Il lemma raptus

Definizioni

Definizione di Treccani

raptus
s. m. [propr. lat. mod., che riprende il lat. class. raptus -us «rapimento», der. di rapĕre «rapire»]. –
1. in psichiatria, impulso improvviso e incontrollato che, in conseguenza di un grave stato di tensione, spinge a comportamenti parossistici, per lo più violenti (fuga, aggressione, suicidio, atti distruttivi, ecc.): in preda a un r. omicida ha aggredito l’amico.
2. letter. momento di ispirazione intensa e improvvisa, di fervore creativo: compose di getto tutto l’allegro della sinfonia, come in preda a un incontenibile raptus.

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Definizione di Hoepli

raptus

s.m. inv.
1. psicol impulso improvviso, spesso violento e aggressivo, che spinge ad agire contro la propria persona o l'altrui: in un r. ferì gravemente l'amico; fu preso da un r. omicida
2. estens., lett. attimo illuminante di ispirazione, rapimento artistico: r. poetico

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Definizione di Garzanti linguistica

raptus
[ràp-tus]
1. (psich.) impulso improvviso e incontrollabile a compiere azioni violente: raptus omicida, suicida | (fam.) impulso irrefrenabile: l’ho comprato in preda a un raptus
2. momento improvviso e folgorante di ispirazione, di illuminazione interiore: raptus poetico

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Etimologia

← voce lat.; propr. ‘strappo; rapimento’, deriv. di rapĕre ‘rapire’.