei quali indica relazione con l’osso ioide (come in ioglosso), o più genericam. conformazione a ipsilon (come in iopiastrone).
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Definizione di Treccani
io
. – simbolo con cui viene indicato, nelle applicazioni mediche, lo ionio, isotopo radioattivo del torio.
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Definizione di Hoepli
io
[ì-o]
ant. eo
a pron. person. m. e f. di 1ª pers. sing.
Indica il soggetto, quando il parlante si riferisce a se stesso: io gareggio domani; l'ho fatto io
|| generalmente omesso. quando il v. indica in modo chiaro la persona; sempre espresso, per evitare ambiguità, con il v. al congiuntivo (non credi che io abbia ragione?), in presenza di più soggetti (io e te passeremo l'estate al mare), per dare rilievo al soggetto (io ti dico che non è vero), nelle contrapposizioni (io l'ho fatto, non lui), quando viene rafforzato con stesso, medesimo, anche, nemmeno, proprio, appunto; per es.: io medesimo posso garantirlo; lo farò io stesso; vengo anch'io; non lo so nemmeno io; proprio io ho vinto?; lo vidi appunto io!
|| con valore enfatico, in inizio di frase: io troppe volte in giovinezza risi (sbarbaro); io sì che so com'è andata; io farò così, tu comportati come credi; io felice?
|| posposto al v. o in finale di frase, evidenzia il soggetto e lo stato in cui si trova, o esprime minaccia più o meno vaga, aspirazione, desiderio: studia, te lo dico io!; sono io la vittima; gli insegno io a fare il furbo!; potessi essere io come te!; riuscissi a farlo io!
|| ripetuto all'inizio e alla fine della frase, per dare maggiore efficacia all'affermazione: io l'avevo detto, io!
|| pleon. io, per me, sono d'accordo; io, per quanto mi riguarda, scapperei dal caos cittadino
|| io come io, da parte mia
|| io sono io e tu sei tu, per sottolineare differenze di carattere e di opinione
|| non sono più io, esprime la consapevolezza di un profondo cambiamento fisico o psicologico
|| non sono più io se ..., esprime certezza assoluta di fare qualcosa: non sono più io se non finisco il lavoro entro stasera
|| te lo do io, espressione di minaccia, anche scherz.: te lo do io il cinema!
|| bur in domande, comunicazioni, dichiarazioni e sim., con firma o comunque nome finale dello scrivente: io sottoscritto dichiaro la veridicità di quanto sopra
b s.m. inv.
1. l'essere in quanto coscienza individuale di sé: è tutto concentrato sul suo io
|| nel proprio io, nell'intimo
2. filos coscienza e personalità dell'uomo in quanto soggetto pensante, contrapposto al “non-io” del mondo esterno
3. psicoan io, sede dei processi psichici di mediazione tra l'es e la realtà
4. psicol organizzazione unitaria delle esperienze soggettive
io-
primo elemento di parole composte della terminologia scientifica relative all'osso ioide o a conformazioni a ipsilon
-io1
suff. di aggettivi indicanti stato, condizione: natio, restio
-io2
suff. di nomi, spec. deverbali, indicanti azione continuata: lavorio, cigolio
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Definizione di Garzanti linguistica
io
[ì-o]
indica la persona che parla; si usa solo in funzione di soggetto o come predicativo quando il soggetto è ugualmente io (nelle altre funzioni è sostituito dalla forma tonica me o dalle forme atone mi, me); come soggetto può essere sottinteso, ma è sempre espresso quando possono sorgere dubbi sulla persona del verbo, quando si stabilisce una contrapposizione, quando è coordinato con un altro soggetto, quando lo si vuole sottolineare enfaticamente: (io) non credo a quel che si dice; quando parlo (io) preferirei non essere interrotto; se (io) non facessi così, non sarei più io; è opportuno che io vada via; fallo tu, io non ci riesco; lui e io continueremo a collaborare; lo farò io!; io, dire una cosa simile? |io sottoscritto, (burocr.) come formula iniziale nelle domande, nelle autocertificazioni ecc. | si rafforza se è seguito da stesso o preceduto da anche, neanche, nemmeno, proprio, appunto ecc.: verrò io stesso; neanch’io ero stato informato; sono stato appunto io a iniziare
♦ n.m. invar.
1. il proprio essere, la propria persona: un esagerato culto dell’io; pensare solo al proprio io, a sé stesso; nel proprio io, dentro di sé, nell’intimo
2. (filos.) il soggetto pensante in quanto ha coscienza di sé, contrapposto al mondo esterno, al non-io |Io, (psicoan.) la dimensione della psiche costituita dall’insieme delle esperienze e dei processi coscienti, la cui autonomia è condizionata per un verso dal confronto con la realtà esterna, per l’altro dalle pulsioni dell’Es e dalle esigenze del Super-Io; è detto anche Ego
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Etimologia
← lat. volg. *ĕo, per il class. ĕgo.
Termini vicini
inzuppare inzuppaménto inzuccheratura inzuccherata inzuccherare inzuccare inżotichire inzòlia inzolfatura inzolfatóio inzolfare inzeppatura inzeppare inzeppaménto inżavorrare inżaffirare inzaccherare invulnerato invulnerabilità invulneràbile invòlvere involuzióne involuto involutivo invòlucro invòlto involtino involtata involtare involontàrio iòd iodato iòdico iodìdrico iòdio iodismo iòdo- iodofòrmio iodoterapìa iodurazióne ioduro ioglòsso ïòide iòle iòlla ióne iònico iònio ionismo ioniżżante ioniżżare ioniżżazióne ionoforèṡi ionóne ionosfèra ionosfèrico ionosónda ionoterapìa iòṡa ioscïamina