Il lemma rèndere
Definizioni
Definizione di Treccani
rèndere
v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). –
1. dare ad altri cosa che gli è dovuta per qualsiasi ragione. a. ridare, riconsegnare cosa avuta in prestito, in uso, in consegna o in deposito, o cosa sottratta illegalmente: deve rendermi ancora cento euro; rendimi il libro che ti ho prestato; r. il mal tolto; non resi mai quel che rubai (giusti); fig.: l’ossa mie rendete allora al petto della madre mesta (foscolo); alma terra natia, la vita che mi desti ecco ti rendo (leopardi). in questi esempî il verbo potrebbe essere sostituito da restituire (ma l’uso tosc. preferisce rendere); non così in alcune frasi consacrate dall’uso: varo, rendimi le mie legioni, parole che augusto avrebbe pronunciato dopo la sconfitta di teutoburgo; il buon rendere fa il buon prestare, prov.; r. l’anima a dio (o semplicem. r. l’anima), morire; è inoltre più frequente di restituire nell’espressione r. il saluto, rispondere al saluto (salutare è cortesia, r. il saluto è obbligo, prov.). b. ridare ad altri cosa che aveva perduta: quella cura gli ha reso le forze, la salute; se dio gli renderà la ragione; gli resi tutta la mia fiducia; chi mi renderà la mia pace?; fu reso alla famiglia, alla vita. anche in questi usi può essere sostituito da restituire. c. dare in cambio, in contraccambio (in questo senso raram. sostituibile con restituire): all’occasione saprò rendervi il servigio; dio ve ne renda merito, vi dia il giusto compenso, il premio meritato; quel che è fatto è reso, prov.; r. la pariglia, r. pan per focaccia, contraccambiare un’azione cattiva o dannosa con una altrettanto o più grave; r. bene per male, o male per bene; a buon rendere!, detto accettando qualche cosa, come a promettere un tempestivo contraccambio, o anche, per antifrasi, come minaccia a qualcuno di fargli scontare prima o poi la cattiva azione compiuta. d. letter. dare qualche cosa dovuta in seguito a una promessa o a un voto: o natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? (leopardi); non un’ara trovò dove alle grazie rendere il voto (foscolo). più frequente in alcune espressioni, col sign. di dare cosa dovuta in base a una legge morale, per consuetudine, o per convenienza: r. giustizia a uno, riconoscere i suoi diritti, i suoi meriti; rendere grazie, ringraziare; rendere gli onori, nell’uso militare, con quelle manifestazioni esteriori di saluto che spettano, secondo il regolamento di disciplina, alle autorità (anche r. i dovuti onori); r. gli ultimi onori, a un morto; questi furo gli estremi onor renduti al domatore di cavalli ettorre (v. monti); r. conto, di una gestione, di un’attività svolta, ecc. (v. rendiconto), e in senso fig. rendere conto del proprio operato o sim. (con altro valore rendersi conto di qualche cosa, capirla, spiegarsene le ragioni); anche r. ragione (cfr. il latino rationem reddere: v. redde rationem): me ne renderà ragione, in tono di minaccia, dovrà rispondermi di quello che ha fatto; quivi mi misi a far baratteria; di ch’io rendo ragione in questo caldo (dante). talvolta attenuandosi all’estremo l’idea del «dovuto», si fa quasi equivalente del semplice dare: r. testimonianza, testimoniare; r. lode a uno, lodarlo; r. omaggio a uno, fare atto di omaggio; r. a uno un servigio; ant., r. (un) consiglio: m’agrada di raccontarvi un consiglio renduto da salomone (boccaccio).
2. riferito a un bene economico, dare frutto, guadagno (v. rendita); per estens., riferito a un oggetto qualsiasi o a qualsiasi operazione, produrre un effetto utile e apprezzabile, in proporzione allo sforzo richiesto per ottenerlo (v. rendimento): un frutteto che rende bene; un capitale che rende il dieci per cento; una professione, un lavoro che rende molto, poco, di che vivere; un motore che rende poco in salita; per ulteriore estens., riferito a persona, relativamente alle sue capacità di lavoro: un impiegato che non rende, che rende poco.
3. a. letter. rimandare l’immagine, di specchio o di superficie che rifletta come uno specchio: e i suoi atti venusti gli rendean l’onde (foscolo); ant. render figura, restituire un’immagine: nevato è sì, che tutto cuopre la neve e rende una figura in ogni parte (dante). b. raffigurare, dipingere: il pittore ha cercato di r. nel suo quadro la triste solitudine della campagna; anche raffigurare a parole, descrivere: tentando a render te qual tu paresti (dante), provando a descriverti, o divino splendore, quale apparisti sul volto di beatrice. quindi, anche nell’uso com., esprimere il proprio pensiero: non so se rendo l’idea, il concetto. c. non com. tradurre (cfr. l’analogo uso di recare): r. in italiano; r. il testo parola per parola.
4. letter. a. emettere, produrre suoni o voci, luce, odori: diverse voci fanno dolci note; così diversi scanni in nostra vita rendon dolce armonia tra queste rote (dante); sì che le cose dissonanti insieme rendon concento d’armonia divina (foscolo); e quella [lampada accesa] ... rendea gran lume all’uno e all’altro loco (ariosto); e tutte allora fiorite sì grande odore per lo giardin rendevano (boccaccio). b. riportare, recare, trasferire nel luogo di prima o in altro luogo: la vela, in cima all’arbore rimessa, rendé la nave all’isola funesta (ariosto); più frequente il rifl. nel sign. di «recarsi»: mesto sul deserto lido, cui spesso si rendea, sedeasi (pindemonte); in quello di «rivolgersi»: io mi rendei, piangendo, a quei che volontier perdona (dante). c. ant. nel rifl., arrendersi: senza troppi assalti voltò le spalle e rendessi per vinto (boccaccio); farsi frate: e pentuto e confesso mi rendei (dante), di guido da montefeltro, fattosi francescano.
5. fare, far diventare, condurre nelle condizioni espresse dal predicato: r. felice o infelice, r. convinto; r. necessario; r. vano ogni sforzo; arte forza o fortuna i padri tuoi grandi rendette (parini); r. padre, r. madre; o da un complemento: r. di pubblica ragione; nel rifl.: rendersi utile, indispensabile, grato, antipatico; rendersi benemerito; rendersi certo, sicuro, persuaso, accertarsi, assicurarsi, persuadersi; come intr. pron., in espressioni come rendersi necessario, opportuno, utile, ecc.: a questo punto si rende necessario un chiarimento. raro e letter. con il sign. di «farsi, diventare»: qui di pietà mi spoglio e di virtudi, e sprezzator degli uomini mi rendo (leopardi). ◆ part. pass. réso (ant. renduto); con valore di agg., nel linguaggio marin., si dice di un elemento mobile dell’attrezzatura che, nella sua manovra, è stato portato a segno, e anche del timone, quando, portato tutto da un lato, è giunto alla sua massima inclinazione.
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Definizione di Hoepli
rendere
[rèn-de-re]
ant. reddere
(rèndo, rèndi, rènde, rendiàmo, rendéte, rèndono; rendévo; rési, rendésti, rése, rendémmo, rendéste, résero, raro, lett. rendéi o rendètti, rendérono o rendèttero; renderò; congiunt. pres. rènda, rendiàmo, rendiàte, rèndano; rendéssi; renderèi; imperat. rèndi; rendènte; réso, ant. rendùto)
a v.tr.
1. restituire a qualcuno ciò che ci ha dato, che gli è stato tolto, che ha perduto: r. la somma prestata; r. il portafoglio; questa tecnica chirurgica rende la vista
|| rendere giustizia a qualcuno, riconoscerne i diritti o il valore
|| vuoto a rendere, contenitore, bottiglia che va restituita al venditore dopo averne consumato o travasato il contenuto e che, altrimenti, deve essere pagata per il suo valore
|| eufem. rendere l'anima a dio, spirare, morire
|| ant. rendere un voto, scioglierlo
2. contraccambiare: r. un favore, un piacere, una cortesia
|| a buon rendere, detto in risposta a chi ci fa un favore, con la promessa di ricambiarlo in futuro
|| dio gliene renda merito, augurio riferito a chi fa atto caritatevole, disinteressato
|| rendere il saluto, rispondere a quello altrui
|| fig. rendere pan per focaccia, rispondere a un'offesa, a uno sgarbo con azioni peggiori
|| rendere la pariglia, vendicarsi di un'offesa, di un'umiliazione subita
3. offrire, tributare: r. omaggio a qualcuno; r. una testimonianza
|| lett. dare, concedere ciò che si è promesso in precedenza: o natura / perché non rendi poi / quel che prometti allor? (leopardi)
|| rendere conto a qualcuno di qualcosa, spiegare, giustificare
|| rendere gli estremi onori, celebrare le esequie
|| rendere grazia, grazie, ringraziare qualcuno
|| rendere un servizio, prestarlo
|| rendere alle stampe, stampare
|| rendersi conto di qualcosa, capirne le cause, i motivi prenderne coscienza: si rese conto che lo stavano ingannando
4. fruttare, produrre profitto: affittare un appartamento rende sempre di meno; questo lavoro rende
|| ass. produrre buoni risultati: questa marca di vernice rende; un operaio che non rende
5. estens. riprodurre, rappresentare: r. il paesaggio in un quadro
|| Esprimere, evocare: quella canzone rende bene l'atmosfera di quegli anni; saper r. con parole semplici un'idea complessa
|| rendere l'idea, essere capaci di spiegare un concetto in modo efficace, farsi capire: ho reso l'idea?
|| Tradurre: è reso in pessimo italiano; non è facile r. leopardi in francese
|| rendere parola per parola, tradurre alla lettera, letteralmente
6. estens. far diventare; determinare un certo effetto: r. madre una ragazza; r. felice qualcuno; la pioggia rese inagibile il manto stradale; la ferita rendeva necessaria una fasciatura
|| rendere di pubblica ragione, far conoscere pubblicamente
|| rendere qualcosa accessibile, fare in modo che si possa capire o comprare
7. lett. riflettere qualcosa come in uno specchio: e i suoi atti venusti / gli rendean l'onde (foscolo)
8. lett. far uscire, emettere: r. un sospiro
|| raro rendere il cibo, vomitarlo
9. lett. trasportare da un luogo a un altro
10. raro portare, consegnare: r. un pacco a domicilio
11. ant. rendere un castello, consegnarlo al nemico
|| rendere le armi, arrendersi
b v.intr. pronom. rèndersi
1. comportarsi in modo da essere, da diventare: sapeva rendersi odiosa; posso rendermi utile?
|| Divenire: l'acqua finì col rendersi preziosa; si rese necessario lo stato d'assedio
|| ant. rendersi frate, monaca, chiudersi in convento
2. raro recarsi, condursi: per modo ch'a levante mi rendei (dante)
3. ant. arrendersi: voltò le spalle, e rendessi per vinto (boccaccio)
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Definizione di Garzanti linguistica
rendere
[rèn-de-re]
io rèndo ecc.; pass.rem. io rési (antiq. rendéi o rendètti), tu rendésti, egli rése, noi rendémmo, voi rendéste, essi résero; part.pass. réso (antiq. renduto)
a aus. avere
1. ridare, riconsegnare a qualcuno ciò che ha perduto, gli è stato tolto o che egli ci ha dato; restituire [+ a]: Gesù rese la vista al cieco; ti (= a te) rendo il libro che mi avevi prestato
2. tributare, dare, offrire [+ a]: rendere un servizio alla comunità; rendere una testimonianza |rendere gli estremi onori a qualcuno, celebrare il suo funerale
3. contraccambiare [+ a]: mi (= a me) ha reso il saluto
4. fruttare; dare come reddito: un terreno che rende 400 euro all’anno | dare frutto; svolgere bene le proprie funzioni o mansioni: un’attività che rende; il motore rende; un impiegato che non rende, che rende poco
5. esprimere, manifestare, rappresentare, riprodurre: la sintesi utilizzata nel verbale non rende adeguatamente il contenuto della discussione; ha reso bene le sfumature e le contraddizioni del personaggio; quel quadro rende efficacemente l’espressione del grande musicista
6. fare, far diventare; ridurre: rendere padre, madre; rendere triste, felice; l’amore lo rendeva cieco, ridicolo |rendere di pubblica ragione, far conoscere a tutti
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Etimologia
← lat. reddĕre, comp. di re(d)- ‘indietro’ e dăre ‘dare’, con influsso di prendere.
Termini vicini
renard renano renale renaiòlo renaiòla renàio réna remòto rèmora rèmolo remolino rèmo remittènza remittènte remissivo remissività remissióne remissìbile remisier reminiscènza remigino remigare remigante remièro rèmico reméggio remeggiare rembata remata remare rendévole rendicónto rendiménto rèndita rène renèlla renétta réni renìccio renifórme rènio renitènte renitènza rènna rennina renóso renovare rènsa rentier rentrée rèo reoencefalografìa reòforo reògrafo reologìa reòmetro reoscòpio reostàtico reòstato reòtomo