Il lemma péna
Definizioni
Definizione di Treccani
péna
s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. –
1. punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. in partic.: a. con riferimento alla giustizia umana, sanzione afflittiva comminata dall’autorità giudiziaria nel rispetto di precise disposizioni processuali a chi abbia commesso un reato: dei delitti e delle pene, opera di c. beccaria (1764); teorie sulla natura (punitiva, vendicativa, preventiva, utilitaria, emendativa, ecc.) della p.; p. detentiva (o restrittiva della libertà personale), p. corporale, p. di morte o capitale; giudicare meritevole di p.; infliggere, dare, applicare, comminare una p.; commutare, aggravare, accrescere, inasprire la p.; condannare alla p. dell’ergastolo, dell’esilio (ma in frasi simili la parola pena è spesso sottintesa: condannare all’ergastolo, all’esilio); incorrere nelle p. previste dalla legge; il pubblico ministero ha proposto il massimo della p.; scontare (pop. pagare; meno proprio espiare) la p. di un reato; non com., portare (la) pena, essere punito, con riferimento alla persona (nelle frasi prov.: il giusto porta la p. per il peccatore; ambasciator non porta p.) o al reato (in locuz. oggi rare come delitti che portano p. detentiva, e sim.); sospensione condizionale della p.; estinzione della pena. casa di pena, lo stesso, ma meno com., che prigione, reclusorio. negli ordinamenti giuridici moderni la pena è strettamente personale, può essere inflitta solo se prevista da una legge anteriore alla commissione del fatto e deve essere finalizzata alla rieducazione del condannato; si distinguono: p. principali, quelle previste per sanzionare i singoli reati e che colpiscono o la libertà personale del reo (p. detentive) o il suo patrimonio (p. pecuniarie); p. accessorie, quelle che si aggiungono alle pene principali al fine di sanzionare i singoli reati con ulteriori limiti alla capacità giuridica del reo (per es., la perdita della patria potestà o l’interdizione dai pubblici uffici); p. criminali, quelle previste dalla legge penale e così denominate per distinguerle implicitamente da altre forme non penali di sanzione (come le sanzioni amministrative o disciplinari); p. private, forme di sanzione extra-penale, relative al diritto privato (per es., la revoca della donazione per l’ingratitudine del destinatario, o la perdita della potestà sui figli). b. per estens.: p. disciplinari, le sanzioni (censura, riduzione dello stipendio, ecc.) applicate dalla pubblica amministrazione agli impiegati che abbiano commesso una trasgressione; p. canoniche, quelle previste dal diritto canonico, consistenti nella privazione di un bene di cui il fedele gode in quanto membro della chiesa; in diritto canonico si distinguono inoltre le p. medicinali, o censure, che tendono principalmente alla correzione del colpevole (scomunica, interdetto, sospensione a divinis), dalle p. espiatorie, che tendono invece alla punizione della colpa. in senso ampio, sotto pena di (o assol. pena), locuz. che introduce l’enunciazione della pena comminata per un determinato reato: sotto p. della vita, della scomunica; sotto p. di multa; gli proibì di tornare in patria, p. la morte (o, che è lo stesso, p. la vita). c. con riferimento alla giustizia divina, castigo inflitto ai peccatori: nulla speranza li conforta mai, non che di posa, ma di minor pena (dante); p. temporale, il castigo dei peccati durante la vita o quello da scontare nel purgatorio; p. eterna, il castigo eterno dopo la morte; le p. dell’inferno, le p. del purgatorio (ma, nel linguaggio fam., patire le p. dell’inferno, o meno com. del purgatorio, sopportare dolori fisici o morali gravi e insistenti, e talora, per iperbole, anche semplici fastidî); anime in pena, anime penanti, anime del purgatorio (ma, nell’uso com., essere un’anima in p., di persona che non si dà pace di qualche dolore, o che è spiritualmente o fisicamente irrequieta). d. in grammatica, complemento di p., complemento che esprime la pena a cui qualcuno è condannato (in latino si rende comunem. con l’ablativo; anche col genitivo nella frase damnare capitis, equivalente di damnare capite, condannare a morte).
2. a. patimento, afflizione, dolore, dispiacere, anche quando non siano o non appaiano punizione di una colpa; in partic., dolore, sofferenza morale: mi raccontò tutte le sue p.; non avere da scrivere nulla dà quella p. infantile, infinita, di chi non trova alloggio in un paese straniero (valerio magrelli); espresse in versi appassionati le sue p. d’amore. b. meno com., dolore fisico: cadde per la p. tramortito, ma più che morto par tanto è stordito (pulci). c. afflizione che nasce dalla vista del dolore altrui (quasi sinon. di compassione): faceva p. a vederlo, destava compassione; era una p. sentirlo parlare così; s’è ridotto che fa p.; talvolta (come compassione), in frasi di tono spreg.: taci, che mi fai p.!; ha scritto un articolo che fa p.; era una p. sentirlo strimpellare in quel modo. d. preoccupazione, ansia che nasce da incertezza o timore: stare in p. per qualcuno (diverso da prendersi p. per qualcuno, preoccuparsi per lui, o affrontare per lui qualche noia o fatica): quanto mi hai fatto stare in p. col tuo ritardo! e. fatica, stento, difficoltà, soprattutto nelle locuz. darsi, o prendersi, la p. di fare qualche cosa, prendersi il disturbo (sul modello del fr. se donner la peine): se si fosse dato la p. di avvertirmi, avrei provveduto in tempo (e in formule di cortesia: si dia la p. di controllare che la cifra sia esatta); meritare, valere la p. (modellata anche questa sul fr. valoir la peine de), convenire, mettere conto, a proposito di cosa ritenuta abbastanza importante da dedicarvi un po’ di fatica o d’attenzione (al contr., non valere la p., non mettere conto): varrebbe la p. di andarci di persona; vale la pena che vengano tutti alla riunione?; non vale la p. di scomodarsi per così poco. di largo uso inoltre le locuz. avv. a pena, a stento, a fatica (v. appena); e quelle rafforzate a mala p., a gran p.: ho molto da lavorare, a mala p. avrò tempo di mangiare un boccone; i0 mi rivolgo indietro a ciascun passo col corpo stanco ch’a gran p. porto (Petrarca).
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Treccani...
Definizione di Hoepli
pena
[pé-na]
1. castigo, punizione conseguente a un errore commesso: p. giusta, ingiusta, immeritata; p. corporale
|| pena del contrappasso, determinata per contrasto o per somiglianza alla colpa commessa
|| sotto pena di, con la minaccia di: sotto p. di morte
2. estens. tormento, sofferenza spirituale: nascondere la propria p.; soffrire pene d'amore
|| a mala pena, a stento, con grande difficoltà
|| dar pena, tormentare
|| prendersi, darsi la pena, disturbarsi: non occorre che ti dia p. a venermi a prendere, arriverò in treno
|| stare, essere in pena, essere molto preoccupato per qualcuno o qualcosa
|| un'anima in pena, persona irrequieta, angosciata, senza pace
|| valere, non valere la pena, convenire, meritare impegno, non convenire, non meritare alcun impegno: un romanzo che vale la p. leggere; credi a me, non ne vale la p.
3. estens. compassione, pietà nei confronti delle sofferenze altrui: provai una gran p. per quel poveretto
|| far pena, muovere a pietà; spreg. muovere a disgusto: questo vestito mi fa p.
4. dir sanzione di varia natura prevista dalle norme giuridiche per chi è stato riconosciuto colpevole di un'inadempienza o di un reato: condannare a una p.; infliggere, assegnare una p.; scontare la p.; condonare una p.; il minimo, il massimo della p.
|| casa di pena, carcere, penitenziario
|| pena capitale, pena di morte
|| pena detentiva, il carcere
|| pena disciplinare, inflitta con provvedimento amministrativo della pubblica amministrazione a chi ha trasgredito a determinate norme di comportamento
|| pena pecuniaria, multa, ammenda
|| pena restrittiva, che limita la libertà personale
5. relig castigo dell'anima conseguente ai peccati commessi in vita: p. dell'inferno, del purgatorio
|| la pena eterna, l'inferno
|| PROV. ambasciator non porta p., chi comunica una notizia non ne è responsabile e non può essere punito
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Definizione di Garzanti linguistica
pena
[pé-na]
pl. -e
1. patimento, sofferenza morale: pene d’amore; ognuno è chiuso nella propria pena; raccontare le pene sofferte |essere in pena per qualcuno, per qualcosa, essere in ansia |darsi, prendersi pena per qualcuno o per qualcosa, disturbarsi, incomodarsi
2. sentimento di pietà che nasce alla vista o dalla considerazione dei dolori altrui: provare pena per qualcuno |far pena, (fig.) rendersi ridicolo; essere brutto, mal fatto: un lavoro che fa pena
3. danno fisico o morale che si subisce come conseguenza di una mancanza commessa: pagare una pena ingiusta, salata |pena la vita, pena la morte, sotto minaccia di morte
4. (relig.) castigo inflitto per i peccati commessi: pena temporale, da scontare durante la vita o nel purgatorio; pena eterna, che danna all’inferno per l’eternità |soffrire le pene dell’inferno, (fig.) patire forti sofferenze fisiche o morali
5. (dir.) sanzione punitiva prevista da un ordinamento giuridico a carico di chi ha commesso un reato: pena detentiva, pecuniaria, corporale; pena di morte, capitale; infliggere, condonare una pena; espiare, scontare una pena; condannare al massimo, al minimo della pena |pena canonica, ecclesiastica, sanzione prevista dal codice di diritto canonico nei confronti di un fedele che ne ha violato le norme
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Etimologia
← lat. pōena(m) ‘punizione, sofferenza’.
Termini vicini
pemmican pèmfigo pelvimetrìa pèlvico pèlvi pelùria peluche péltro peltinèrvio peltato peltasta pèlta pelòxeno pelòta pelóso peloritano peloponneṡìaco pelóne pelòbio pèlo- pellùcido péllo pellicolare pellìcola pellicino pelliccióne pellicciame pellicciàio pellìccia pelliccerìa penale penalista penalìstico penalità penaliżżare penaliżżazióne penalty penare penati penchant pencolare pencolìo pendàglio pendant pendènte pendentif pendènza pèndere pendice pendìo pèndola pendolare pendolarismo pendolarità pendolinista pendolino pèndolo pendóne pèndulo pène-