Il lemma nìchel

Definizioni

Definizione di Treccani

nìchel
(o nichèlio) s. m. [dallo sved. nickel, tratto dal ted. kupfernickel (comp. di kupfer «rame» e nickel «genietto maligno», quasi a dire «folletto del rame», quindi «falso rame»), nome dato dai minatori alla niccolite (di colore spesso simile a quello del rame) dalla quale il nichel fu dapprima isolato]. – elemento chimico, di simbolo ni, numero atomico 28, peso atomico 58,69, presente in natura allo stato di composto in diversi minerali dai quali si estrae (millerite, niccolite, garnierite, pirrotite, ecc.), e, in tracce, negli organismi animali; è un metallo bianco, di aspetto simile all’argento, malleabile, duttile, ferromagnetico, resistente agli agenti atmosferici e inattaccabile dagli alcali, usato per ricoprire, a scopo protettivo o decorativo, altri metalli (nichelatura), per la fabbricazione di apparecchi di laboratorio (crogioli, capsule, pinze, ecc.), per coniazione di monete, come catalizzatore in numerose reazioni chimiche, e, soprattutto, per la preparazione di leghe (con ferro, rame, cromo, zinco) dotate di alta resistenza alla corrosione e al calore, alta resistività elettrica, ecc. tra i composti del nichel, alcuni vengono usati in tintoria, come l’acetato di n., altri nell’industria ceramica, come il nitrato di n. e l’ossido nicheloso, altri ancora per la preparazione di bagni di nichelatura elettrolitica, spesso sotto forma di sali doppî o complessi.

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Definizione di Hoepli

nichel
[nì-chel] o nichelio, nickel

s.m. inv.
chim elemento chimico di simbolo ni, metallo bianco brillante a struttura fibrosa, usato in numerose leghe adatte a svariati impieghi, per es. monete, resistenze elettriche, e come catalizzatore

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Definizione di Garzanti linguistica

nichel
[nì-chel]
nichelio [ni-chè-lio] n.m.
pl. -li
metallo tenace, grigio, lucente, malleabile, usato per leghe, rivestimenti galvanici, monete e per preparare un catalizzatore di riduzione a struttura porosa; elemento chimico di simbolo Ni

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Etimologia

← dallo sved. nickel, tratto dal ted. kupfernickel (nel gergo minerario, ‘niccolite’), comp. di kupfer ‘rame’ e nickel, nome scherzoso dato dai minatori a un folletto maligno che impediva di trovare il rame nella niccolite, il cui aspetto ricorda quello del rame metallico.