Il lemma ovatta

Definizioni

Definizione di Treccani

ovatta
s. f. [dal fr. ouate, voce di origine incerta (di cui si ha attestazione in un tardo lat. mediev. wadda)]. – nell’industria tessile, falda composta da un insieme di numerosissime fibre, costituente il semilavorato di alcune lavorazioni del ciclo di trasformazione tessile; in partic., il semilavorato uscente dai battitoi nel cotonificio, dalle prime due carde nell’assortimento di carderia per la lana cardata, da alcune macchine per la preparazione di fondo per non tessuti (garnett, carde, ecc.). con sign. più ristretto, feltro molto morbido ottenuto mischiando ritagli di cotone (preventivamente lavati, battuti e sfilacciati), cotone vergine e cascami di cotone ripuliti, e passando poi il tutto a una cardatrice che forma uno strato di un determinato spessore: viene usato in sartoria e in tappezzeria per l’imbottitura di abiti, divani e sim. e, previo trattamento che lo rende asettico, per impieghi sanitarî e igienici. in senso fig., allevare nell’o., crescere nell’o., con cure e delicatezza eccessiva (più com. nella bambagia). ◆ dim. ovattina, spec. quella, meno spessa, adoperata per imbottitura di abiti.

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Definizione di Hoepli

ovatta
[o-vàt-ta]

s.f.
Bambagia cardata e ripulita di ogni corpo estraneo, ridotta in falde soffici, usata come imbottitura oppure, una volta resa antisettica, per uso sanitario e igienico
|| fig. allevare, tenere qualcuno nell'ovatta, con grande, eccessivo riguardo
|| essere morbido come l'ovatta, morbidissimo

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Definizione di Garzanti linguistica

ovatta
[o-vàt-ta]
pl. -e
1. cotone idrofilo
2. semilavorato tessile simile a feltro non pressato, ottenuto specialmente dal cotone, utilizzato per imbottiture, imballaggi, ecc.

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Etimologia

← dal fr. ouate, di etimo incerto.